L’uso di tecnologie informatiche è fortemente aumentato in questi anni, tanto che oggigiorno in quasi tutti i procedimenti elettorali vengono adottate nuove tecnologie almeno nella registrazione degli aventi diritto al voto o nel calcolo dei risultati e, in moltissimi Paesi, queste nuove tecnologie vengono utilizzate anche per l’espressione del voto e per lo scrutinio. Tenendo conto che un’elezione per poter essere definita democratica deve possedere determinate caratteristiche, la presente ricerca si propone di analizzare la compatibilità del voto elettronico con gli standard elettorali internazionali e con i principi e le garanzie sancite dalla Costituzione italiana. Nel primo capitolo si è cercato di individuare una definizione di voto elettronico e di elencarne le diverse tipologie. Sebbene l’utilizzo di nuove tecnologie possa riguardare ogni fase del procedimento elettorale, dalla registrazione dei votanti fino al calcolo dei risultati, si può ritenere voto elettronico quello in cui si utilizzano sistemi elettronici almeno per l’espressione o per il conteggio dei voti. Nel secondo capitolo, dopo una disamina degli strumenti internazionali rilevanti, vengono individuati e analizzati gli standard elettorali internazionali, anche sotto il profilo della compatibilità del voto elettronico con questi. Tali standard sono: periodicità, genuinità, libertà, correttezza e imparzialità, universalità, uguaglianza, segretezza e, infine, correttezza nel conteggio e nella pubblicazione degli atti. Nel capitolo seguente viene esaminato l’articolo 48 della Costituzione italiana che prevede che, oltre al suffragio universale, il voto sia personale, uguale, libero e segreto. Nel quarto capitolo vengono descritte alcune esperienze di voto elettronico all’estero. Per il voto elettronico presidiato vengono presi in considerazione il Belgio, la Russia e il Venezuela, mentre per il voto elettronico non presidiato la Svizzera, la Francia e l’Estonia. Nell’ultimo capitolo viene esaminata l’esperienza italiana, per altro limitata a esperimenti di voto elettronico presidiato e di rilevazione informatizzata dello scrutinio. Vengono anche descritti alcuni casi di voto elettronico on line non in occasione di elezioni o referendum, ma di votazioni in ambito scolastico, societario o all’interno di partiti politici. La conclusione che si può trarre dopo tale ricerca è essenzialmente che il voto elettronico appare compatibile con il nostro ordinamento. Considerando, però, che l’uso delle nuove tecnologie nell’ambito elettorale, vista l’estrema delicatezza della materia, deve essere affrontato alla luce della fiducia e della confidenza degli elettori, bisogna distinguere. Indiscutibilmente, per quanto riguarda il voto elettronico presidiato, si tratta di una compatibilità assoluta che permetterebbe, se vi fosse la volontà politica, una sua estesa adozione. Per il voto remoto, invece, appare più adeguato un approccio graduale volto a sostituire il voto per corrispondenza.

Problemi delle democrazie contemporanee: il voto elettronico

CARLOTTO, PAOLO
2014

Abstract

L’uso di tecnologie informatiche è fortemente aumentato in questi anni, tanto che oggigiorno in quasi tutti i procedimenti elettorali vengono adottate nuove tecnologie almeno nella registrazione degli aventi diritto al voto o nel calcolo dei risultati e, in moltissimi Paesi, queste nuove tecnologie vengono utilizzate anche per l’espressione del voto e per lo scrutinio. Tenendo conto che un’elezione per poter essere definita democratica deve possedere determinate caratteristiche, la presente ricerca si propone di analizzare la compatibilità del voto elettronico con gli standard elettorali internazionali e con i principi e le garanzie sancite dalla Costituzione italiana. Nel primo capitolo si è cercato di individuare una definizione di voto elettronico e di elencarne le diverse tipologie. Sebbene l’utilizzo di nuove tecnologie possa riguardare ogni fase del procedimento elettorale, dalla registrazione dei votanti fino al calcolo dei risultati, si può ritenere voto elettronico quello in cui si utilizzano sistemi elettronici almeno per l’espressione o per il conteggio dei voti. Nel secondo capitolo, dopo una disamina degli strumenti internazionali rilevanti, vengono individuati e analizzati gli standard elettorali internazionali, anche sotto il profilo della compatibilità del voto elettronico con questi. Tali standard sono: periodicità, genuinità, libertà, correttezza e imparzialità, universalità, uguaglianza, segretezza e, infine, correttezza nel conteggio e nella pubblicazione degli atti. Nel capitolo seguente viene esaminato l’articolo 48 della Costituzione italiana che prevede che, oltre al suffragio universale, il voto sia personale, uguale, libero e segreto. Nel quarto capitolo vengono descritte alcune esperienze di voto elettronico all’estero. Per il voto elettronico presidiato vengono presi in considerazione il Belgio, la Russia e il Venezuela, mentre per il voto elettronico non presidiato la Svizzera, la Francia e l’Estonia. Nell’ultimo capitolo viene esaminata l’esperienza italiana, per altro limitata a esperimenti di voto elettronico presidiato e di rilevazione informatizzata dello scrutinio. Vengono anche descritti alcuni casi di voto elettronico on line non in occasione di elezioni o referendum, ma di votazioni in ambito scolastico, societario o all’interno di partiti politici. La conclusione che si può trarre dopo tale ricerca è essenzialmente che il voto elettronico appare compatibile con il nostro ordinamento. Considerando, però, che l’uso delle nuove tecnologie nell’ambito elettorale, vista l’estrema delicatezza della materia, deve essere affrontato alla luce della fiducia e della confidenza degli elettori, bisogna distinguere. Indiscutibilmente, per quanto riguarda il voto elettronico presidiato, si tratta di una compatibilità assoluta che permetterebbe, se vi fosse la volontà politica, una sua estesa adozione. Per il voto remoto, invece, appare più adeguato un approccio graduale volto a sostituire il voto per corrispondenza.
21-gen-2014
Italiano
voto elettronico, e-voting
KOSTORIS, ROBERTO
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-173558