Il presente lavoro ha come oggetto lo studio approfondito dei disegni autonomi di ritratto, una produzione a pietra nera che si diffonde soprattutto nell’Italia settentrionale tra il 1480 ed il 1530. La ricerca ha preso le mosse da Mantova, quindi si è spostata su Venezia e Milano. Si offre una catalogazione conforme agli standard in uso nelle principali collezioni di disegni europee e un’approfondita analisi delle fonti storiche (carteggi e documenti di varia natura) e storico-artistiche, allo scopo di definirne le caratteristiche, la consistenza e la destinazione d'uso. La ricerca ha discusso disegni di attribuzione e cronologia molto discusse ha studiato artisti dalla storia ancora poco assestata che hanno richiesto impegnative proposte di ricostruzione. Lo studio comparato dei materiali ha consentito di proporre numerose revisioni attributive e cronologiche e di recuperare all’attenzione disegni poco noti o inediti. In particolare è stata proposta una nuova fisionomia al catalogo di Francesco Bonsignori e Ambrogio De Predis. Si è da subito imposto all’attenzione l'aspetto tecnico, che è stato affrontato valendosi anche di osservazioni di laboratorio i cui risultati hanno fornito una base di discussione con chimici, conservatori e restauratori in un’ottica interdisciplinare. L’analisi delle tecniche in uso in questi disegni ha richiesto un’ampia trattazione dalle pietre nere e rosse e della complessa querelle sul colorire a secco che coinvolge il tema dei rapporti tra Leonardo e Jean Perréal.
Il disegno di ritratto nell'Italia settentrionale (1480-1530). Storia, tecniche e questioni attributive
BONACCORSI, CHIARA
2018
Abstract
Il presente lavoro ha come oggetto lo studio approfondito dei disegni autonomi di ritratto, una produzione a pietra nera che si diffonde soprattutto nell’Italia settentrionale tra il 1480 ed il 1530. La ricerca ha preso le mosse da Mantova, quindi si è spostata su Venezia e Milano. Si offre una catalogazione conforme agli standard in uso nelle principali collezioni di disegni europee e un’approfondita analisi delle fonti storiche (carteggi e documenti di varia natura) e storico-artistiche, allo scopo di definirne le caratteristiche, la consistenza e la destinazione d'uso. La ricerca ha discusso disegni di attribuzione e cronologia molto discusse ha studiato artisti dalla storia ancora poco assestata che hanno richiesto impegnative proposte di ricostruzione. Lo studio comparato dei materiali ha consentito di proporre numerose revisioni attributive e cronologiche e di recuperare all’attenzione disegni poco noti o inediti. In particolare è stata proposta una nuova fisionomia al catalogo di Francesco Bonsignori e Ambrogio De Predis. Si è da subito imposto all’attenzione l'aspetto tecnico, che è stato affrontato valendosi anche di osservazioni di laboratorio i cui risultati hanno fornito una base di discussione con chimici, conservatori e restauratori in un’ottica interdisciplinare. L’analisi delle tecniche in uso in questi disegni ha richiesto un’ampia trattazione dalle pietre nere e rosse e della complessa querelle sul colorire a secco che coinvolge il tema dei rapporti tra Leonardo e Jean Perréal.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175083
URN:NBN:IT:UNIPD-175083