La distribuzione di conducibilità idraulica in un mezzo poroso naturale è caratterizzata da grande eterogeneità, che rende la sua determinazione problematica e costosa. Allo stesso tempo, una approfondita conoscenza delle proprietà idrauliche, quali la porosità, l'immagazzinamento specifico e la conducibilità idraulica K, è di fondamentale importanza per poter predire e analizzare il flusso sotterraneo e il trasporto di soluti in formazioni naturali. Poichè i fenomeni di trasporto sotterraneo che si realizzano negli acquiferi sono principalmente controllati dalla legge di Darcy, tra le diverse proprietà idrauliche sopraccitate, un'opportuna definizione della distribuzione spaziale di K gioca un ruolo fondamentale nella predizione del plume di inquinanti, e quindi assume particolare rilevanza in molte attività di pratico interesse, quali la definizione delle aree di salvaguardia dei pozzi o il monitoraggio di discariche. Le proprietà idrauliche degli acquiferi sono di norma stimate con l'ausilio di modelli inversi utilizzando, oltre le tradizionali misure di conducibilità idraulica e piezometria, quelle derivanti da analisi di iniezioni controllate (test con traccianti o tracer test nella comune dizione anglosassone). I test con traccianti sono stati in diverse occasioni adottati nel passato ma il loro uso è aumentato negli anni recenti grazie agli sviluppi delle tecniche geofisiche che semplificano il monitoraggio delle prove in situ. Fra queste, la Tomografia Elettrica Resistiva (ERT) sembra essere la più appropriata per misurare le quantità di interesse nel caso di iniezioni di traccianti, essendo possibile acquisire un grande numero di informazioni sull'evoluzione spazio-temporale dell'evoluzione del plume, a costi relativamente limitati. Partendo dal presupposto che siano disponibili misure derivanti da una iniezione controllata in pozzo, il presente lavoro suggerisce alcuni approcci che, sulla base dei dati deducibili dalle misure ERT, permettono di stimare la distribuzione spaziale di K e verifica la loro effettiva capacità predittiva. Tali modelli risultano dall'accoppiamento di tecniche basate sul filtro di Kalman con modelli di trasporto Lagrangiano: l'applicazione ad una estesa serie di casi sintetici ha permesso inoltre di ottenere utili indicazioni in relazione a vantaggi e svantaggi di ciascuna delle metodologie proposte
Tracer Test Data Assimilation for the Assessment of Local Hydraulic Properties in Heterogeneous Aquifers
CRESTANI, ELENA
2013
Abstract
La distribuzione di conducibilità idraulica in un mezzo poroso naturale è caratterizzata da grande eterogeneità, che rende la sua determinazione problematica e costosa. Allo stesso tempo, una approfondita conoscenza delle proprietà idrauliche, quali la porosità, l'immagazzinamento specifico e la conducibilità idraulica K, è di fondamentale importanza per poter predire e analizzare il flusso sotterraneo e il trasporto di soluti in formazioni naturali. Poichè i fenomeni di trasporto sotterraneo che si realizzano negli acquiferi sono principalmente controllati dalla legge di Darcy, tra le diverse proprietà idrauliche sopraccitate, un'opportuna definizione della distribuzione spaziale di K gioca un ruolo fondamentale nella predizione del plume di inquinanti, e quindi assume particolare rilevanza in molte attività di pratico interesse, quali la definizione delle aree di salvaguardia dei pozzi o il monitoraggio di discariche. Le proprietà idrauliche degli acquiferi sono di norma stimate con l'ausilio di modelli inversi utilizzando, oltre le tradizionali misure di conducibilità idraulica e piezometria, quelle derivanti da analisi di iniezioni controllate (test con traccianti o tracer test nella comune dizione anglosassone). I test con traccianti sono stati in diverse occasioni adottati nel passato ma il loro uso è aumentato negli anni recenti grazie agli sviluppi delle tecniche geofisiche che semplificano il monitoraggio delle prove in situ. Fra queste, la Tomografia Elettrica Resistiva (ERT) sembra essere la più appropriata per misurare le quantità di interesse nel caso di iniezioni di traccianti, essendo possibile acquisire un grande numero di informazioni sull'evoluzione spazio-temporale dell'evoluzione del plume, a costi relativamente limitati. Partendo dal presupposto che siano disponibili misure derivanti da una iniezione controllata in pozzo, il presente lavoro suggerisce alcuni approcci che, sulla base dei dati deducibili dalle misure ERT, permettono di stimare la distribuzione spaziale di K e verifica la loro effettiva capacità predittiva. Tali modelli risultano dall'accoppiamento di tecniche basate sul filtro di Kalman con modelli di trasporto Lagrangiano: l'applicazione ad una estesa serie di casi sintetici ha permesso inoltre di ottenere utili indicazioni in relazione a vantaggi e svantaggi di ciascuna delle metodologie proposteFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/173220
URN:NBN:IT:UNIPD-173220