Oggetto di questo lavoro di tesi è stata la ricerca di agenti antimicrobici e di micotossine nel latte presente nel mercato in Kosovo allo scopo di valutare i rischi per la salute pubblica associati al consumo del latte stesso. I campioni di latte sono stati raccolti stagionalmente nel periodo 2008-2010 dalle singole fattorie, dai centri di raccolta del latte e dai supermercati locali (campioni di latte UHT) di diverse regioni del Kosovo. Tutti i campioni sono stati analizzati, per la ricerca di residui di antimicrobici, con metodi di screening quali: Delvotest SP (DSM Food Specialties, The Netherlands) in grado di rilevare un ampio range di antimicrobici, Snap tests (IDEXX Laboratories, Westbrook, Maine USA) e Penicillin ELISA test (Immunolab, Germany) in grado di rilevare, in modo specifico, la presenza di tetracicline o beta-lattamici a livelli al di sopra dei limiti massimi residuali (LMR) raccomandati dall‟Unione Europea. In questo studio, un totale di 1895 campioni di latte raccolti tra il 2008 e il 2010 sono stati analizzati con il Delvotest SP: 106 campioni risultati positivi sono stati sottoposti ad ulteriori test di screening quali SNAP test specifici per le tetracicline, per i beta-lattamici (IDEXX Laboratories, Westbrook, Maine USA) e per i sulfamidici e 37 campioni sono stati sottoposti a test ELISA per le Penicilline (Immunolab, Germany) per risalire alla classe di antibiotico presente. Per la determinazione quantitativa dei residui di antimicrobici, invece, 80 campioni risultati positivi ai metodi di screening sono stati sottoposti ad analisi con metodi di conferma quali LC-DAD per tetracicline e LC-MS per beta-lattamici e sulfamidici. L‟analisi qualitativa dei residui di antimicrobici presenti nei campioni raccolti tra il 2008 e il 2010, ha portato all‟identificazione di 131 campioni positivi (6.91%), a 5 campioni “dubbi” (0.26%) e a 1759 campioni negativi (92.82%). Nel 2008, 25 campioni dei 161 raccolti (15.52%) sono risultati positivi, nel 2009, 52 campioni dei 1015 (5.12%) sono risultati positivi, mentre nel 2010 i campioni che hanno dato esito positivo sono stati 54 (il 7.51%). Tutti i campioni positivi per la presenza di antibiotici sono risultati essere campioni di latte fresco non pastorizzato mentre, dei 69 campioni di latte di tipo UHT raccolti tra il 2009 e il 2010, solo 2 hanno dato esito positivo. I metodi analitici applicati a 80 campioni risultati positivi ai metodi di screening, hanno confermato la presenza di tetracicline (ossitetraciclina e tetraciclina) in 5 campioni (3 dei quali con concentrazioni > LMR), la presenza di sulfamidici (sulfadiazina, sulfatiazolo, sulfametazina e sulfametossazolo) in 8 campioni (tutti con concentrazioni al di sotto dell‟LMR) e la presenza di beta-lattamici in 46 campioni (21 campioni con concentrazioni > LMR). Nel 2009 e nel 2010 è stata valutata inoltre la presenza di aflatossina M1 in 895 campioni di latte raccolti dalle fattorie, dai centri di raccolta e dai supermercati locali del Kosovo. Sono stati utilizzati due diversi test di screening per valutare la contaminazione di aflatossina M1: tutti i 695 campioni di latte raccolti nel 2009 e i 200 raccolti nel 2010 sono stati analizzati con il test ELISA (Tecna srl, Trieste, Italy) mentre 9 campioni del 2009 e 37 del 2010 (scelti casualmente tra quelli risultati positivi) sono stati testati anche con il test SNAP Afla M1 (IDEXX Laboratories, Westbrook, Maine USA). Nel 2009, 20 campioni dei 695 totali (2.88%) sono risultati contaminati da aflatossina M1: 10 campioni con concentrazioni tra 5-10 ng/L, 9 campioni con concentrazioni tra 10-25 ng/L e 1 campione con concentrazioni tra 25-50 ng/L. I 675 campioni risultati negativi hanno presentato concentrazioni inferiori ai 5 ng/L. Nel 2010, i risultati ottenuti con il test ELISA hanno rilevato la presenza di aflatossina M1 in 5 dei 200 campioni analizzati (2.50%), con concentrazioni comprese tra 5 e 10 ng/L. Tutti i campioni analizzati con il test SNAP Afla M1 sono risultati negativi. Nel 2009, la concentrazione più alta di aflatossina (26.59 ng/L) è stata registrata in un campione raccolto nel mese di ottobre. Il maggior numero di campioni positivi si è registrato in estate (8 campioni) e in autunno (12 campioni) e la regione con il maggior numero di campioni contaminati è risultata Peja. Mitrovica, invece è la regione in cui non si sono registrate positività. Nel 2010, in termini di distribuzione stagionale, 3 campioni positivi sono stati raccolti in inverno (concentrazioni tra 6.60 e 8.58 ng/L), 1 campione positivo in primavera (campione che ha presentato anche la concentrazione più alta, 9.81 ng/L) e 1 in autunno (6.70 ng/L). Anche nel 2010, tutti i campioni risultati positivi per l‟aflatossina M1, sono stati raccolti nella regione Peja.
