La razza Rendena è una piccola popolazione bovina Italina che conta circa 4,000 vacche registrate al libro genealogico, originaria dall’omonima Valle in provincia di Trento è allevata nel nord-est dell’Italia (nelle regioni del Trentino Alto Adige e del Veneto). L’obiettivo di selezione della razza Rendena è il miglioramento sia della quantità che della qualità di latte e carne con una maggiore enfasi per la produzione di latte, in sintonia con il mantenimento delle caratteristiche di fertilità, longevità e rusticità della razza e con una attenzione particolare per la consanguineità, considerando la ridotta dimensione della popolazione. Questa tesi ha voluto approfondire alcuni aspetti della selezione genetica delle principali attitudini produttive della razza (latte e carne) e valutare la possibilità di implementare la selezione con altri fenotipi come per esempio la salute della mammella e le proprietà tecnologiche del latte, valutando le correlazioni con i caratteri quantitativi e qualitativi del latte. A partire da questi obbiettivi, sono stati condotti degli studi volti a valutare la possibile eterogeneità di varianza per i caratteri di produzione di latte e le relazioni tra i caratteri legati alla produzione di carne ottenuti da bovine primipare e giovani tori candidati. Lo scopo ultimo di questa tesi è stato quindi quello di ampliare la conoscenza della struttura genetica dell'insieme complessivo di caratteri volti al miglioramento della duplice attitudine nella razza Rendena, nell'ottica di un possibile sviluppo dello schema di selezione. I primi tre studi hanno quindi riguardato diversi aspetti dell’attitudine alla produzione di latte della razza, usando il modello a ripetibilità che è attualmente applicato alla valutazione genetica del latte. Nel primo capitolo di questa tesi è stata valutata l’eventuale eterogeneità della varianza dei caratteri della produzione di latte utilizzando la media produttiva aziendale annua di tutte le aziende con bovini di razza Rendena sotto controllo funzionale negli anni 2004-2013 (114 aziende agricole). Attraverso una analisi cluster sono stati individuati due gruppi produttivi di aziende: uno a media ed uno ad alta produzione (la media produttiva è rispettivamente di 15.63±4.96 e 19.95±5.95). Successivamente, usando 73,916 rilievi test day delle produzioni di latte, grasso e proteine appartenenti ad un campione di 49 aziende scelte in proporzione tra il medio e l’alto livello produttivo, sono state stimate le ereditabilità e le correlazioni genetiche tra i due livelli considerando i caratteri produttivi nei due gruppi come se fossero caratteri diversi. Le componenti di varianza e le ereditabilità delle produzioni di latte, grasso e proteine sono risultate essere eterogenee tra i due gruppi produttivi, con valori più alti nel gruppo ad alta produzione (rispettivamente 0.16 e 0.30). Tuttavia, le correlazioni genetiche dei caratteri produttivi tra i due gruppi sono risultate sufficientemente grandi (≥ 0.88) per sostenere l’ipotesi che non c’è eterogeneità della varianza tra i due gruppi produttivi e anche la correlazione dei rank tra i valori genetici (EBV) dei tori con figlie in entrambi i gruppi conferma questo risultato (0.98). I risultati hanno suggerito che la valutazione genetica per i caratteri produttivi può essere effettuata senza produrre stime pregiudizievoli per gli EBV dei tori anche senza tenere conto dell’eterogeneità della varianza. Tuttavia, sarebbe opportuno operare una selezione più attenta alla presenza di eterogeneità della varianza nell’ambito del miglioramento genetico delle vacche, in particolare delle madri di toro. Nel secondo studio sono stati stimati i parametrici genetici per il contenuto di cellule somatiche del latte (SCC) utilizzando metodi diversi e alternativi. Nello specifico, sono stati definiti i seguenti caratteri di SCC per la valutazione genetica: il punteggio normalizzato di cellule somatiche (SCS), la conta totale delle cellule somatiche (LTSCC) e tre diversi caratteri soglia (80.000, 150.000 e 400.000 cellule / ml) della conta delle cellule somatiche. Per stimare le componenti genetiche sono stati usati 69,796 rilievi test day delle produzioni di