L'heparanase (HPSE) sta emergendo come un importante fattore nel complesso sistema delle nefropatie proteinuriche e percio diversi autori hanno suggerito che questo enzima possa essere responsabile della riduzione dell'heparan solfato (HS) nella membrana basale glomerulare nel corso della nefropatia diabetica (ND). Attualmente sono disponibili poche informazioni riguardo l'espressione, la regolazione e il ruolo dell'heparanase nelle cellule epiteliali del tubulo prossimale (PTEC) in particolare nel diabete. In questo studio è stato dimostrato che questo enzima è un mediatore chiave nell'omeostasi delle PTEC nell'ambiente diabetico e può svolgere un ruolo nella patogenesi della ND. È stato evidenziato che l'heparanase è espressa costitutivamente nelle PTEC suggerendo che essa svolga un ruolo fisiologico in queste cellule. La sovra-espressione dell'heparanase è mediata da alcuni fattori tipici della ND, quali l'albumina e i prodotti di avanzata glicazione (AGE), ma non dall'alto glucosio. L'albumina e gli AGE portatano alla sovra-espressione dell'heparanase attraverso la via PI3K/AKT. L'albumina e particolarmente gli AGE causano una significativa riduzione dell'HS. Al fine di discriminare gli effetti dovuti alla sovra-espressione dell'heparanase da quelli causati direttamente dall'albumina e dagli AGE abbiamo generato una linea cellulare (HK2) stabilmente silenziata per l'heparanase. Nelle cellule HPSE-silenziate l'HS è significativamente aumentato rispetto alle cellule HK2 wt e il trattamento con albumina e AGE non ha prodotto effetti suggerendo che nelle PTEC i livelli di HS dipendono dalla regolazione dell'heparanase. È inoltre emerso che i livelli di HS non sono regolati solamente dall'attività endoglicosidasica dell'heparanase ma anche dalla regolazione del core proteico dei proteoglicani dell'HS. Infatti, il core proteico del sindecano-1 e la sua espressione genica sono ridotte nelle cellule tubulari wt trattate con albumina ed AGE mentre nelle cellule HPSE silenziate questi mediatori non riescono ad indurre alcuna modulazione del sindecano-1. Nelle cellule HPSE-silenziate, inoltre, il sindecano-1 risulta significativamente incrementato sia a livello di trascrizione genica che della relativa espressione proteica rispetto alle cellule wt. Ulteriori dati confermano che l'heparanase è coinvolta nelle vie di trasduzione del segnale dell'FGF-2. È stato poi verificato che esiste una correlazione fra heparanase e metalloproteasi (MMP), infatti nelle cellule HPSE silenziate questi enzimi di degradazione della matrice extracellulare risultano ridotti sia a livello di espressione genica che di attività . Anche le MMP risultano incrementate dalla stimolazione con albumina e AGE ma in maniera indipendente dall'heparanase. Inoltre il Sulodexide, un farmaco comunemente usato nel trattamento della ND e che è risultato efficace nel ridurre la proteinuria, è effettivamente un buon inibitore dell'heparanase con un IC50 di 50mg/ml. Infine è stato osservato che l'attività plasmatica dell'heparanase risulta aumentata in pazienti con nefropatie, speciamemte in pazienti con rigetto di trapianto, rispetto a soggetti sani. Al fine di evidenziare l'utilita di questi valori come marcatori di qualche condizione nefropatica dovranno essere correlati ad altri parametri di funzionalià renale. In conclusione, si ritiene di avere dimostrato un ruolo attivo dell'l'heparanase nei meccanismi di danno e patogenesi della ND.

Heparanase e rene. Regolazione e ruolo dell'heparanase a livello tubulare e nella nefropatia diabetica.

MASOLA, VALENTINA
2010

Abstract

L'heparanase (HPSE) sta emergendo come un importante fattore nel complesso sistema delle nefropatie proteinuriche e percio diversi autori hanno suggerito che questo enzima possa essere responsabile della riduzione dell'heparan solfato (HS) nella membrana basale glomerulare nel corso della nefropatia diabetica (ND). Attualmente sono disponibili poche informazioni riguardo l'espressione, la regolazione e il ruolo dell'heparanase nelle cellule epiteliali del tubulo prossimale (PTEC) in particolare nel diabete. In questo studio è stato dimostrato che questo enzima è un mediatore chiave nell'omeostasi delle PTEC nell'ambiente diabetico e può svolgere un ruolo nella patogenesi della ND. È stato evidenziato che l'heparanase è espressa costitutivamente nelle PTEC suggerendo che essa svolga un ruolo fisiologico in queste cellule. La sovra-espressione dell'heparanase è mediata da alcuni fattori tipici della ND, quali l'albumina e i prodotti di avanzata glicazione (AGE), ma non dall'alto glucosio. L'albumina e gli AGE portatano alla sovra-espressione dell'heparanase attraverso la via PI3K/AKT. L'albumina e particolarmente gli AGE causano una significativa riduzione dell'HS. Al fine di discriminare gli effetti dovuti alla sovra-espressione dell'heparanase da quelli causati direttamente dall'albumina e dagli AGE abbiamo generato una linea cellulare (HK2) stabilmente silenziata per l'heparanase. Nelle cellule HPSE-silenziate l'HS è significativamente aumentato rispetto alle cellule HK2 wt e il trattamento con albumina e AGE non ha prodotto effetti suggerendo che nelle PTEC i livelli di HS dipendono dalla regolazione dell'heparanase. È inoltre emerso che i livelli di HS non sono regolati solamente dall'attività endoglicosidasica dell'heparanase ma anche dalla regolazione del core proteico dei proteoglicani dell'HS. Infatti, il core proteico del sindecano-1 e la sua espressione genica sono ridotte nelle cellule tubulari wt trattate con albumina ed AGE mentre nelle cellule HPSE silenziate questi mediatori non riescono ad indurre alcuna modulazione del sindecano-1. Nelle cellule HPSE-silenziate, inoltre, il sindecano-1 risulta significativamente incrementato sia a livello di trascrizione genica che della relativa espressione proteica rispetto alle cellule wt. Ulteriori dati confermano che l'heparanase è coinvolta nelle vie di trasduzione del segnale dell'FGF-2. È stato poi verificato che esiste una correlazione fra heparanase e metalloproteasi (MMP), infatti nelle cellule HPSE silenziate questi enzimi di degradazione della matrice extracellulare risultano ridotti sia a livello di espressione genica che di attività . Anche le MMP risultano incrementate dalla stimolazione con albumina e AGE ma in maniera indipendente dall'heparanase. Inoltre il Sulodexide, un farmaco comunemente usato nel trattamento della ND e che è risultato efficace nel ridurre la proteinuria, è effettivamente un buon inibitore dell'heparanase con un IC50 di 50mg/ml. Infine è stato osservato che l'attività plasmatica dell'heparanase risulta aumentata in pazienti con nefropatie, speciamemte in pazienti con rigetto di trapianto, rispetto a soggetti sani. Al fine di evidenziare l'utilita di questi valori come marcatori di qualche condizione nefropatica dovranno essere correlati ad altri parametri di funzionalià renale. In conclusione, si ritiene di avere dimostrato un ruolo attivo dell'l'heparanase nei meccanismi di danno e patogenesi della ND.
2010
Italiano
heparanase rene nefropatia diabetica heparan-solfato sindecano-1
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-173492