Interagiamo sempre più attraverso uno schermo, al costo di perdere tutti quei dettagli che caratterizzano la comunicazione di persona: un tono di voce ironico o una posa nonchalant sono impossibili da digitalizzare. Le conversazioni digitali si spogliano del contesto: quel che rimane è prevalentemente testo, arricchito al più dall'occasionale contenuto multimediale. Almeno, questa sembra essere l'opinione prevalente di industria ed accademia, le quali hanno concentrato le proprie attenzioni sull'estrarre significato da linguaggio scritto e visivo. La mia tesi, invece, è che questi dettagli non siano presenti nelle nostre interazioni attraverso lo schermo solo perché non messi a frutto, e quindi nascosti, dalle attuali applicazioni -- la comunicazione online è caratterizzata da un proprio linguaggio nonverbale, e la quantità di informazione che esprime ben ripagherebbe lo sforzo necessario per estrarla. Questa tesi si concentra su ciò che viene escluso dalla tradizionale definizione di contenuto: mi riferirò a questi aspetti della comunicazione come "agnostici rispetto al contenuto". Nel dettaglio, questa tesi porta tre principali contributi alla letteratura esistente. Il primo è una formalizzazione di "agnostico rispetto al contenuto" nel contesto delle comunicazioni informatiche, ed una prova del fatto che le informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" siano caratteristiche individuali, così come accade nel mondo fisico. Per far ciò, fornisco un'analisi delle comunicazioni su web forum, una piattaforma di comunicazione considerata prevalentemente impersonale e testuale, e dimostro che è possibile identificare l'autore di un messaggio usando esclusivamente informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" -- in altre parole, senza leggere il messaggio. Il secondo contributo è una dimostrazione del fatto che le attuali applicazioni per comunicare tramite schermo ignorino una quantità e varietà di informazioni "agnostiche rispetto al contenuto", e che queste abbiano significato convenzionale. A tal fine concentro i miei studi su una particolare caratteristica della dialettica online, la citazione, e mostro come questa sia in stretta relazione con segnali sociali, quali l'amicizia tra gli utenti del forum, l'autorità che gli utenti hanno nel forum, e la struttura dell'intera comunità del forum. Questi risultati permettono di migliorare e raccordare comunicazione e socializzazione nel mondo virtuale. In ultimo, il terzo contributo è uno studio che rivela come informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" rispecchino il comportamento degli utenti. In particolare analizzo i troll, utenti che tramite mendacia e manipolazione causano gravi danni alle comunità virtuali. Infatti, i troll usano un linguaggio che ben si nasconde nelle conversazioni che essi portano al parossismo, rendendo difficile per i moderatori raccogliere prove certe che li smascherino. Nonostante ciò, mostro che è possibile individuare le discussioni che saranno colpite dai troll, e le reazioni degli altri utenti ai loro messaggi, tramite una combinazione di informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" e lessicali. Questo studio in particolare sottolinea come le informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" possano fornire un punto di vista alternativo e complementare al contenuto dei messaggi. Applicazioni emergenti come Snapchat, Tumblr, e Yik Yak stanno vieppiù abbandonando il paradigma della comunicazione informatica come discussione persistente, lineare, e testuale, preferendo contenuto effimero, destrutturato, e multimediale. Sebbene i risultati presentati si basino principalmente su web forum, l'impianto teorico e metodologico della tesi generalizza a queste nuove piattaforme, e ad una vasta gamma di paradigmi di comunicazione. Questa tesi vuol essere un passo verso una comprensione più approfondita del non detto nell'interazione virtuale, e di come sia possibile superare i suoi limiti.

Online discussions through the lens of interaction patterns

SAMORY, MATTIA
2017

Abstract

Interagiamo sempre più attraverso uno schermo, al costo di perdere tutti quei dettagli che caratterizzano la comunicazione di persona: un tono di voce ironico o una posa nonchalant sono impossibili da digitalizzare. Le conversazioni digitali si spogliano del contesto: quel che rimane è prevalentemente testo, arricchito al più dall'occasionale contenuto multimediale. Almeno, questa sembra essere l'opinione prevalente di industria ed accademia, le quali hanno concentrato le proprie attenzioni sull'estrarre significato da linguaggio scritto e visivo. La mia tesi, invece, è che questi dettagli non siano presenti nelle nostre interazioni attraverso lo schermo solo perché non messi a frutto, e quindi nascosti, dalle attuali applicazioni -- la comunicazione online è caratterizzata da un proprio linguaggio nonverbale, e la quantità di informazione che esprime ben ripagherebbe lo sforzo necessario per estrarla. Questa tesi si concentra su ciò che viene escluso dalla tradizionale definizione di contenuto: mi riferirò a questi aspetti della comunicazione come "agnostici rispetto al contenuto". Nel dettaglio, questa tesi porta tre principali contributi alla letteratura esistente. Il primo è una formalizzazione di "agnostico rispetto al contenuto" nel contesto delle comunicazioni informatiche, ed una prova del fatto che le informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" siano caratteristiche individuali, così come accade nel mondo fisico. Per far ciò, fornisco un'analisi delle comunicazioni su web forum, una piattaforma di comunicazione considerata prevalentemente impersonale e testuale, e dimostro che è possibile identificare l'autore di un messaggio usando esclusivamente informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" -- in altre parole, senza leggere il messaggio. Il secondo contributo è una dimostrazione del fatto che le attuali applicazioni per comunicare tramite schermo ignorino una quantità e varietà di informazioni "agnostiche rispetto al contenuto", e che queste abbiano significato convenzionale. A tal fine concentro i miei studi su una particolare caratteristica della dialettica online, la citazione, e mostro come questa sia in stretta relazione con segnali sociali, quali l'amicizia tra gli utenti del forum, l'autorità che gli utenti hanno nel forum, e la struttura dell'intera comunità del forum. Questi risultati permettono di migliorare e raccordare comunicazione e socializzazione nel mondo virtuale. In ultimo, il terzo contributo è uno studio che rivela come informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" rispecchino il comportamento degli utenti. In particolare analizzo i troll, utenti che tramite mendacia e manipolazione causano gravi danni alle comunità virtuali. Infatti, i troll usano un linguaggio che ben si nasconde nelle conversazioni che essi portano al parossismo, rendendo difficile per i moderatori raccogliere prove certe che li smascherino. Nonostante ciò, mostro che è possibile individuare le discussioni che saranno colpite dai troll, e le reazioni degli altri utenti ai loro messaggi, tramite una combinazione di informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" e lessicali. Questo studio in particolare sottolinea come le informazioni "agnostiche rispetto al contenuto" possano fornire un punto di vista alternativo e complementare al contenuto dei messaggi. Applicazioni emergenti come Snapchat, Tumblr, e Yik Yak stanno vieppiù abbandonando il paradigma della comunicazione informatica come discussione persistente, lineare, e testuale, preferendo contenuto effimero, destrutturato, e multimediale. Sebbene i risultati presentati si basino principalmente su web forum, l'impianto teorico e metodologico della tesi generalizza a queste nuove piattaforme, e ad una vasta gamma di paradigmi di comunicazione. Questa tesi vuol essere un passo verso una comprensione più approfondita del non detto nell'interazione virtuale, e di come sia possibile superare i suoi limiti.
31-gen-2017
Inglese
interaction pattern, content-agnostic, quotes, troll, social computing
BERTOCCO, MATTEO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/175204
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-175204