Negli ultimi decenni i ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sull'analisi di modelli SEM con effetti non lineari che coinvolgono variabili esogene, ossia che non sono linearmente dipendenti da altre variabili. I principali problemi studiati sono il processo di stima, la scelta degli indicatori per i termini non lineari quando le variabili sono non osservate e la possibilità di distinguere i modelli con interazione dai modelli curvilinei, non prendendo in considerazione l'analisi causale. Introduco in questa tesi i termini non lineari che coinvolgono variabili endogene nel modello SEM con 2 mediatori. Focalizzo la mia attenzione sull'interazione e, come suo caso particolare, sugli effetti curvilinei. Questa analisi viene effettuata sia con le variabili osservate sia con le variabili non osservate o latenti. Per esaminare l'analisi causale, propongo due approcci diversi e li confronto utilizzando i dati simulati con differenti dimensioni del campione e con diverse covarianze tra i 2 mediatori. Ho trovato che il modello con la teoria causale di Pearl (2012) e con l'interazione esogena, cioè che non dipende linearmente da altre variabili, è preferibile per la sua semplicità richiedendo un campione di dimensioni più piccole. La teoria di Pearl può essere applicata a modelli molto generali e quindi presenta problemi quando i mediatori sono correlati data la variabile mediata.Per applicare questa teoria propongo una formula da me modificata. Propongo una procedura per riconoscere il vero modello dando questo approccio buoni risultati sia per modelli con interazione sia per modelli curvilinei. Infine dal punto di vista gestionale, utilizzando il modello con l'interazione esogena e con la teoria causale modificata di Pearl, dimostro che, in un contesto di soddisfazione del cliente, le emozioni positive e le emozioni negative influenzano "congiuntamente" il comportamento futuro. Essendo le emozioni a loro volta influenzate dal design del ristorante, i manager possono utilizzarlo per migliorare la fidelizzazione dei clienti sia direttamente che indirettamente e indurre congiuntamente più emozioni positive e meno quelle negative. In questo modo un modello con i mediatori che interagiscono può aiutare a comprendere meglio il comportamento dei clienti
Structural equation models with interacting mediators: theory and empirical results
GHENO, GLORIA
2015
Abstract
Negli ultimi decenni i ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sull'analisi di modelli SEM con effetti non lineari che coinvolgono variabili esogene, ossia che non sono linearmente dipendenti da altre variabili. I principali problemi studiati sono il processo di stima, la scelta degli indicatori per i termini non lineari quando le variabili sono non osservate e la possibilità di distinguere i modelli con interazione dai modelli curvilinei, non prendendo in considerazione l'analisi causale. Introduco in questa tesi i termini non lineari che coinvolgono variabili endogene nel modello SEM con 2 mediatori. Focalizzo la mia attenzione sull'interazione e, come suo caso particolare, sugli effetti curvilinei. Questa analisi viene effettuata sia con le variabili osservate sia con le variabili non osservate o latenti. Per esaminare l'analisi causale, propongo due approcci diversi e li confronto utilizzando i dati simulati con differenti dimensioni del campione e con diverse covarianze tra i 2 mediatori. Ho trovato che il modello con la teoria causale di Pearl (2012) e con l'interazione esogena, cioè che non dipende linearmente da altre variabili, è preferibile per la sua semplicità richiedendo un campione di dimensioni più piccole. La teoria di Pearl può essere applicata a modelli molto generali e quindi presenta problemi quando i mediatori sono correlati data la variabile mediata.Per applicare questa teoria propongo una formula da me modificata. Propongo una procedura per riconoscere il vero modello dando questo approccio buoni risultati sia per modelli con interazione sia per modelli curvilinei. Infine dal punto di vista gestionale, utilizzando il modello con l'interazione esogena e con la teoria causale modificata di Pearl, dimostro che, in un contesto di soddisfazione del cliente, le emozioni positive e le emozioni negative influenzano "congiuntamente" il comportamento futuro. Essendo le emozioni a loro volta influenzate dal design del ristorante, i manager possono utilizzarlo per migliorare la fidelizzazione dei clienti sia direttamente che indirettamente e indurre congiuntamente più emozioni positive e meno quelle negative. In questo modo un modello con i mediatori che interagiscono può aiutare a comprendere meglio il comportamento dei clientiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175332
URN:NBN:IT:UNIPD-175332