L'identificazione ed il trattamento dei soggetti affetti da infezione tubercolare latente (LTBI) è un obiettivo importante nell'ambito delle stategie di eliminazione della tubercolosi nei paesi a bassa incidenza. In questo contesto, i lavoratori della sanità costituisono una popolazione target nei confronti della quale sono orientati i programmi di screening della LTBI e per la quale sono raccomandati controlli ripetuti. I test immunologici basati sul rilascio di interferone gamma (IGRAs) costituiscono un'alternativa al test tubercolinico cutaneo (TST) e sono raccomandati nei test di screening, anche se i dati di letteratura riguardanti l'intepretazione dei risultati seriali sono di fatto scarsi. Vi sono studi, peratro limitati, che hanno dimostrato l'occorrenza di conversioni, reversioni e alterazioni non specifiche degli IGRAs. Presso l'Ospedale di Padova sono stati condotti due diversi studi. Nel primo, svolto nel 2006, 1715 operatori sanitari sono stati invitati ad effettuare sia il TST che un prelievo ematico per il QuantiFERON TB Gold in Tube (QF-GIT) allo scopo di confrontare l'efficacia e la riproducibilità dell'esito qualitativo del QF-GIT rispetto a quello del TST nello screening di LTBI. Nel secondo studio, durato tre anni dal 2006 e recentemente concluso, 530 operatori sanitari sono stati ripetutamente sottoposti a screening per LTBI (in 3 o più occasioni) solo con il QF-GIT. E' stata studiata la frequenza di risultati concordemente positivi (o negativi) e le differenti variazioni del QF-GIT evidenziate. E' stata analizzata l'associazione tra i risultati persistentemente positivi (o negativi) e le caratteristiche individuali dei soggetti indagati, potendo dimostrare che l'LTBI è positivamente correlata con il sesso, l'età, e la qualifica professionale. Dai risultati di questo studio emerge che il QF-GIT è un test dai risultati affidabili e riproducibili che lo rendono un valido strumento diagnostico nelle programmi di prevenzione e controllo della LTBI in popolazionei selezionate, quali i lavoratori della sanità.
ANALISI DI UNA NUOVA METODICA DI LABORATORIO PER LO STUDIO DELLA RISPOSTA IMMUNOLOGICA ALL’INFEZIONE LATENTE DA MYCOBACTERIUM TUBERCULOSIS
FIORIO, SILVIA
2010
Abstract
L'identificazione ed il trattamento dei soggetti affetti da infezione tubercolare latente (LTBI) è un obiettivo importante nell'ambito delle stategie di eliminazione della tubercolosi nei paesi a bassa incidenza. In questo contesto, i lavoratori della sanità costituisono una popolazione target nei confronti della quale sono orientati i programmi di screening della LTBI e per la quale sono raccomandati controlli ripetuti. I test immunologici basati sul rilascio di interferone gamma (IGRAs) costituiscono un'alternativa al test tubercolinico cutaneo (TST) e sono raccomandati nei test di screening, anche se i dati di letteratura riguardanti l'intepretazione dei risultati seriali sono di fatto scarsi. Vi sono studi, peratro limitati, che hanno dimostrato l'occorrenza di conversioni, reversioni e alterazioni non specifiche degli IGRAs. Presso l'Ospedale di Padova sono stati condotti due diversi studi. Nel primo, svolto nel 2006, 1715 operatori sanitari sono stati invitati ad effettuare sia il TST che un prelievo ematico per il QuantiFERON TB Gold in Tube (QF-GIT) allo scopo di confrontare l'efficacia e la riproducibilità dell'esito qualitativo del QF-GIT rispetto a quello del TST nello screening di LTBI. Nel secondo studio, durato tre anni dal 2006 e recentemente concluso, 530 operatori sanitari sono stati ripetutamente sottoposti a screening per LTBI (in 3 o più occasioni) solo con il QF-GIT. E' stata studiata la frequenza di risultati concordemente positivi (o negativi) e le differenti variazioni del QF-GIT evidenziate. E' stata analizzata l'associazione tra i risultati persistentemente positivi (o negativi) e le caratteristiche individuali dei soggetti indagati, potendo dimostrare che l'LTBI è positivamente correlata con il sesso, l'età, e la qualifica professionale. Dai risultati di questo studio emerge che il QF-GIT è un test dai risultati affidabili e riproducibili che lo rendono un valido strumento diagnostico nelle programmi di prevenzione e controllo della LTBI in popolazionei selezionate, quali i lavoratori della sanità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175135
URN:NBN:IT:UNIPD-175135