Il presente lavoro di ricerca riguarda la determinazione dei parametri del modello di marea oceanica dall'analisi delle perturbazioni orbitali di GOCE. Il satellite GOCE è stato lanciato dall'Agenzia Spaziale Europea nel 2009 e volando a quota estremamente bassa, pari a circa 250 km, è molto sensibile alle perturbazioni orbitali indotte dalle maree. La strategia adottata per l'analisi dei dati GPS GOCE è l'approccio numerico diretto caratterizzato da un modello di forza completo, per questo detto completamente dinamico, che consiste nella determinazione orbitale precisa (POD) di GOCE con accumulo delle equazioni normali per ogni arco orbitale, seguiti da una soluzione multiarco per la stima dei parametri globali di marea oceanica. Le osservazioni GPS di GOCE vengono elaborate utilizzando il S/W NAPEOS (ESA/ESOC), specifico per la determinazione orbitale di satelliti e aggiornato per includere le derivate parziali rispetto ai parametri di marea e la struttura che permetta l'inversione del modello di marea. Uno studio di sensibilità delle perturbazioni mareali sull'orbita di GOCE è stato eseguito utilizzando come modello di riferimento il FES2004, al fine di definire la griglia di parametri di marea che influenzano maggiormente l'orbita di GOCE. In particolare, è stata seguita la seguente procedura. Prima di tutto, le variazioni secolari degli elementi angolari di GOCE (argomento di perigeo, longitudine del nodo ascendente, anomalia media) sono state stimate con un fit lineare ai minimi quadrati. Dalle caratteristiche orbitali medie di GOCE, è stata eseguita l'analisi spettrale delle perturbazioni di marea oceanica in direzione radiale, trasversale e normale, utilizzando la teoria lineare di Kaula. In seguito, è stata effettuata la statistica delle perturbazioni per coefficiente, ottenendo un RMS massimo di circa 1.323 m per la componente radiale, 363.136 m per la componente trasversale e 76.241 m per la componente normale. E' stato affrontato anche il problema di aliasing temporale di cui soffrono i parametri di marea che devono essere stimati con GOCE e per ogni frequenza di perturbazione mareale sono stati calcolati i periodi principali di aliasing; si è considerata infine la lunghezza del set di dati GOCE disponibili. E' stato inoltre necessario fissare un limite per il numero di parametri da stimare, tre soglie diverse sono state applicate all'RMS delle perturbazioni per coefficiente, rispettivamente pari a 5 mm per la componente radiale, 2 cm per la componente trasversale e 1 cm per la componente normale, sia nel caso progrado che retrogrado. In tal modo, i parametri totali da stimare risultano essere 490. I dati orbitali di GOCE sono stati analizzati per la stima della POD su archi orbitali giornalieri, coprendo un periodo che va dal 1 novembre 2009 al 31 maggio 2011, ma sono stati considerati per il multiarc solo i giorni con un post-fit RMS dei residui delle osservazioni di fase GPS inferiore a 8 mm, per un totale di 431 giorni. I risultati ottenuti sono preliminari e mostrano un errore relativo dei parametri stimati rispetto ai corrispondenti parametri del FES2004 inferiore a 1 per circa il 16% del totale, il che significa che sono dell'ordine di grandezza dei parametri del FES2004. I dati orbitali di GOCE sono stati poi rielaborati lungo lo stesso periodo di analisi, inizializzando il modello di marea oceanica con i nuovi parametri stimati, dove possibile, mantenendo altrimenti i parametri del FES2004. Il post-fit RMS dei residui di fase GPS ottenuti con il nuovo modello di marea ha un valore medio di 6.5 mm, ed è da notare che la differenza tra i post-fit RMS ottenuti con il FES2004 e quelli risultanti dal nuovo modello indicano un miglioramento medio di circa 0.6 mm per il 96% degli archi analizzati e maggiore di 1 mm per il 16%, mentre pochi giorni raggiungono una differenza di 2 mm. Infine, le orbite di GOCE ottenute con i parametri stimati vengono confrontate con le orbite ottenute usando il FES2004 e con le PSO ufficiali a dinamica ridotta. L'RMS 3D della differenza tra le orbite calcolate utilizzando il FES2004 e quelle calcolate con i nuovi parametri mostra un valore medio di 2.5 cm, mentre l'RMS 3D della differenza rispetto alle PSO a dinamica ridotta ha un valore medio di 4.9 cm. Inoltre, la differenza tra l'RMS 3D dei residui orbitali tra le PSO e la POD eseguita con il FES2004 e l'RMS 3D della differenza tra le PSO e la POD di GOCE eseguita con l'aggiunta dei parametri stimati mostra miglioramento medio di 0.9 cm. Ulteriori run di POD e multiarc sono certamente necessari, insieme alla rifinitura della lista dei parametri da stimare, rimuovendo quelli eccessivamente fuori dalla soluzione del FES2004 ed eventualmente introducendone opportunamente di nuovi. Infatti, è essenziale fare ulteriori e approfondite indagini per individuare la migliore combinazione di parametri di marea da stimare. Inoltre, l'estensione dei dati GOCE a un periodo di tempo più lungo dovrebbe consentire un sostanziale miglioramento dei risultati ottenuti. Il compito del presente lavoro di ricerca si è dimostrato molto intenso e impegnativo, ma i risultati parziali ottenuti sono incoraggianti e rappresentano una motivazione per le analisi future.

