La ricerca condotta si propone di esaminare sotto la lente del diritto internazionale le ricadute giuridiche della diffusione dei piccoli satelliti. Questo fenomeno, infatti, ha mutato sotto alcuni profili i presupposti tradizionali dell’esplorazione spaziale, portando verso una sempre più insistente richiesta di liberalizzazione del settore. La presente indagine si è mossa attorno a due quesiti principali: da un lato, si è cercato di stabilire se i piccoli satelliti costituiscono una categoria autonoma di oggetti spaziali e, dall’altro, se tale categoria necessita di una regolamentazione in tutto o in parte diversa da quella finora applicata alle attività spaziali tradizionali, tenendo presente che i principi che governano l’uso e l’esplorazione dello spazio trovano la propria fonte primaria nel diritto internazionale e sono posti a garanzia della sicurezza delle attività spaziali e a tutela dello spazio in qualità di risorsa comune. Nella prima parte del lavoro, l'indagine è stata svolta confrontando gli ordinamenti legislativi dei principali Paesi attivi nel settore spaziale, mettendo in luce i profili della regolamentazione dei piccoli satelliti, occasione di maggiore frammentazione giuridica. Nella seconda parte, invece, l'indagine si è concentrata sulla tutela internazionale dello spazio extra-atmosferico, in particolare sull’impatto atteso che l’eccessiva proliferazione dei lanci di piccoli satelliti è in grado di avere sulla sostenibilità delle attività spaziali. Dopo aver precisato in che termini il debris viene considerato una forma di inquinamento ambientale, il cui carattere transfrontaliero è dato dal fatto di interessare un’area considerata risorsa comune, è stato necessario approfondire l’origine della relazione tra responsabilità internazionale e protezione dell’ambiente. Per fare ciò all’esame del fondamento consuetudinario della no harm rule è seguita la trattazione degli obblighi convenzionali esistenti in tema di tutela dell’ambiente spaziale e del ruolo del soft law. Infine, dopo aver argomentato in favore del principio di diritto sostenibile in qualità di principio del diritto internazionale, è stato affrontato il ruolo da esso rivestito come ausilio interpretativo degli obblighi convenzionali in tema di tutela dell’ambiente spaziale.
Prospettive per la regolamentazione dei piccoli satelliti nel diritto internazionale
GRECO, ORSOLA
2018
Abstract
La ricerca condotta si propone di esaminare sotto la lente del diritto internazionale le ricadute giuridiche della diffusione dei piccoli satelliti. Questo fenomeno, infatti, ha mutato sotto alcuni profili i presupposti tradizionali dell’esplorazione spaziale, portando verso una sempre più insistente richiesta di liberalizzazione del settore. La presente indagine si è mossa attorno a due quesiti principali: da un lato, si è cercato di stabilire se i piccoli satelliti costituiscono una categoria autonoma di oggetti spaziali e, dall’altro, se tale categoria necessita di una regolamentazione in tutto o in parte diversa da quella finora applicata alle attività spaziali tradizionali, tenendo presente che i principi che governano l’uso e l’esplorazione dello spazio trovano la propria fonte primaria nel diritto internazionale e sono posti a garanzia della sicurezza delle attività spaziali e a tutela dello spazio in qualità di risorsa comune. Nella prima parte del lavoro, l'indagine è stata svolta confrontando gli ordinamenti legislativi dei principali Paesi attivi nel settore spaziale, mettendo in luce i profili della regolamentazione dei piccoli satelliti, occasione di maggiore frammentazione giuridica. Nella seconda parte, invece, l'indagine si è concentrata sulla tutela internazionale dello spazio extra-atmosferico, in particolare sull’impatto atteso che l’eccessiva proliferazione dei lanci di piccoli satelliti è in grado di avere sulla sostenibilità delle attività spaziali. Dopo aver precisato in che termini il debris viene considerato una forma di inquinamento ambientale, il cui carattere transfrontaliero è dato dal fatto di interessare un’area considerata risorsa comune, è stato necessario approfondire l’origine della relazione tra responsabilità internazionale e protezione dell’ambiente. Per fare ciò all’esame del fondamento consuetudinario della no harm rule è seguita la trattazione degli obblighi convenzionali esistenti in tema di tutela dell’ambiente spaziale e del ruolo del soft law. Infine, dopo aver argomentato in favore del principio di diritto sostenibile in qualità di principio del diritto internazionale, è stato affrontato il ruolo da esso rivestito come ausilio interpretativo degli obblighi convenzionali in tema di tutela dell’ambiente spaziale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/173539
URN:NBN:IT:UNIPD-173539