Nel quadro dell’antica viabilità dell’Anatolia, la Cappadocia centro-meridionale dovette rappresentare uno snodo importante, un’area privilegiata che merita una particolare attenzione in considerazione della sua rilevanza strategica, sia dal punto di vista militare che da quello economico. L’intero comprensorio era effettivamente attraversato da una serie di arterie stradali che collegavano l’Oriente e l’Occidente, così come nord e sud. L’arteria ‘meridionale’, che da Konya/Iconium procedeva verso le Porte Cilicie, passando per la valle del Çakıt Suyu, dovette rappresentare da sempre una via di comunicazione facile e agevole tra l’altopiano anatolico e la fascia costiera mediterranea della Cilicia. Quella ‘settentrionale’, stesa tra Konya/Iconium, Aksaray/Colonia Arcilaida e Kayseri/Caesarea – che sembrerebbe essere stata sfruttata quanto meno da epoca achemenide – favoriva una connessione tra l’entroterra e il confine orientale dell’Anatolia e, specialmente, con il comprensorio attraversato dall’Eufrate. Una terza strada, storicamente rilevante, che andava da Kayseri/Caesarea fino alle Porte Cilicie, doveva poi unire quelle due direttrici, chiudendo in questo modo quell’ampio e ideale ‘triangolo stradale’, i cui vertici sono rappresentati da Konya, Kayseri e le Porte Cilicie, che dovette veramente condizionare quella terra di frontiera. Questa tesi si propone di descrivere tutta quella rete stradale, costantemente utilizzata, anche se in termini differenti, nel corso del tempo. In particolare, si è cercato di ricostruire i diversi tracciati stradali sulla base di una rinnovata analisi delle fonti greche, romane e bizantine (sia letterarie che epigrafiche), di nuovi dati di carattere archeologico, di ricognizioni in loco e dell’analisi da remote sensing. Tutto ciò ha portato ad una riconsiderazione delle diverse ipotesi precedentemente avanzate dagli studiosi circa l’effettivo percorso seguito da tutte quelle direttrici e ha permesso di delineare un’immagine più congrua dell’antica rete stradale di quella terra di frontiera che univa Oriente e Occidente.

Cappadocia centro-meridionale (Turchia). Il sistema di viabilità antica in una terra di frontiera

TURCHETTO, JACOPO
2013

Abstract

Nel quadro dell’antica viabilità dell’Anatolia, la Cappadocia centro-meridionale dovette rappresentare uno snodo importante, un’area privilegiata che merita una particolare attenzione in considerazione della sua rilevanza strategica, sia dal punto di vista militare che da quello economico. L’intero comprensorio era effettivamente attraversato da una serie di arterie stradali che collegavano l’Oriente e l’Occidente, così come nord e sud. L’arteria ‘meridionale’, che da Konya/Iconium procedeva verso le Porte Cilicie, passando per la valle del Çakıt Suyu, dovette rappresentare da sempre una via di comunicazione facile e agevole tra l’altopiano anatolico e la fascia costiera mediterranea della Cilicia. Quella ‘settentrionale’, stesa tra Konya/Iconium, Aksaray/Colonia Arcilaida e Kayseri/Caesarea – che sembrerebbe essere stata sfruttata quanto meno da epoca achemenide – favoriva una connessione tra l’entroterra e il confine orientale dell’Anatolia e, specialmente, con il comprensorio attraversato dall’Eufrate. Una terza strada, storicamente rilevante, che andava da Kayseri/Caesarea fino alle Porte Cilicie, doveva poi unire quelle due direttrici, chiudendo in questo modo quell’ampio e ideale ‘triangolo stradale’, i cui vertici sono rappresentati da Konya, Kayseri e le Porte Cilicie, che dovette veramente condizionare quella terra di frontiera. Questa tesi si propone di descrivere tutta quella rete stradale, costantemente utilizzata, anche se in termini differenti, nel corso del tempo. In particolare, si è cercato di ricostruire i diversi tracciati stradali sulla base di una rinnovata analisi delle fonti greche, romane e bizantine (sia letterarie che epigrafiche), di nuovi dati di carattere archeologico, di ricognizioni in loco e dell’analisi da remote sensing. Tutto ciò ha portato ad una riconsiderazione delle diverse ipotesi precedentemente avanzate dagli studiosi circa l’effettivo percorso seguito da tutte quelle direttrici e ha permesso di delineare un’immagine più congrua dell’antica rete stradale di quella terra di frontiera che univa Oriente e Occidente.
31-gen-2013
Italiano
Topografia antica; Archeologia del Paesaggio; Viabilità antica; Cappadocia; Asia Minore
ROSADA, GUIDO
LEONARDI, GIOVANNI
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Turchetto_Jacopo_Cappadocia.pdf

accesso aperto

Dimensione 51.7 MB
Formato Adobe PDF
51.7 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/173768
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-173768