Determination of the ocean tide model from LEO satellite orbital perturbation analysis

PANZETTA, FRANCESCA
2013

Abstract

Il presente lavoro di ricerca riguarda la determinazione dei parametri del modello di marea oceanica dall'analisi delle perturbazioni orbitali di GOCE. Il satellite GOCE è stato lanciato dall'Agenzia Spaziale Europea nel 2009 e volando a quota estremamente bassa, pari a circa 250 km, è molto sensibile alle perturbazioni orbitali indotte dalle maree. La strategia adottata per l'analisi dei dati GPS GOCE è l'approccio numerico diretto caratterizzato da un modello di forza completo, per questo detto completamente dinamico, che consiste nella determinazione orbitale precisa (POD) di GOCE con accumulo delle equazioni normali per ogni arco orbitale, seguiti da una soluzione multiarco per la stima dei parametri globali di marea oceanica. Le osservazioni GPS di GOCE vengono elaborate utilizzando il S/W NAPEOS (ESA/ESOC), specifico per la determinazione orbitale di satelliti e aggiornato per includere le derivate parziali rispetto ai parametri di marea e la struttura che permetta l'inversione del modello di marea. Uno studio di sensibilità delle perturbazioni mareali sull'orbita di GOCE è stato eseguito utilizzando come modello di riferimento il FES2004, al fine di definire la griglia di parametri di marea che influenzano maggiormente l'orbita di GOCE. In particolare, è stata seguita la seguente procedura. Prima di tutto, le variazioni secolari degli elementi angolari di GOCE (argomento di perigeo, longitudine del nodo ascendente, anomalia media) sono state stimate con un fit lineare ai minimi quadrati. Dalle caratteristiche orbitali medie di GOCE, è stata eseguita l'analisi spettrale delle perturbazioni di marea oceanica in direzione radiale, trasversale e normale, utilizzando la teoria lineare di Kaula. In seguito, è stata effettuata la statistica delle perturbazioni per coefficiente, ottenendo un RMS massimo di circa 1.323 m per la componente radiale, 363.136 m per la componente trasversale e 76.241 m per la componente normale. E' stato affrontato anche il problema di aliasing temporale di cui soffrono i parametri di marea che devono essere stimati con GOCE e per ogni frequenza di perturbazione mareale sono stati calcolati i periodi principali di aliasing; si è considerata infine la lunghezza del set di dati GOCE disponibili. E' stato inoltre necessario fissare un limite per il numero di parametri da stimare, tre soglie diverse sono state applicate all'RMS delle perturbazioni per coefficiente, rispettivamente pari a 5 mm per la componente radiale, 2 cm per la componente trasversale e 1 cm per la componente normale, sia nel caso progrado che retrogrado. In tal modo, i parametri totali da stimare risultano essere 490. I dati orbitali di GOCE sono stati analizzati per la stima della POD su archi orbitali giornalieri, coprendo un periodo che va dal 1 novembre 2009 al 31 maggio 2011, ma sono stati considerati per il multiarc solo i giorni con un post-fit RMS dei residui delle osservazioni di fase GPS inferiore a 8 mm, per un totale di 431 giorni. I risultati ottenuti sono preliminari e mostrano un errore relativo dei parametri stimati rispetto ai corrispondenti parametri del FES2004 inferiore a 1 per circa il 16% del totale, il che significa che sono dell'ordine di grandezza dei parametri del FES2004. I dati orbitali di GOCE sono stati poi rielaborati lungo lo stesso periodo di analisi, inizializzando il modello di marea oceanica con i nuovi parametri stimati, dove possibile, mantenendo altrimenti i parametri del FES2004. Il post-fit RMS dei residui di fase GPS ottenuti con il nuovo modello di marea ha un valore medio di 6.5 mm, ed è da notare che la differenza tra i post-fit RMS ottenuti con il FES2004 e quelli risultanti dal nuovo modello indicano un miglioramento medio di circa 0.6 mm per il 96% degli archi analizzati e maggiore di 1 mm per il 16%, mentre pochi giorni raggiungono una differenza di 2 mm. Infine, le orbite di GOCE ottenute con i parametri stimati vengono confrontate con le orbite ottenute usando il FES2004 e con le PSO ufficiali a dinamica ridotta. L'RMS 3D della differenza tra le orbite calcolate utilizzando il FES2004 e quelle calcolate con i nuovi parametri mostra un valore medio di 2.5 cm, mentre l'RMS 3D della differenza rispetto alle PSO a dinamica ridotta ha un valore medio di 4.9 cm. Inoltre, la differenza tra l'RMS 3D dei residui orbitali tra le PSO e la POD eseguita con il FES2004 e l'RMS 3D della differenza tra le PSO e la POD di GOCE eseguita con l'aggiunta dei parametri stimati mostra miglioramento medio di 0.9 cm. Ulteriori run di POD e multiarc sono certamente necessari, insieme alla rifinitura della lista dei parametri da stimare, rimuovendo quelli eccessivamente fuori dalla soluzione del FES2004 ed eventualmente introducendone opportunamente di nuovi. Infatti, è essenziale fare ulteriori e approfondite indagini per individuare la migliore combinazione di parametri di marea da stimare. Inoltre, l'estensione dei dati GOCE a un periodo di tempo più lungo dovrebbe consentire un sostanziale miglioramento dei risultati ottenuti. Il compito del presente lavoro di ricerca si è dimostrato molto intenso e impegnativo, ma i risultati parziali ottenuti sono incoraggianti e rappresentano una motivazione per le analisi future.
31-gen-2013
Inglese
campo di marea oceanica/perturbazioni orbitali/ocean tide field/orbital perturbations
CASOTTO, STEFANO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/172904
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-172904