latte, grasso e proteine (kg/d) e SCC appartenenti a 4,332 vacche, usando un bi-trait animal model con un approccio bayesiano. I caratteri soglia hanno mostrato valori di ereditabilità, espressi su scala liability, che variavano da 0.04 a 0.07, più bassi rispetto alle ereditabilità ottenute per i caratteri SCS e LTSCC, rispettivamente pari a 0.09 e 0.10. Le correlazioni genetiche tra i caratteri produttivi e i caratteri SCC erano quasi nulle (da -0.09 tra la produzione di grasso e le SCS, a 0.13 tra la produzione di proteina e la soglia SCC400), ad eccezione di LTSCC (0,29 per latte, 0,16 per il grasso e 0,28 per proteine). Questi risultati indicano che la selezione genetica per la prodizione di latte, grasso e proteina non influenza negativamente il contenuto delle cellule somatiche. Tuttavia, dovrebbe essere presa in considerazione una valutazione delle relazioni genetiche delle SCC con tutti i caratteri oggetto di selezione prima di decidere per un’eventuale inclusione del carattere nell’ambito delle programma di selezione della razza. Nello studio successivo sono state analizzate le predizioni FTIR (Fourier Transform Infrared Spectroscopy ) dei caratteri tecnologici del latte (proprietà coagulative del latte, MCP, i parametri del modello di rassodamento della cagliata, le rese in formaggio, i recuperi dei nutrienti nella cagliata e le rese in formaggio giornaliere) ottenute dai controlli funzionali periodici in provincia di Trento. Per lo studio erano disponibili 9,947 rilievi test day di predizioni FTIR appartenenti a 997 vacche di razza Rendena raccolti nell’arco di 5 anni. Con lo scopo di stimare le componenti di (co)varianza dei caratteri tecnologici del latte, la produzione di latte e le percentuali di grasso, proteine, lattosio e SCS sono state condotte analisi bi-trait con algoritmo Gibbs sampling. Complessivamente, il latte delle vacche di razza Rendena ha mostrato buona attitudine alla coagulazione. In generale, le ereditabilità ottenute da tutti i caratteri predetti erano simili e in alcuni casi più alte di quelle ottenute per la produzione e la composizione del latte. Le stime di ereditabilità variavano da 0.11 per la percentuale di grasso a 0.39 per il tempo massimo di rassodamento della cagliata, mentre le SCS ha mostrato i valori più bassi di ereditabilità (0,01). Il miglioramento della produzione di latte ha favorito i tradizionali caratteri MCP, ma non ha favorito i caratteri di resa del formaggio (correlazione genetica media di -0.34). Tuttavia, le correlazioni tra la produzione di latte e i caratteri di recupero dei nutrienti erano quasi nulle. Al contrario, sono state ottenute correlazioni genetiche favorevoli tra la composizione del latte e le rese in formaggio e il recupero dei nutrienti (valori medi rispettivamente di 0.57 and 0.34). Questi risultati suggeriscono che è possibile migliorare in modo efficace le proprietà tecnologiche del latte per la produzione di formaggio e quindi il valore economico del latte nella razza Rendena. Il miglioramento della capacità di produrre carne insieme alla capacità di produrre latte svolge un ruolo importante nel mantenere la duplice attitudine nella selezione della razza Rendena. Pertanto, l’ultimo studio ha inteso valutare le relazioni genetiche dei caratteri di muscolosità rilevati con la valutazione morfologica lineare nelle primipare (muscolosità dell’anteriore, del dorso, lombi e groppa della coscia e natica visti di lato e da dietro) con gli stessi caratteri rilevati sui candidati giovani tori alla fine del performance test per l’attitudine alla produzione di carne, e per i caratteri performance test (accrescimento medio giornaliero, ADG, valutazione in vivo della conformazione EUROP e della resa percentuale). Nello studio sono stati usati i caratteri morfologici lineari di muscolosità valutati su 11,992 primipare e i caratteri di performance test e muscolosità rilevati su 957 giovani tori alla fine del performance test. Attraverso una serie di analisi REML single-trait, sono stati stimati i parametri genetici sia dei caratteri muscolosità delle primipare e dei giovani tori, sia dei caratteri carne del performance test. I modelli usati per vacche e tori differenti effetti