Three years of surveillance (2008-10) for the assessment of contaminants residues in milk produced in Kosovo
Adem, Rama
2011
Abstract
Oggetto di questo lavoro di tesi è stata la ricerca di agenti antimicrobici e di micotossine nel latte presente nel mercato in Kosovo allo scopo di valutare i rischi per la salute pubblica associati al consumo del latte stesso. I campioni di latte sono stati raccolti stagionalmente nel periodo 2008-2010 dalle singole fattorie, dai centri di raccolta del latte e dai supermercati locali (campioni di latte UHT) di diverse regioni del Kosovo. Tutti i campioni sono stati analizzati, per la ricerca di residui di antimicrobici, con metodi di screening quali: Delvotest SP (DSM Food Specialties, The Netherlands) in grado di rilevare un ampio range di antimicrobici, Snap tests (IDEXX Laboratories, Westbrook, Maine USA) e Penicillin ELISA test (Immunolab, Germany) in grado di rilevare, in modo specifico, la presenza di tetracicline o beta-lattamici a livelli al di sopra dei limiti massimi residuali (LMR) raccomandati dall‟Unione Europea. In questo studio, un totale di 1895 campioni di latte raccolti tra il 2008 e il 2010 sono stati analizzati con il Delvotest SP: 106 campioni risultati positivi sono stati sottoposti ad ulteriori test di screening quali SNAP test specifici per le tetracicline, per i beta-lattamici (IDEXX Laboratories, Westbrook, Maine USA) e per i sulfamidici e 37 campioni sono stati sottoposti a test ELISA per le Penicilline (Immunolab, Germany) per risalire alla classe di antibiotico presente. Per la determinazione quantitativa dei residui di antimicrobici, invece, 80 campioni risultati positivi ai metodi di screening sono stati sottoposti ad analisi con metodi di conferma quali LC-DAD per tetracicline e LC-MS per beta-lattamici e sulfamidici. L‟analisi qualitativa dei residui di antimicrobici presenti nei campioni raccolti tra il 2008 e il 2010, ha portato all‟identificazione di 131 campioni positivi (6.91%), a 5 campioni “dubbi” (0.26%) e a 1759 campioni negativi (92.82%). Nel 2008, 25 campioni dei 161 raccolti (15.52%) sono risultati positivi, nel 2009, 52 campioni dei 1015 (5.12%) sono risultati positivi, mentre nel 2010 i campioni che hanno dato esito positivo sono stati 54 (il 7.51%). Tutti i campioni positivi per la presenza di antibiotici sono risultati essere campioni di latte fresco non pastorizzato mentre, dei 69 campioni di latte di tipo UHT raccolti tra il 2009 e il 2010, solo 2 hanno dato esito positivo. I metodi analitici applicati a 80 campioni risultati positivi ai metodi di screening, hanno confermato la presenza di tetracicline (ossitetraciclina e tetraciclina) in 5 campioni (3 dei quali con concentrazioni > LMR), la presenza di sulfamidici (sulfadiazina, sulfatiazolo, sulfametazina e sulfametossazolo) in 8 campioni (tutti con concentrazioni al di sotto dell‟LMR) e la presenza di beta-lattamici in 46 campioni (21 campioni con concentrazioni > LMR). Nel 2009 e nel 2010 è stata valutata inoltre la presenza di aflatossina M1 in 895 campioni di latte raccolti dalle fattorie, dai centri di raccolta e dai supermercati locali del Kosovo. Sono stati utilizzati due diversi test di screening per valutare la contaminazione di aflatossina M1: tutti i 695 campioni di latte raccolti nel 2009 e i 200 raccolti nel 2010 sono stati analizzati con il test ELISA (Tecna srl, Trieste, Italy) mentre 9 campioni del 2009 e 37 del 2010 (scelti casualmente tra quelli risultati positivi) sono stati testati anche con il test SNAP Afla M1 (IDEXX Laboratories, Westbrook, Maine USA). Nel 2009, 20 campioni dei 695 totali (2.88%) sono risultati contaminati da aflatossina M1: 10 campioni con concentrazioni tra 5-10 ng/L, 9 campioni con concentrazioni tra 10-25 ng/L e 1 campione con concentrazioni tra 25-50 ng/L. I 675 campioni risultati negativi hanno presentato concentrazioni inferiori ai 5 ng/L. Nel 2010, i risultati ottenuti con il test ELISA hanno rilevato la presenza di aflatossina M1 in 5 dei 200 campioni analizzati (2.50%), con concentrazioni comprese tra 5 e 10 ng/L. Tutti i campioni analizzati con il test SNAP Afla M1 sono risultati negativi. Nel 2009, la concentrazione più alta di aflatossina (26.59 ng/L) è stata registrata in un campione raccolto nel mese di ottobre. Il maggior numero di campioni positivi si è registrato in estate (8 campioni) e in autunno (12 campioni) e la regione con il maggior numero di campioni contaminati è risultata Peja. Mitrovica, invece è la regione in cui non si sono registrate positività. Nel 2010, in termini di distribuzione stagionale, 3 campioni positivi sono stati raccolti in inverno (concentrazioni tra 6.60 e 8.58 ng/L), 1 campione positivo in primavera (campione che ha presentato anche la concentrazione più alta, 9.81 ng/L) e 1 in autunno (6.70 ng/L). Anche nel 2010, tutti i campioni risultati positivi per l‟aflatossina M1, sono stati raccolti nella regione Peja.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/174182
URN:NBN:IT:UNIPD-174182