Un approccio ecosistemico alla gestione degli ecosistemi marini è l’obiettivo della recente Politica Marittima Integrata per l’Unione Europea, nota come Blue Book (2007), seguita a breve dalla nuova Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino (2008/56/EC). Vi si riconosce che, per esercitare una gestione efficace e sostenibile, si devono considerare i processi che si svolgono all’interno dei sistemi ecologici, sociali ed economici, e le interazioni fra tali sistemi. Tuttavia, una conoscenza quantitativa di tali processi e delle interazioni fra gli ecosistemi marini e i sistemi socio-economici è spesso scarsa, se non del tutto mancante. Lo scopo di questa tesi è comprendere meglio come le pressioni agenti su ecosistemi marini a larga scala portino a cambiamenti di stato. Ci si è concentrati su pressioni multiple, e sia su popolazioni che ecosistemi, ovvero sul funzionamento integrato degli ecosistemi marini. Sono state considerate sia pressioni di origine antropica come pesca ed apporti di nutrienti, che naturali come la variabilità climatica ed ambientale, basandosi principalmente sul caso di studio dell’Adriatico Settentrionale. L’Adriatico Settentrionale è un bacino del Mar Mediterraneo caratterizzato da abbondanza di dati utilizzabili a scopo scientifico, ed è un ecosistema eutrofico, intensamente sfruttato dalla pesca, fortemente influenzato dal clima, ed è sottoposto a pressioni antropiche da lungo tempo. Si sono utilizzate in maniera complementare differenti metodiche, fra cui modelli concettuali, l’analisi di reti ecologiche (Ecological Network Analysis) applicata ad un modello statico di rete trofica, l’analisi di serie temporali, modelli di popolazione, rassegna di dati storici, e meta-analisi di regolarità macro-ecologiche. I casi di studio includono specie di importanza commerciale come pesce azzurro o granchi, e predatori famosi come squali e razze. La principale conclusione di questo lavoro, basata sullo studio del funzionamento degli ecosistemi marini da molti punti di vista diversi, è che un approccio ecosistemico è realmente necessario nella gestione degli ecosistemi marini. Il motivo è che il funzionamento degli ecosistemi può essere ed è effettivamente influenzato da fattori multipli interagenti fra di loro, che includono (senza essere limitati ad esse) le pressioni esterne, e che agiscono sia dal basso (cioè dai livelli gerarchici inferiori) verso l’alto, che dall’alto (cioè dai livelli gerarchici superiori) verso il basso, ed a partire dall’interno (ovvero, dalle gerarchie intermedie) del sistema.
The integrated functioning of marine ecosystems
BARAUSSE, ALBERTO
2011
Abstract
Un approccio ecosistemico alla gestione degli ecosistemi marini è l’obiettivo della recente Politica Marittima Integrata per l’Unione Europea, nota come Blue Book (2007), seguita a breve dalla nuova Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino (2008/56/EC). Vi si riconosce che, per esercitare una gestione efficace e sostenibile, si devono considerare i processi che si svolgono all’interno dei sistemi ecologici, sociali ed economici, e le interazioni fra tali sistemi. Tuttavia, una conoscenza quantitativa di tali processi e delle interazioni fra gli ecosistemi marini e i sistemi socio-economici è spesso scarsa, se non del tutto mancante. Lo scopo di questa tesi è comprendere meglio come le pressioni agenti su ecosistemi marini a larga scala portino a cambiamenti di stato. Ci si è concentrati su pressioni multiple, e sia su popolazioni che ecosistemi, ovvero sul funzionamento integrato degli ecosistemi marini. Sono state considerate sia pressioni di origine antropica come pesca ed apporti di nutrienti, che naturali come la variabilità climatica ed ambientale, basandosi principalmente sul caso di studio dell’Adriatico Settentrionale. L’Adriatico Settentrionale è un bacino del Mar Mediterraneo caratterizzato da abbondanza di dati utilizzabili a scopo scientifico, ed è un ecosistema eutrofico, intensamente sfruttato dalla pesca, fortemente influenzato dal clima, ed è sottoposto a pressioni antropiche da lungo tempo. Si sono utilizzate in maniera complementare differenti metodiche, fra cui modelli concettuali, l’analisi di reti ecologiche (Ecological Network Analysis) applicata ad un modello statico di rete trofica, l’analisi di serie temporali, modelli di popolazione, rassegna di dati storici, e meta-analisi di regolarità macro-ecologiche. I casi di studio includono specie di importanza commerciale come pesce azzurro o granchi, e predatori famosi come squali e razze. La principale conclusione di questo lavoro, basata sullo studio del funzionamento degli ecosistemi marini da molti punti di vista diversi, è che un approccio ecosistemico è realmente necessario nella gestione degli ecosistemi marini. Il motivo è che il funzionamento degli ecosistemi può essere ed è effettivamente influenzato da fattori multipli interagenti fra di loro, che includono (senza essere limitati ad esse) le pressioni esterne, e che agiscono sia dal basso (cioè dai livelli gerarchici inferiori) verso l’alto, che dall’alto (cioè dai livelli gerarchici superiori) verso il basso, ed a partire dall’interno (ovvero, dalle gerarchie intermedie) del sistema.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/174132
URN:NBN:IT:UNIPD-174132