fissi, riguardanti l’allevamento-anno-esperto, le classi di età al parto e quelle di giorni in lattazione al momento della valutazione per la muscolosità sulle primipare, e il gruppo di contemporanei, l’ordine di parto della madre per la muscolosità e i caratteri di performance test rilevati nei giovani tori. I due dataset avevano in comune solo l’effetto casuale della varianza genetica additiva. Tutti gli effetti sopra citati per i due differenti dataset sono stati poi uniti in un unico modello per analizzare le correlazioni genetiche tra i caratteri, attraverso una serie di analisi REML bi-trait. Le stime di ereditabilità sono risultate moderate per entrambi i gruppi di caratteri e variavano da 0.25 per la muscolosità della spalla rilevata nelle primipare, a 0.36 sia per la muscolosità di dorso, lombi e groppo che per la resa percentuale rilevata sui giovani tori. Sono state stimate correlazioni genetiche medio alte nei giovani tori tra i caratteri di performance e i caratteri morfologici lineari di muscolosità (da 0.47 tra coscia e natica vista di lato e AMG, a 0.97 tra coscia e natica vista di lato e in vivo EUROP). Sono state ottenute correlazioni genetiche basse tra i caratteri morfologici lineari di muscolosità delle primipare e i caratteri di performance test e i lineari di muscolosità rilevati nei giovani tori alla fine del performance test e hanno riportato correlazioni che variavano da 0.07 a 0.82. Questi risultati indicano che la selezione della carne ha la stessa direzione del miglioramento della morfologia, suggerendo la possibilità di tenere conto dei caratteri muscolari dei giovani tori nel miglioramento genetico della razza. In conclusione, tutti i quattro studi hanno suggerito possibili aspetti, sia metodologici che correlati a caratteri produttivi o funzionali, che potrebbero essere utilizzati nella pratica selettiva della razza Rendena.

Genetic Analysis of Milk and Beef Traits in the Autochthonous Rendena Dual Purpose Breed

GUZZO, NADIA
2017

Abstract

La razza Rendena è una piccola popolazione bovina Italina che conta circa 4,000 vacche registrate al libro genealogico, originaria dall’omonima Valle in provincia di Trento è allevata nel nord-est dell’Italia (nelle regioni del Trentino Alto Adige e del Veneto). L’obiettivo di selezione della razza Rendena è il miglioramento sia della quantità che della qualità di latte e carne con una maggiore enfasi per la produzione di latte, in sintonia con il mantenimento delle caratteristiche di fertilità, longevità e rusticità della razza e con una attenzione particolare per la consanguineità, considerando la ridotta dimensione della popolazione. Questa tesi ha voluto approfondire alcuni aspetti della selezione genetica delle principali attitudini produttive della razza (latte e carne) e valutare la possibilità di implementare la selezione con altri fenotipi come per esempio la salute della mammella e le proprietà tecnologiche del latte, valutando le correlazioni con i caratteri quantitativi e qualitativi del latte. A partire da questi obbiettivi, sono stati condotti degli studi volti a valutare la possibile eterogeneità di varianza per i caratteri di produzione di latte e le relazioni tra i caratteri legati alla produzione di carne ottenuti da bovine primipare e giovani tori candidati. Lo scopo ultimo di questa tesi è stato quindi quello di ampliare la conoscenza della struttura genetica dell'insieme complessivo di caratteri volti al miglioramento della duplice attitudine nella razza Rendena, nell'ottica di un possibile sviluppo dello schema di selezione. I primi tre studi hanno quindi riguardato diversi aspetti dell’attitudine alla produzione di latte della razza, usando il modello a ripetibilità che è attualmente applicato alla valutazione genetica del latte. Nel primo capitolo di questa tesi è stata valutata l’eventuale eterogeneità della varianza dei caratteri della produzione di latte utilizzando la media produttiva aziendale annua di tutte le aziende con bovini di razza Rendena sotto controllo funzionale negli anni 2004-2013 (114 aziende agricole). Attraverso una analisi cluster sono stati individuati due gruppi produttivi di aziende: uno a media ed uno ad alta