Il paradigma di programmazione orientato agli agenti e gli agenti software stanno ottenendo l'attenzione della comunità dell'Information Technology in quanto sembrano essere una soluzione promettente per lo sviluppo di sistemi che si possano applicare alle discipline emergenti del mobile computing, ubiquitous computing e pervasive computing. Gli agenti software consistono in processi autonomi che vengono eseguiti in piattaforme host, ed hanno l'obiettivo di raggiungere gli scopi per i quali i proprietari li hanno programmati. Gli agenti hanno la capacità di migrare da un host ad un altro sfruttando le risorse e i servizi che sono disponibili nel sistema distribuito. Negli anni novanta, agli inizi della definizione del modello ad agenti, i sistemi ad agenti erano utilizzati per applicazioni che avevano prospettive strettamente locali: tutto il sistema era contenuto all'interno di frontiere ben definite ed era composto di un definito insieme di agenti e risorse di calcolo tra di loro reciprocamente noti. I sistemi ad agenti stanno ora ampliando il loro utilizzo in applicazioni con prospettive più ampie: le piattaforme ad agenti vengono utilizzate in sistemi distribuiti caratterizzati da ampie dimensioni e da un'alta dinamicità senza confini ben definiti. I problemi di sicurezza che sorgono nei sistemi aperti ad agenti richiedono nuovi meccanismi di protezione che combinino la protezione da agenti maliziosi con le frontiere dei sistemi locali aperte alla vasta comunità di potenziali utilizzatori. I sistemi di sicurezza definiti soft sono basati sull'impiego dei concetti di fiducia e reputazione, i quali sono derivati dalle stesse definizioni usate comunemente nelle relazioni sociali. La sicurezza soft è utilizzata nelle decisioni basate sul grado di fiducia: essa è impiegata nella valutazione dei rischi che possono derivare da interazioni con agenti non conosciuti. Le reputazione rendono danno informazione agli agenti sul tipo di comportamento e il grado di onestà di altri agenti nella comunità, in base alle opinioni che derivano da interazioni avvenute precedentemente. Viene proposto un modello per la gestione della reputazione che sia coerente con le caratteristiche di un sitema ad agenti (per esempio la dinamicità degli agenti) e che rispetti anche i requisiti che sorgono in questi sistemi in particolari situazioni critiche, quali per esempio capacita' computazionali ridotte dei dispositivi portatili sui quali vengono eseguiti gli agenti e comunicazione instabile in dispositivi mobili. Il modello si basa sulla valutazione di opinioni che vengono raccolte all'interno di gruppi di contesto. Un gruppo di contesto è una coalizione di agenti i quali forniscono opinioni riguardanti il comportamento degli agenti. In un gruppo di contesto le opinioni sono legate allo specifico contesto. Il modello proposto quindi introduce la caratteristica di contesto nelle informazioni di reputazione. Il modello di reputazione fornisce agli agenti informazioni che riguardano sia l'onestà generale di un agente, sia il suo comportamento rispetto il contesto dove esso viene valutato. Il modello si compone anche di una rete di punti di informazione distribuiti che hanno lo scopo di supportare la distribuzione delle informazioni fra gruppi di contesto. Il modello è consistente sia dal punto di vista del modello agente sia da quello della sua dimensione sociale, in quanto è stato disegnato attorno al concetto di agente ma allo stesso tempo sono state adottate soluzioni che permettano il suo utilizzo in ampie società di agenti.

Context-dependent reputation management in multi-agent systems

BERTOCCO, CRISTIAN
2009

Abstract

Il paradigma di programmazione orientato agli agenti e gli agenti software stanno ottenendo l'attenzione della comunità dell'Information Technology in quanto sembrano essere una soluzione promettente per lo sviluppo di sistemi che si possano applicare alle discipline emergenti del mobile computing, ubiquitous computing e pervasive computing. Gli agenti software consistono in processi autonomi che vengono eseguiti in piattaforme host, ed hanno l'obiettivo di raggiungere gli scopi per i quali i proprietari li hanno programmati. Gli agenti hanno la capacità di migrare da un host ad un altro sfruttando le risorse e i servizi che sono disponibili nel sistema distribuito. Negli anni novanta, agli inizi della definizione del modello ad agenti, i sistemi ad agenti erano utilizzati per applicazioni che avevano prospettive strettamente locali: tutto il sistema era contenuto all'interno di frontiere ben definite ed era composto di un definito insieme di agenti e risorse di calcolo tra di loro reciprocamente noti. I sistemi ad agenti stanno ora ampliando il loro utilizzo in applicazioni con prospettive più ampie: le piattaforme ad agenti vengono utilizzate in sistemi distribuiti caratterizzati da ampie dimensioni e da un'alta dinamicità senza confini ben definiti. I problemi di sicurezza che sorgono nei sistemi aperti ad agenti richiedono nuovi meccanismi di protezione che combinino la protezione da agenti maliziosi con le frontiere dei sistemi locali aperte alla vasta comunità di potenziali utilizzatori. I sistemi di sicurezza definiti soft sono basati sull'impiego dei concetti di fiducia e reputazione, i quali sono derivati dalle stesse definizioni usate comunemente nelle relazioni sociali. La sicurezza soft è utilizzata nelle decisioni basate sul grado di fiducia: essa è impiegata nella valutazione dei rischi che possono derivare da interazioni con agenti non conosciuti. Le reputazione rendono danno informazione agli agenti sul tipo di comportamento e il grado di onestà di altri agenti nella comunità, in base alle opinioni che derivano da interazioni avvenute precedentemente. Viene proposto un modello per la gestione della reputazione che sia coerente con le caratteristiche di un sitema ad agenti (per esempio la dinamicità degli agenti) e che rispetti anche i requisiti che sorgono in questi sistemi in particolari situazioni critiche, quali per esempio capacita' computazionali ridotte dei dispositivi portatili sui quali vengono eseguiti gli agenti e comunicazione instabile in dispositivi mobili. Il modello si basa sulla valutazione di opinioni che vengono raccolte all'interno di gruppi di contesto. Un gruppo di contesto è una coalizione di agenti i quali forniscono opinioni riguardanti il comportamento degli agenti. In un gruppo di contesto le opinioni sono legate allo specifico contesto. Il modello proposto quindi introduce la caratteristica di contesto nelle informazioni di reputazione. Il modello di reputazione fornisce agli agenti informazioni che riguardano sia l'onestà generale di un agente, sia il suo comportamento rispetto il contesto dove esso viene valutato. Il modello si compone anche di una rete di punti di informazione distribuiti che hanno lo scopo di supportare la distribuzione delle informazioni fra gruppi di contesto. Il modello è consistente sia dal punto di vista del modello agente sia da quello della sua dimensione sociale, in quanto è stato disegnato attorno al concetto di agente ma allo stesso tempo sono state adottate soluzioni che permettano il suo utilizzo in ampie società di agenti.
gen-2009
Inglese
MULTI-AGENT SYSTEMS, OPEN SYSTEMS, SOFT SECURITY, TRUST AND REPUTATION MODELS, CONTEXT-DEPENDENT REPUTATION INFORMATION
Università degli studi di Padova
94
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/174722
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-174722