L’urbanistica ha sempre avuto una forte responsabilità nel fornire risposte concrete alle rivendicazioni dei diritti emergenti dal territorio, e nella contemporaneità emerge il Diritto alla mobilità quale istanza sociale primaria all’interno del più ampio Diritto alla città. La mobilità infatti rappresenta una componente fondamentale nei processi di riequilibrio territoriale, inclusione sociale e sostenibilità ambientale dei territori, in particolar modo delle città metropolitane. Appare dunque necessario riconoscere l’importanza e l’urgenza della messa in campo di una strategia di Rigenerazione urbana a partire dal modello di mobilità sostenibile quale guida all’evoluzione delle città italiane, storicamente connotate da una “anomalia genetica” che le vede fortemente dipendenti dalla mobilità privata e carenti di infrastrutture per il trasporto pubblico. Tale strategia integrata e interscalare si pone come obiettivo la garanzia a tutte le comunità di un nuovo welfare urbano, verificato alla luce di tali nuove istanze sociali, da conseguire attraverso la città pubblica quale matrice primaria di riferimento che concili interventi di riconfigurazione morfologica e funzionale e interventi ambientali con un progetto socio-economico, per la costruzione di una città policentrica, inclusiva, e sostenibile. La ricerca intende fornire un contributo innovativo nell’ambito delle strategie, regole e strumenti per l’integrazione del modello di mobilità sostenibile nel Piano locale, definendo una metodologia a partire dai punti di incontro a livello strategico e formale tra rigenerazione della città contemporanea e mobilità, e dunque una risposta operativa alle istanze sociali relative al Diritto alla mobilità. L’obiettivo della ricerca è di superare le logiche settoriali e lo scollamento sedimentato tra politiche della mobilità e urbanistica, attraverso l’individuazione, nella produzione legislativa e nelle esperienze sperimentali, dei principali riferimenti teorici e metodologici per la garanzia del Diritto alla mobilità.
Città pubblica e welfare urbano. Diritto alla mobilità e inclusione sociale nelle strategie di rigenerazione
AMATO, CHIARA
2021
Abstract
L’urbanistica ha sempre avuto una forte responsabilità nel fornire risposte concrete alle rivendicazioni dei diritti emergenti dal territorio, e nella contemporaneità emerge il Diritto alla mobilità quale istanza sociale primaria all’interno del più ampio Diritto alla città. La mobilità infatti rappresenta una componente fondamentale nei processi di riequilibrio territoriale, inclusione sociale e sostenibilità ambientale dei territori, in particolar modo delle città metropolitane. Appare dunque necessario riconoscere l’importanza e l’urgenza della messa in campo di una strategia di Rigenerazione urbana a partire dal modello di mobilità sostenibile quale guida all’evoluzione delle città italiane, storicamente connotate da una “anomalia genetica” che le vede fortemente dipendenti dalla mobilità privata e carenti di infrastrutture per il trasporto pubblico. Tale strategia integrata e interscalare si pone come obiettivo la garanzia a tutte le comunità di un nuovo welfare urbano, verificato alla luce di tali nuove istanze sociali, da conseguire attraverso la città pubblica quale matrice primaria di riferimento che concili interventi di riconfigurazione morfologica e funzionale e interventi ambientali con un progetto socio-economico, per la costruzione di una città policentrica, inclusiva, e sostenibile. La ricerca intende fornire un contributo innovativo nell’ambito delle strategie, regole e strumenti per l’integrazione del modello di mobilità sostenibile nel Piano locale, definendo una metodologia a partire dai punti di incontro a livello strategico e formale tra rigenerazione della città contemporanea e mobilità, e dunque una risposta operativa alle istanze sociali relative al Diritto alla mobilità. L’obiettivo della ricerca è di superare le logiche settoriali e lo scollamento sedimentato tra politiche della mobilità e urbanistica, attraverso l’individuazione, nella produzione legislativa e nelle esperienze sperimentali, dei principali riferimenti teorici e metodologici per la garanzia del Diritto alla mobilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/175588
URN:NBN:IT:UNIROMA1-175588