produzione (la media produttiva è rispettivamente di 15.63±4.96 e 19.95±5.95). Successivamente, usando 73,916 rilievi test day delle produzioni di latte, grasso e proteine appartenenti ad un campione di 49 aziende scelte in proporzione tra il medio e l’alto livello produttivo, sono state stimate le ereditabilità e le correlazioni genetiche tra i due livelli considerando i caratteri produttivi nei due gruppi come se fossero caratteri diversi. Le componenti di varianza e le ereditabilità delle produzioni di latte, grasso e proteine sono risultate essere eterogenee tra i due gruppi produttivi, con valori più alti nel gruppo ad alta produzione (rispettivamente 0.16 e 0.30). Tuttavia, le correlazioni genetiche dei caratteri produttivi tra i due gruppi sono risultate sufficientemente grandi (≥ 0.88) per sostenere l’ipotesi che non c’è eterogeneità della varianza tra i due gruppi produttivi e anche la correlazione dei rank tra i valori genetici (EBV) dei tori con figlie in entrambi i gruppi conferma questo risultato (0.98). I risultati hanno suggerito che la valutazione genetica per i caratteri produttivi può essere effettuata senza produrre stime pregiudizievoli per gli EBV dei tori anche senza tenere conto dell’eterogeneità della varianza. Tuttavia, sarebbe opportuno operare una selezione più attenta alla presenza di eterogeneità della varianza nell’ambito del miglioramento genetico delle vacche, in particolare delle madri di toro. Nel secondo studio sono stati stimati i parametrici genetici per il contenuto di cellule somatiche del latte (SCC) utilizzando metodi diversi e alternativi. Nello specifico, sono stati definiti i seguenti caratteri di SCC per la valutazione genetica: il punteggio normalizzato di cellule somatiche (SCS), la conta totale delle cellule somatiche (LTSCC) e tre diversi caratteri soglia (80.000, 150.000 e 400.000 cellule / ml) della conta delle cellule somatiche. Per stimare le componenti genetiche sono stati usati 69,796 rilievi test day delle produzioni di latte, grasso e proteine (kg/d) e SCC appartenenti a 4,332 vacche, usando un bi-trait animal model con un approccio bayesiano. I caratteri soglia hanno mostrato valori di ereditabilità, espressi su scala liability, che variavano da 0.04 a 0.07, più bassi rispetto alle ereditabilità ottenute per i caratteri SCS e LTSCC, rispettivamente pari a 0.09 e 0.10. Le correlazioni genetiche tra i caratteri produttivi e i caratteri SCC erano quasi nulle (da -0.09 tra la produzione di grasso e le SCS, a 0.13 tra la produzione di proteina e la soglia SCC400), ad eccezione di LTSCC (0,29 per latte, 0,16 per il grasso e 0,28 per proteine). Questi risultati indicano che la selezione genetica per la prodizione di latte, grasso e proteina non influenza negativamente il contenuto delle cellule somatiche. Tuttavia, dovrebbe essere presa in considerazione una valutazione delle relazioni genetiche delle SCC con tutti i caratteri oggetto di selezione prima di decidere per un’eventuale inclusione del carattere nell’ambito delle programma di selezione della razza. Nello studio successivo sono state analizzate le predizioni FTIR (Fourier Transform Infrared Spectroscopy ) dei caratteri tecnologici del latte (proprietà coagulative del latte, MCP, i parametri del modello di rassodamento della cagliata, le rese in formaggio, i recuperi dei nutrienti nella cagliata e le rese in formaggio giornaliere) ottenute dai controlli funzionali periodici in provincia di Trento. Per lo studio erano disponibili 9,947 rilievi test day di predizioni FTIR appartenenti a 997 vacche di razza Rendena raccolti nell’arco di 5 anni. Con lo scopo di stimare le componenti di (co)varianza dei caratteri tecnologici del latte, la produzione di latte e le percentuali di grasso, proteine, lattosio e SCS sono state condotte analisi bi-trait con algoritmo Gibbs sampling. Complessivamente, il latte delle vacche di razza Rendena ha mostrato buona attitudine alla coagulazione. In generale, le ereditabilità ottenute da tutti i caratteri predetti erano simili e in alcuni casi più alte di quelle ottenute per la produzione e la composizione del latte. Le stime di ereditabilità variavano da 0.11 per la percentuale di grasso a 0.39 per