PREMESSE: crescente è l’interesse verso l’ampia variabilità di disordini dello sviluppo motorio, cognitivo e affettivo-comportamentale a cui la popolazione dei nati pretermine può andare incontro, pur in assenza di disabilità maggiori (paralisi cerebrale, deficit neurosensoriali, epilessia e ritardi cognitivi medio-gravi); lo spettro di disabilità minori ha un consistente impatto sul piano sanitario e socio-economico. Contrastanti sono ad oggi i dati in merito alla correlazione tra patologie della gravidanza, tra cui prevalgono corioamnionite e preeclampsia, che inducono il parto pretermine e condizionano l’outcome a lungo termine, anche in relazione alla difficoltà di adesione a programmi di follow-up a lunga distanza dalla dimissione. Caratterizzare le disabilità a lungo termine nel nato prematuro da gravidanza complicata da CA, associato all’identificazione di markers diagnostici e prognostici precoci di danno cerebrale, è il presupposto per l’individuazione di strategie preventive e terapeutiche. SCOPO: individuare eventuali correlazioni tra la presenza di corionamnionite (CA) e lo sviluppo di disordini neuropsicologici in età prescolare in una popolazione di nati pretermine (<32 SG) con diagnosi istologica di CA, e confrontare i dati ottenuti con un gruppo di controllo di pari età gestazionale. MATERIALI E METODO: studio longitudinale su una popolazione di nati pretermine (età gestazionale <32 settimane), nati presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Padova, nel periodo gennaio 1998 – dicembre 2003, di cui era disponibile l’esame istologico della placenta. Al raggiungimento dell’età prescolare è stata condotta una valutazione clinica multidisciplinare neuromotoria, cognitiva e neuropsicologica. RISULTATI: dei 180 bambini eleggibili, 16 (9%) sono deceduti nella prima settimana di vita, 52 (29%) hanno rifiutato di partecipare, 55 (30%) non erano più rintracciabili. Sono stati esclusi 20 bambini (11%) poiché presentavano esiti maggiori (PCI e/o ritardo cognitivo); sono quindi entrati a far parte dello studio 37 bambini (21%), di cui 13 con istologia placentare positiva per CA (CA 35%). Tra tutti i soggetti esaminati la valutazione neuromotoria rileva difficoltà a carico della coordinazione motoria (DCM) in 12 su 37 soggetti (32.4%). La valutazione neuropsicologica ha posto in evidenza che le prestazioni inerenti funzioni esecutive (fluenza categoriale), memoria verbale ed attenzione risultano collocarsi almeno in un terzo dei casi (> 35%) al di sotto di –1 deviazione standard dalla media. E’ stata esplorata l’eventuale relazione tra DCM e funzioni neuropsicologiche: si è evidenziata una significativa associazione tra DCM e abilità visuo-spaziali (p<0.0005), funzioni esecutive (p<0.005), memoria (p<0.05) e attenzione selettiva visiva (p<0.01). Il confronto tra i due gruppi CA/non CA ha evidenziato che il gruppo CA si caratterizza per età gestazionale inferiore ((27.1 + 2.5 sett nei CA vs 29.2 + 1.9 non CA; p<0.05) e modalità di parto vaginale (38,5% CA vs 8.3% non CA; p<0.05). Le cause prevalenti di parto spontaneo o indotto risultano la PROM nel gruppo CA (61.5% CA vs 21,7% non CA; p<0.05) e la preeclampsia nel gruppo non CA (43,5% non CA vs 15,4% CA; p=0.064). La valutazione neuromotoria non rileva significative differenze tra i due gruppi (23.1% CA vs 37.5% non CA; p=0.47). Allo stesso modo non si rilevano differenze statisticamente significative a carico della valutazione neuropsicologica. Vista la prevalenza nel gruppo non CA di preeclampsia, ulteriore noto fattore di rischio neuroevolutivo, si è suddiviso il campione di soggetti in esame in tre gruppi (gruppo A: no CA, no preeclampsia; gruppo B: CA; gruppo C: preeclampsia) e si è valutata l’eventuale correlazione con DCM e con i risultati ai tests neuropsicologici. E’ emersa una prevalenza, non significativa, di DCM nel gruppo con preeclampsia (27.3% CA, 18.2% non CA – non preeclampsia, 54.5% preeclampsia; p=0.13), significatività riscontrata dal confronto tra Gruppo C (preeclampsia) verso Gruppo A + B (non preeclampsia) (p < 0.05). Per quanto riguarda i tests neuropsicologici l’analisi della varianza tra i gruppi non ha mostrato effetti significativi. CONCLUSIONI: lo studio condotto risulta di rilevanza nella ricerca internazionale per essere uno dei primi ad aver esteso all’età prescolare l’outcome di nati pretermine con diagnosi istologica di corioanmnionite. I dati ottenuti confermano un aumentato rischio di disturbi neuropsicologici nel nato pretermine, suggerendo l’opportunità di investigare in età scolare le funzioni neuropsicologiche soprattutto in presenza di quadri di disturbo della coordinazione motoria (DCM). Dall’analisi dei risultati la corionamnionite non risulta essere un fattore specifico di rischio cognitivo e neuropsicologico di per sé nel pretermine, mentre la preeclampsia si conferma come patologia della gravidanza a potenziale rischio neuroevolutivo.

