Il presente lavoro si configura come uno studio analitico e sistematico delle varie componenti della versificazione dei cinque romanzi di Chrétien de Troyes (Erec et Enide, Cligès, Chevalier de la Charrete, Chevalier au lion e Conte du Graal), con l’obiettivo di riunire, vagliare e ampliare i precedenti sondaggi, cui fa per lo più difetto un’ottica complessiva. La tesi si struttura in tre sezioni: nel primo capitolo vengono illustrati i tratti principali della tecnica rimica di Chrétien (la varietà, la consistenza e la ricchezza delle terminazioni, i rimanti più frequenti, le rime tecniche, le connessioni foniche ed etimologiche i tra le parole-rima). Nel secondo capitolo viene, invece, analizzata la struttura ritmico-prosodica dell’ottosillabo: la distribuzione e la frequenza degli ictus nelle varie posizioni del verso, la collocazione delle pause interne e le combinazioni accentuali utilizzate dal romanziere. Il terzo capito verte, infine, sul rapporto tra la struttura metrica e la struttura sintattica: la coincidenza o l’assenza di coincidenza tra frase e distico (la cosiddetta ʽbrisure du coupletʼ), l’estensione dei periodi e il ricorso all’enjambement.
Metrica e racconto: la versificazione dei romanzi di Chrétien de Troyes. Un'analisi sistematica.
BERARDI, LUCIA
2017
Abstract
Il presente lavoro si configura come uno studio analitico e sistematico delle varie componenti della versificazione dei cinque romanzi di Chrétien de Troyes (Erec et Enide, Cligès, Chevalier de la Charrete, Chevalier au lion e Conte du Graal), con l’obiettivo di riunire, vagliare e ampliare i precedenti sondaggi, cui fa per lo più difetto un’ottica complessiva. La tesi si struttura in tre sezioni: nel primo capitolo vengono illustrati i tratti principali della tecnica rimica di Chrétien (la varietà, la consistenza e la ricchezza delle terminazioni, i rimanti più frequenti, le rime tecniche, le connessioni foniche ed etimologiche i tra le parole-rima). Nel secondo capitolo viene, invece, analizzata la struttura ritmico-prosodica dell’ottosillabo: la distribuzione e la frequenza degli ictus nelle varie posizioni del verso, la collocazione delle pause interne e le combinazioni accentuali utilizzate dal romanziere. Il terzo capito verte, infine, sul rapporto tra la struttura metrica e la struttura sintattica: la coincidenza o l’assenza di coincidenza tra frase e distico (la cosiddetta ʽbrisure du coupletʼ), l’estensione dei periodi e il ricorso all’enjambement.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/173552
URN:NBN:IT:UNIPD-173552