Nel corso dell'ultimo ventennio, il diritto internazionale degli investimenti ha subito un'evoluzione rapida e considerevole, generando un ampio corpus di decisioni arbitrali e attirando l'attenzione della dottrina. Vi sono stati diversi studi dedicati alle questioni giuridiche riguardanti la promozione e protezione degli investitori e degli investimenti esteri. Al contrario, l'obbligo degli stati ospitanti di assicurare piena protezione e sicurezza a tali investimenti non è ancora stato propriamente considerato. L'obiettivo della presente tesi è stato quello di affrontare tale lacuna con particolare attenzione al continente africano. Una prima parte introduttiva ha incluso una presentazione storica delle origini della cosiddetta "specificità africana". Questo concetto cerca di evidenziare come alcuni eventi storici (principalmente, la colonizzazione, la decolonizzazione e la fase postcoloniale) abbiano influenzato i flussi d'investimento in Africa, le garanzie e la protezione garantite dagli stati ospitanti agli investitori esteri, nonché gli obblighi di questi stati. Questa ricerca ha contribuito a definire e analizzare gli obblighi relativi alla piena protezione e sicurezza garantita agli investitori esteri e ai loro investimenti dai trattati internazionale e regionali, dalla consuetudine internazionale, dalle legislazioni nazionali e dai contratti internazionali. La ricerca ha considerato, non solo le fonti di tali obblighi, ma anche la prassi degli stati e le decisioni internazionali rilevanti. In questa parte della tesi è stato seguito un approccio pragmatico, essendo fondamentale accertare come gli investimenti e investitori esteri vengano realmente protetti e quale livello di protezione possono ragionevolmente attendersi dagli stati ospitanti. Il presente studio ha altresì affrontato la questione dell'attribuzione agli stati ospitanti degli atti che hanno minacciato e pregiudicato la sicurezza degli investimenti o degli investitori esteri. Da tale prospettiva, le regole sull'attribuzione codificate dalla Commissione per il diritto internazionale hanno costituito il quadro normativo di riferimento per determinare la responsabilità degli stati per atti internazionalmente illeciti e le loro conseguenze. Una parte fondamentale dello studio ha riguardato l'analisi della soluzione di controversie concernenti presunte violazioni degli obblighi di assicurare piena protezione e sicurezza, esaminandole dalla prospettiva delle controversie fra stati-investitori e fra stati. L'analisi dell'obbligo degli stati africani di garantire protezione e sicurezza agli investimenti esteri sarebbe stata incompleta senza considerare le circostanze precludenti l'illiceità che sono più frequentemente invocate dagli stati per evitare l'attribuzione della responsabilità in merito alle presunte violazioni dello standard di piena protezione e sicurezza. L'obiettivo è stato quello di esaminare in quali circostanze è maggiormente prevedibile l’opposizione di specifiche difese da parte dei paesi africani e se i tribunali arbitrali siano orientati ad accettarle. Si tratta di una tematica di particolare rilievo, dal momento che l'accresciuta recente prassi degli stati di utilizzare tali difese corrisponde anche al tentativo di individuare nuovi mezzi che consentano di ostacolare l'allocazione e l'esecuzione degli investimenti esteri nei loro territori.
The Protection of Foreign Investment in Africa
VERI', SILVIA
2017
Abstract
Nel corso dell'ultimo ventennio, il diritto internazionale degli investimenti ha subito un'evoluzione rapida e considerevole, generando un ampio corpus di decisioni arbitrali e attirando l'attenzione della dottrina. Vi sono stati diversi studi dedicati alle questioni giuridiche riguardanti la promozione e protezione degli investitori e degli investimenti esteri. Al contrario, l'obbligo degli stati ospitanti di assicurare piena protezione e sicurezza a tali investimenti non è ancora stato propriamente considerato. L'obiettivo della presente tesi è stato quello di affrontare tale lacuna con particolare attenzione al continente africano. Una prima parte introduttiva ha incluso una presentazione storica delle origini della cosiddetta "specificità africana". Questo concetto cerca di evidenziare come alcuni eventi storici (principalmente, la colonizzazione, la decolonizzazione e la fase postcoloniale) abbiano influenzato i flussi d'investimento in Africa, le garanzie e la protezione garantite dagli stati ospitanti agli investitori esteri, nonché gli obblighi di questi stati. Questa ricerca ha contribuito a definire e analizzare gli obblighi relativi alla piena protezione e sicurezza garantita agli investitori esteri e ai loro investimenti dai trattati internazionale e regionali, dalla consuetudine internazionale, dalle legislazioni nazionali e dai contratti internazionali. La ricerca ha considerato, non solo le fonti di tali obblighi, ma anche la prassi degli stati e le decisioni internazionali rilevanti. In questa parte della tesi è stato seguito un approccio pragmatico, essendo fondamentale accertare come gli investimenti e investitori esteri vengano realmente protetti e quale livello di protezione possono ragionevolmente attendersi dagli stati ospitanti. Il presente studio ha altresì affrontato la questione dell'attribuzione agli stati ospitanti degli atti che hanno minacciato e pregiudicato la sicurezza degli investimenti o degli investitori esteri. Da tale prospettiva, le regole sull'attribuzione codificate dalla Commissione per il diritto internazionale hanno costituito il quadro normativo di riferimento per determinare la responsabilità degli stati per atti internazionalmente illeciti e le loro conseguenze. Una parte fondamentale dello studio ha riguardato l'analisi della soluzione di controversie concernenti presunte violazioni degli obblighi di assicurare piena protezione e sicurezza, esaminandole dalla prospettiva delle controversie fra stati-investitori e fra stati. L'analisi dell'obbligo degli stati africani di garantire protezione e sicurezza agli investimenti esteri sarebbe stata incompleta senza considerare le circostanze precludenti l'illiceità che sono più frequentemente invocate dagli stati per evitare l'attribuzione della responsabilità in merito alle presunte violazioni dello standard di piena protezione e sicurezza. L'obiettivo è stato quello di esaminare in quali circostanze è maggiormente prevedibile l’opposizione di specifiche difese da parte dei paesi africani e se i tribunali arbitrali siano orientati ad accettarle. Si tratta di una tematica di particolare rilievo, dal momento che l'accresciuta recente prassi degli stati di utilizzare tali difese corrisponde anche al tentativo di individuare nuovi mezzi che consentano di ostacolare l'allocazione e l'esecuzione degli investimenti esteri nei loro territori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175228
URN:NBN:IT:UNIPD-175228