il tempo massimo di rassodamento della cagliata, mentre le SCS ha mostrato i valori più bassi di ereditabilità (0,01). Il miglioramento della produzione di latte ha favorito i tradizionali caratteri MCP, ma non ha favorito i caratteri di resa del formaggio (correlazione genetica media di -0.34). Tuttavia, le correlazioni tra la produzione di latte e i caratteri di recupero dei nutrienti erano quasi nulle. Al contrario, sono state ottenute correlazioni genetiche favorevoli tra la composizione del latte e le rese in formaggio e il recupero dei nutrienti (valori medi rispettivamente di 0.57 and 0.34). Questi risultati suggeriscono che è possibile migliorare in modo efficace le proprietà tecnologiche del latte per la produzione di formaggio e quindi il valore economico del latte nella razza Rendena. Il miglioramento della capacità di produrre carne insieme alla capacità di produrre latte svolge un ruolo importante nel mantenere la duplice attitudine nella selezione della razza Rendena. Pertanto, l’ultimo studio ha inteso valutare le relazioni genetiche dei caratteri di muscolosità rilevati con la valutazione morfologica lineare nelle primipare (muscolosità dell’anteriore, del dorso, lombi e groppa della coscia e natica visti di lato e da dietro) con gli stessi caratteri rilevati sui candidati giovani tori alla fine del performance test per l’attitudine alla produzione di carne, e per i caratteri performance test (accrescimento medio giornaliero, ADG, valutazione in vivo della conformazione EUROP e della resa percentuale). Nello studio sono stati usati i caratteri morfologici lineari di muscolosità valutati su 11,992 primipare e i caratteri di performance test e muscolosità rilevati su 957 giovani tori alla fine del performance test. Attraverso una serie di analisi REML single-trait, sono stati stimati i parametri genetici sia dei caratteri muscolosità delle primipare e dei giovani tori, sia dei caratteri carne del performance test. I modelli usati per vacche e tori differenti effetti fissi, riguardanti l’allevamento-anno-esperto, le classi di età al parto e quelle di giorni in lattazione al momento della valutazione per la muscolosità sulle primipare, e il gruppo di contemporanei, l’ordine di parto della madre per la muscolosità e i caratteri di performance test rilevati nei giovani tori. I due dataset avevano in comune solo l’effetto casuale della varianza genetica additiva. Tutti gli effetti sopra citati per i due differenti dataset sono stati poi uniti in un unico modello per analizzare le correlazioni genetiche tra i caratteri, attraverso una serie di analisi REML bi-trait. Le stime di ereditabilità sono risultate moderate per entrambi i gruppi di caratteri e variavano da 0.25 per la muscolosità della spalla rilevata nelle primipare, a 0.36 sia per la muscolosità di dorso, lombi e groppo che per la resa percentuale rilevata sui giovani tori. Sono state stimate correlazioni genetiche medio alte nei giovani tori tra i caratteri di performance e i caratteri morfologici lineari di muscolosità (da 0.47 tra coscia e natica vista di lato e AMG, a 0.97 tra coscia e natica vista di lato e in vivo EUROP). Sono state ottenute correlazioni genetiche basse tra i caratteri morfologici lineari di muscolosità delle primipare e i caratteri di performance test e i lineari di muscolosità rilevati nei giovani tori alla fine del performance test e hanno riportato correlazioni che variavano da 0.07 a 0.82. Questi risultati indicano che la selezione della carne ha la stessa direzione del miglioramento della morfologia, suggerendo la possibilità di tenere conto dei caratteri muscolari dei giovani tori nel miglioramento genetico della razza. In conclusione, tutti i quattro studi hanno suggerito possibili aspetti, sia metodologici che correlati a caratteri produttivi o funzionali, che potrebbero essere utilizzati nella pratica selettiva della razza Rendena.
2-ago-2017
Inglese
latte, carne, correlazioni genetiche, razza Rendena, resa in formaggio, milk, beef, genetic correlation, Rendena breed, cheese yield
MANTOVANI, ROBERTO
SCHIAVON, STEFANO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/173071
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-173071