L’incremento di scambi commerciali internazionali avvenuto ultimi decenni ha portato ad un aumento del rischio di introduzione di specie invasive, organismi che vengono introdotti in nuovi ambienti al di fuori del loro areale d’origine. Questi sono soprattutto piante ed insetti. Tra gli insetti, di particolare interesse forestale risultano essere le specie xilofaghe. Queste introduzioni hanno gravi effetti economici ed ecologici, ed è un obiettivo prioritario l’intercettazione e l’eradicazione di queste specie nei siti di introduzione. Nel presente lavoro viene presa in considerazione il coleottero cerambicide di origine asiatica Anoplophora glabripennis (Motschulsky). Questo cerambicide rappresenta una grande minaccia per le foreste temperate dell’emisfero boreale, e ricorre in molte aree di infestazione in Europa e Nord America. La consistente bibliografia esistente, la sua biologia e la sua accezione cosmopolita ne fanno una specie modello estremamente interessante. Un’area di infestazione presente in Nord Italia (Regione Veneto) è stato il sito di studio della specie. La tesi si struttura in quattro parti. La prima (capitolo 1) è un’introduzione sulle specie invasive e su A. glabripennis in particolare, fornendo le conoscenze necessarie alla comprensione dei capitoli successivi. La seconda parte (capitolo 2) presenta un’analisi delle dinamiche di introduzione di A. glabripennis tramite uno studio dendrocronologico delle piante colpite, che identifica i punti di più antica datazione e ne spiega la causa dell’introduzione. La terza parte è costituita da tre capitoli (3-4-5) che considerano l’insediamento di A. glabripennis in un nuovo ambiente e l’adattamento a nuove piante ospiti, investigando inoltre quali sono gli effetti di diversi ambienti e ospiti. Il capitolo 3 indaga la fenologia e biologia di A. glabripennis in nord Italia; il capitolo 4 tratta delle preferenze di A. glabripennis a le diverse specie ospiti; il capitolo 5 indaga infine l’interazione tra ambiente e pianta ospite, ricercando le cause della mancata colonizzazione delle aree forestali confinanti l’infestazione considerata nello studio. La quarta e ultima parte presenta un’analisi delle dinamiche di dispersione di A. glabripennis negli ambienti di neocolonizzazione, sviluppando un approccio basato sulla probabilità di attacco di un nuovo ospite in relazione alla distanza da una pianta colpita. Nel complesso, lo studio contribuisce alle conoscenze sulla specie, fornendo dati provenienti da una nuova area di infestazione. Non solo, ricerca anche spiegazioni ad alcune caratteristiche di A. glabripennis, quali la scarsa attitudine alla colonizzazione di aree boschive e la variabilità intrinseca nella scelta delle specie ospiti. Viene introdotto, infine, un nuovo approccio alla stima di dispersione della specie che potrà essere applicato anche ad altri organismi invasivi.
Invasive Wood Borers: Detection, Establishment and Spread
FAVARO, RICCARDO
2015
Abstract
L’incremento di scambi commerciali internazionali avvenuto ultimi decenni ha portato ad un aumento del rischio di introduzione di specie invasive, organismi che vengono introdotti in nuovi ambienti al di fuori del loro areale d’origine. Questi sono soprattutto piante ed insetti. Tra gli insetti, di particolare interesse forestale risultano essere le specie xilofaghe. Queste introduzioni hanno gravi effetti economici ed ecologici, ed è un obiettivo prioritario l’intercettazione e l’eradicazione di queste specie nei siti di introduzione. Nel presente lavoro viene presa in considerazione il coleottero cerambicide di origine asiatica Anoplophora glabripennis (Motschulsky). Questo cerambicide rappresenta una grande minaccia per le foreste temperate dell’emisfero boreale, e ricorre in molte aree di infestazione in Europa e Nord America. La consistente bibliografia esistente, la sua biologia e la sua accezione cosmopolita ne fanno una specie modello estremamente interessante. Un’area di infestazione presente in Nord Italia (Regione Veneto) è stato il sito di studio della specie. La tesi si struttura in quattro parti. La prima (capitolo 1) è un’introduzione sulle specie invasive e su A. glabripennis in particolare, fornendo le conoscenze necessarie alla comprensione dei capitoli successivi. La seconda parte (capitolo 2) presenta un’analisi delle dinamiche di introduzione di A. glabripennis tramite uno studio dendrocronologico delle piante colpite, che identifica i punti di più antica datazione e ne spiega la causa dell’introduzione. La terza parte è costituita da tre capitoli (3-4-5) che considerano l’insediamento di A. glabripennis in un nuovo ambiente e l’adattamento a nuove piante ospiti, investigando inoltre quali sono gli effetti di diversi ambienti e ospiti. Il capitolo 3 indaga la fenologia e biologia di A. glabripennis in nord Italia; il capitolo 4 tratta delle preferenze di A. glabripennis a le diverse specie ospiti; il capitolo 5 indaga infine l’interazione tra ambiente e pianta ospite, ricercando le cause della mancata colonizzazione delle aree forestali confinanti l’infestazione considerata nello studio. La quarta e ultima parte presenta un’analisi delle dinamiche di dispersione di A. glabripennis negli ambienti di neocolonizzazione, sviluppando un approccio basato sulla probabilità di attacco di un nuovo ospite in relazione alla distanza da una pianta colpita. Nel complesso, lo studio contribuisce alle conoscenze sulla specie, fornendo dati provenienti da una nuova area di infestazione. Non solo, ricerca anche spiegazioni ad alcune caratteristiche di A. glabripennis, quali la scarsa attitudine alla colonizzazione di aree boschive e la variabilità intrinseca nella scelta delle specie ospiti. Viene introdotto, infine, un nuovo approccio alla stima di dispersione della specie che potrà essere applicato anche ad altri organismi invasivi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175423
URN:NBN:IT:UNIPD-175423