INTRODUZIONE Un tono timico caratterizzato da un’alternanza di mania e depressione è stato oggetto di interesse e attenzione fin dai tempi antichi. Secondo La teoria di T.J. Crow sulla psicosi, la schizofrenia è strettamente legata allo sviluppo della facoltà del linguaggio (che ha avuto origine negli ominidi da 6 a 4,2 milioni di anni fa) che dipende dall'asimmetria (anatomica e funzionale) osservabile tra i due emisferi cerebrali (Crow 2004). Diversi dati nella letteratura scientifica recente (e più antica – Griesinger 1845) supportano l'ipotesi che la schizofrenia e il disturbo bipolare siano simili per un gran numero di caratteristiche parzialmente comuni: sintomatologia, genetica, cognitività, neurobiologia, alterazione della connettività, ecc. Un breve resoconto storico di quanto spesso la classificazione di questa malattia sia cambiata negli ultimi due secoli può suggerire come la conoscenza sottesa a questa categoria diagnostica sia ancora fragile. SCOPO DELLA RICERCA L'obiettivo di questo studio è quello di studiare la connettività funzionale (FC) tra i pazienti bipolari e testare la compatibilità del paradigma di Crow con il disturbo bipolare, verificando la potenziale presenza di alterazioni dell'asimmetria emisferica (deficit di dominanza sinistra) attraverso l'analisi fMRI (risonanza magnetica funzionale). MATERIALI E METODI Sono stati reclutati 18 pazienti ambulatoriali dell'Unità di Disturbi dell'Umore presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova. Tutti i soggetti avevano una diagnosi di disturbo bipolare di tipo I o di tipo II, secondo i criteri del DSM-IV-TR). Sono stati scelti 16 individui sani abbinati per età, sesso e istruzione. Le condizioni cliniche e psicologiche al momento dell'esperimento sono state studiate attraverso alcune scale psicometriche ampiamente utilizzate per la valutazione dell'umore, dell'ansia e di altri aspetti psicopatologici. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a una risonanza magnetica sia in stato di riposo che durante l’esecuzione di due compiti: un esercizio fonemico (fluenza verbale) e un test visuo-spaziale (rotazioni mentali). RISULTATI Dal punto di vista neuropsicologico, il compito fonemico non ha rivelato differenze significative (p<0.05) tra i gruppi; al contrario, il gruppo di pazienti ha mostrato una riduzione delle prestazioni nel compito visuo-spaziale. I dati fMRI sono stati analizzati utilizzando due tecniche diverse. L'Independent Component Analysis (ICA) ha mostrato principalmente un volume all'interno della Dorsal Attention Network situato nel precuneo sinistro (area 7 di Brodmann) dove il gruppo di pazienti presentava una riduzione significativa della FC rispetto ai controlli. L'analisi dei grafi ha portato alla luce un numero di connessioni intra-emisferiche e intra-emisferiche di sinistra rivelate significativamente meno attive nei pazienti rispetto ai controlli, al contrario è stata osservata una sostanziale conservazione degli indici a livello di rete.
Psychoses, language and brain asymmetry: fMRI connectivity alterations in bipolar disorders.
PADOVAN, GIORDANO
2018
Abstract
INTRODUZIONE Un tono timico caratterizzato da un’alternanza di mania e depressione è stato oggetto di interesse e attenzione fin dai tempi antichi. Secondo La teoria di T.J. Crow sulla psicosi, la schizofrenia è strettamente legata allo sviluppo della facoltà del linguaggio (che ha avuto origine negli ominidi da 6 a 4,2 milioni di anni fa) che dipende dall'asimmetria (anatomica e funzionale) osservabile tra i due emisferi cerebrali (Crow 2004). Diversi dati nella letteratura scientifica recente (e più antica – Griesinger 1845) supportano l'ipotesi che la schizofrenia e il disturbo bipolare siano simili per un gran numero di caratteristiche parzialmente comuni: sintomatologia, genetica, cognitività, neurobiologia, alterazione della connettività, ecc. Un breve resoconto storico di quanto spesso la classificazione di questa malattia sia cambiata negli ultimi due secoli può suggerire come la conoscenza sottesa a questa categoria diagnostica sia ancora fragile. SCOPO DELLA RICERCA L'obiettivo di questo studio è quello di studiare la connettività funzionale (FC) tra i pazienti bipolari e testare la compatibilità del paradigma di Crow con il disturbo bipolare, verificando la potenziale presenza di alterazioni dell'asimmetria emisferica (deficit di dominanza sinistra) attraverso l'analisi fMRI (risonanza magnetica funzionale). MATERIALI E METODI Sono stati reclutati 18 pazienti ambulatoriali dell'Unità di Disturbi dell'Umore presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova. Tutti i soggetti avevano una diagnosi di disturbo bipolare di tipo I o di tipo II, secondo i criteri del DSM-IV-TR). Sono stati scelti 16 individui sani abbinati per età, sesso e istruzione. Le condizioni cliniche e psicologiche al momento dell'esperimento sono state studiate attraverso alcune scale psicometriche ampiamente utilizzate per la valutazione dell'umore, dell'ansia e di altri aspetti psicopatologici. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a una risonanza magnetica sia in stato di riposo che durante l’esecuzione di due compiti: un esercizio fonemico (fluenza verbale) e un test visuo-spaziale (rotazioni mentali). RISULTATI Dal punto di vista neuropsicologico, il compito fonemico non ha rivelato differenze significative (p<0.05) tra i gruppi; al contrario, il gruppo di pazienti ha mostrato una riduzione delle prestazioni nel compito visuo-spaziale. I dati fMRI sono stati analizzati utilizzando due tecniche diverse. L'Independent Component Analysis (ICA) ha mostrato principalmente un volume all'interno della Dorsal Attention Network situato nel precuneo sinistro (area 7 di Brodmann) dove il gruppo di pazienti presentava una riduzione significativa della FC rispetto ai controlli. L'analisi dei grafi ha portato alla luce un numero di connessioni intra-emisferiche e intra-emisferiche di sinistra rivelate significativamente meno attive nei pazienti rispetto ai controlli, al contrario è stata osservata una sostanziale conservazione degli indici a livello di rete.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/174767
URN:NBN:IT:UNIPD-174767