Scrittura e riscrittura in Erik Satie Erik Satie è un eccellente oggetto di studio per chiunque si occupi di critique génétique: l'esame dei suoi numerosi manoscritti avantestuali consente non solo di seguire le modificazioni del suo linguaggio nel momento in cui iniziano a manifestarsi, ma anche di osservare i processi mediante i quali viene raggiunta la versione definitiva di un brano. Questa ricerca è strutturata come un’alternanza di due momenti complementari: da un lato, una rassegna in ordine cronologico dei procedimenti di scrittura e riscrittura nei manoscritti di Satie; dall’altro, una collezione di dossier, in ognuno dei quali viene approfondita la genesi di un determinato pezzo − o di un passaggio al suo interno. Particolare attenzione è riservata alla logica intrinseca dei processi compositivi, nell’intento di fornire rappresentazioni astratte delle varie ‘tipologie genetiche’ possibili. La meccanica del processo compositivo sembra aver seguito in Satie una traiettoria ad arco: sia le composizioni giovanili che quelle più tarde sembrano conformarsi al modello lineare-derivativo, mentre le composizioni del periodo centrale della sua attività esplorano estensivamente le possibilità insite nella moltiplicazione delle traiettorie compositive; il culmine di quest’ultima tendenza è rappresentato dalla logica genetica dei “passaggi chiave”. Le analisi genetiche più approfondite, contenute nei dossier, sono l’applicazione concreta di formalizzazioni concettuali applicabili anche ad altri compositori, se non ad altre forme d’arte. Ma i dossier mirano soprattutto a fornire un contributo alla comprensione di alcuni pezzi (Le Fils des étoiles, Messe des pauvres, Poudre d’or, Sports & divertissements, Socrate, Le Médecin malgré lui), presentati dal punto di vista della genesi testuale.
Scrittura e riscrittura in Erik Satie
DOSSENA, PIETRO
2010
Abstract
Scrittura e riscrittura in Erik Satie Erik Satie è un eccellente oggetto di studio per chiunque si occupi di critique génétique: l'esame dei suoi numerosi manoscritti avantestuali consente non solo di seguire le modificazioni del suo linguaggio nel momento in cui iniziano a manifestarsi, ma anche di osservare i processi mediante i quali viene raggiunta la versione definitiva di un brano. Questa ricerca è strutturata come un’alternanza di due momenti complementari: da un lato, una rassegna in ordine cronologico dei procedimenti di scrittura e riscrittura nei manoscritti di Satie; dall’altro, una collezione di dossier, in ognuno dei quali viene approfondita la genesi di un determinato pezzo − o di un passaggio al suo interno. Particolare attenzione è riservata alla logica intrinseca dei processi compositivi, nell’intento di fornire rappresentazioni astratte delle varie ‘tipologie genetiche’ possibili. La meccanica del processo compositivo sembra aver seguito in Satie una traiettoria ad arco: sia le composizioni giovanili che quelle più tarde sembrano conformarsi al modello lineare-derivativo, mentre le composizioni del periodo centrale della sua attività esplorano estensivamente le possibilità insite nella moltiplicazione delle traiettorie compositive; il culmine di quest’ultima tendenza è rappresentato dalla logica genetica dei “passaggi chiave”. Le analisi genetiche più approfondite, contenute nei dossier, sono l’applicazione concreta di formalizzazioni concettuali applicabili anche ad altri compositori, se non ad altre forme d’arte. Ma i dossier mirano soprattutto a fornire un contributo alla comprensione di alcuni pezzi (Le Fils des étoiles, Messe des pauvres, Poudre d’or, Sports & divertissements, Socrate, Le Médecin malgré lui), presentati dal punto di vista della genesi testuale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/173920
URN:NBN:IT:UNIPD-173920