Il presente lavoro ha come oggetto la Filosofia dello spirito soggettivo di Hegel. Esso prende le mosse dal dibattito odierno sulla natura dell’esperienza percettiva, in particolare riferimento alla sua componente concettuale e non-concettuale. Hegel, assieme a Kant, è stato di recente letto alla luce di queste problematiche, di cui presenteremo i contorni inizialmente i contorni (CAP. 1). Per cercare di ricostruire la risposta hegeliana alla questione del contenuto dell’esperienza è tuttavia necessario, come cercheremo di mostrare, allargare l’orizzonte del discorso, vagliando alcuni presupposti “metodologici”, ossia relativi al tipo di argomento che attribuiamo di Hegel. Ci focalizzeremo pertanto su alcune coordinate metodologiche di comprensione del testo hegeliano. A tal proposito, individueremo due paradigmi di lettura, che chiameremo “descrittivisa” e “ricostruttivista”, i quali fungeranno sia da modelli per l’interpretazione del testo, sia per orientarci all’interno della letteratura secondaria. Dopo avere vagliato gli assunti principali di ciascuno (CAP. 2), passeremo a vedere come essi agiscono nel confrontarsi con le singole sezioni, nonché quali posizioni permettano di attribuire a Hegel. Nel fare ciò, cercheremo di indicare in che misura la letteratura secondaria assume i presupposti di ciascuno dei due (CAP. 3-5). Seppur da angolature diverse, prenderemo in considerazione l’Antropologia (CAP. 3), la Fenomenologia (CAP. 4) e la Psicologia (CAP. 5). I due modelli di lettura mettono capo a due concezioni distanti e opposte: essi corrispondono a due modi di concepire la relazione tra le sezioni dell’Enciclopedia, due modi alternativi di intendere la costituzione del soggetto finito, oltre che due visioni diverse sulla natura dell’esperienza percettiva. Per mettere in luce i tratti salienti di ciascuna delle due modalità interpretative, sarà utile ricorrere all’analisi di due concetti a prima vista lontani da questo campo: Erinnerung e Gedächtnis (CAP. 5). Di essi sfrutteremo il carattere „metodologico“, utilizzandoli per fare chiarezza su ciascuna delle due procedure. Al termine del lavoro riassumeremo le due concezioni generali dello spirito soggettivo che si originano da ciascuno dei due paradigmi di lettura, mostrando come la lettura “ricostruttivista” costituisca una valida alternativa a quella “descrittivista”, la quale è maggiormente diffusa all’interno della letteratura secondaria ma soffre di problematiche rilevanti
Erinnerung. Mente e metodo nella Filosofia dello spirito soggettivo di Hegel
CORTI, LUCA
2015
Abstract
Il presente lavoro ha come oggetto la Filosofia dello spirito soggettivo di Hegel. Esso prende le mosse dal dibattito odierno sulla natura dell’esperienza percettiva, in particolare riferimento alla sua componente concettuale e non-concettuale. Hegel, assieme a Kant, è stato di recente letto alla luce di queste problematiche, di cui presenteremo i contorni inizialmente i contorni (CAP. 1). Per cercare di ricostruire la risposta hegeliana alla questione del contenuto dell’esperienza è tuttavia necessario, come cercheremo di mostrare, allargare l’orizzonte del discorso, vagliando alcuni presupposti “metodologici”, ossia relativi al tipo di argomento che attribuiamo di Hegel. Ci focalizzeremo pertanto su alcune coordinate metodologiche di comprensione del testo hegeliano. A tal proposito, individueremo due paradigmi di lettura, che chiameremo “descrittivisa” e “ricostruttivista”, i quali fungeranno sia da modelli per l’interpretazione del testo, sia per orientarci all’interno della letteratura secondaria. Dopo avere vagliato gli assunti principali di ciascuno (CAP. 2), passeremo a vedere come essi agiscono nel confrontarsi con le singole sezioni, nonché quali posizioni permettano di attribuire a Hegel. Nel fare ciò, cercheremo di indicare in che misura la letteratura secondaria assume i presupposti di ciascuno dei due (CAP. 3-5). Seppur da angolature diverse, prenderemo in considerazione l’Antropologia (CAP. 3), la Fenomenologia (CAP. 4) e la Psicologia (CAP. 5). I due modelli di lettura mettono capo a due concezioni distanti e opposte: essi corrispondono a due modi di concepire la relazione tra le sezioni dell’Enciclopedia, due modi alternativi di intendere la costituzione del soggetto finito, oltre che due visioni diverse sulla natura dell’esperienza percettiva. Per mettere in luce i tratti salienti di ciascuna delle due modalità interpretative, sarà utile ricorrere all’analisi di due concetti a prima vista lontani da questo campo: Erinnerung e Gedächtnis (CAP. 5). Di essi sfrutteremo il carattere „metodologico“, utilizzandoli per fare chiarezza su ciascuna delle due procedure. Al termine del lavoro riassumeremo le due concezioni generali dello spirito soggettivo che si originano da ciascuno dei due paradigmi di lettura, mostrando come la lettura “ricostruttivista” costituisca una valida alternativa a quella “descrittivista”, la quale è maggiormente diffusa all’interno della letteratura secondaria ma soffre di problematiche rilevantiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/173534
URN:NBN:IT:UNIPD-173534