Impatto della corionamnionite sullo sviluppo delle funzioni neuropsicologiche nel nato pretermine

FRANZOI, MALIDA
2010

Abstract

PREMESSE: crescente è l’interesse verso l’ampia variabilità di disordini dello sviluppo motorio, cognitivo e affettivo-comportamentale a cui la popolazione dei nati pretermine può andare incontro, pur in assenza di disabilità maggiori (paralisi cerebrale, deficit neurosensoriali, epilessia e ritardi cognitivi medio-gravi); lo spettro di disabilità minori ha un consistente impatto sul piano sanitario e socio-economico. Contrastanti sono ad oggi i dati in merito alla correlazione tra patologie della gravidanza, tra cui prevalgono corioamnionite e preeclampsia, che inducono il parto pretermine e condizionano l’outcome a lungo termine, anche in relazione alla difficoltà di adesione a programmi di follow-up a lunga distanza dalla dimissione. Caratterizzare le disabilità a lungo termine nel nato prematuro da gravidanza complicata da CA, associato all’identificazione di markers diagnostici e prognostici precoci di danno cerebrale, è il presupposto per l’individuazione di strategie preventive e terapeutiche. SCOPO: individuare eventuali correlazioni tra la presenza di corionamnionite (CA) e lo sviluppo di disordini neuropsicologici in età prescolare in una popolazione di nati pretermine (<32 SG) con diagnosi istologica di CA, e confrontare i dati ottenuti con un gruppo di controllo di pari età gestazionale. MATERIALI E METODO: studio longitudinale su una popolazione di nati pretermine (età gestazionale <32 settimane), nati presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Padova, nel periodo gennaio 1998 – dicembre 2003, di cui era disponibile l’esame istologico della placenta. Al raggiungimento dell’età prescolare è stata condotta una valutazione clinica multidisciplinare neuromotoria, cognitiva e neuropsicologica. RISULTATI: dei 180 bambini eleggibili, 16 (9%) sono deceduti nella prima settimana di vita, 52 (29%) hanno rifiutato di partecipare, 55 (30%) non erano più rintracciabili. Sono stati esclusi 20 bambini (11%) poiché presentavano esiti maggiori (PCI e/o ritardo cognitivo); sono quindi entrati a far parte dello studio 37 bambini (21%), di cui 13 con istologia placentare positiva per CA (CA 35%). Tra tutti i soggetti esaminati la valutazione neuromotoria rileva difficoltà a carico della coordinazione motoria (DCM) in 12 su 37 soggetti (32.4%). La valutazione neuropsicologica ha posto in evidenza che le prestazioni inerenti funzioni esecutive (fluenza categoriale), memoria verbale ed attenzione risultano collocarsi almeno in un terzo dei casi (> 35%) al di sotto di –1 deviazione standard dalla media. E’ stata esplorata l’eventuale relazione tra DCM e funzioni neuropsicologiche: si è evidenziata una significativa associazione tra DCM e abilità visuo-spaziali (p<0.0005), funzioni esecutive (p<0.005), memoria (p<0.05) e attenzione selettiva visiva (p<0.01). Il confronto tra i due gruppi CA/non CA ha evidenziato che il gruppo CA si caratterizza per età gestazionale inferiore ((27.1 + 2.5 sett nei CA vs 29.2 + 1.9 non CA; p<0.05) e modalità di parto vaginale (38,5% CA vs 8.3% non CA; p<0.05). Le cause prevalenti di parto spontaneo o indotto risultano la PROM nel gruppo CA (61.5% CA vs 21,7% non CA; p<0.05) e la preeclampsia nel gruppo non CA (43,5% non CA vs 15,4% CA; p=0.064). La valutazione neuromotoria non rileva significative differenze tra i due gruppi (23.1% CA vs 37.5% non CA; p=0.47). Allo stesso modo non si rilevano differenze statisticamente significative a carico della valutazione neuropsicologica. Vista la prevalenza nel gruppo non CA di preeclampsia, ulteriore noto fattore di rischio neuroevolutivo, si è suddiviso il campione di soggetti in esame in tre gruppi (gruppo A: no CA, no preeclampsia; gruppo B: CA; gruppo C: preeclampsia) e si è valutata l’eventuale correlazione con DCM e con i risultati ai tests neuropsicologici. E’ emersa una prevalenza, non significativa, di DCM nel gruppo con preeclampsia (27.3% CA, 18.2% non CA – non preeclampsia, 54.5% preeclampsia; p=0.13), significatività riscontrata dal confronto tra Gruppo C (preeclampsia) verso Gruppo A + B (non preeclampsia) (p < 0.05). Per quanto riguarda i tests neuropsicologici l’analisi della varianza tra i gruppi non ha mostrato effetti significativi. CONCLUSIONI: lo studio condotto risulta di rilevanza nella ricerca internazionale per essere uno dei primi ad aver esteso all’età prescolare l’outcome di nati pretermine con diagnosi istologica di corioanmnionite. I dati ottenuti confermano un aumentato rischio di disturbi neuropsicologici nel nato pretermine, suggerendo l’opportunità di investigare in età scolare le funzioni neuropsicologiche soprattutto in presenza di quadri di disturbo della coordinazione motoria (DCM). Dall’analisi dei risultati la corionamnionite non risulta essere un fattore specifico di rischio cognitivo e neuropsicologico di per sé nel pretermine, mentre la preeclampsia si conferma come patologia della gravidanza a potenziale rischio neuroevolutivo.
28-giu-2010
Italiano
corionamnionite, prematurità, neuropsicologia
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI-2010,28.06.pdf

accesso aperto

Dimensione 380.09 kB
Formato Adobe PDF
380.09 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/175070
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-175070