Questa tesi elabora una strategia di interpretazione che, basandosi sui principi fondamentali della teoria della diaspora e degli studi postcoloniali, ambisce a leggere le opere di Edwidge Danticat, Jamaica Kincaid, Andrea Levy e Dionne Brand a partire da un’immagine che, per ciascuna, è cifra di uno stile esclusivo e metafora di una precisa visione del mondo. Così facendo, viene messo in luce il carattere eclettico, composito e sfaccettato dell’esperienza diasporica caraibica. Lo studio, che si fonda sul presupposto che un fenomeno così complesso vada interpretato simultaneamente come avvenimento storico, evento personale e trasformazione socio-culturale, parte dalla consapevolezza che non basti un’unica voce per rappresentare adeguatamente l’eterogeneità che caratterizza la diaspora caraibica. La decisone di applicare alla tesi il principio della multivocalità e l’idea di mettere insieme le immagini prodotte da più menti, piuttosto che concentrarsi su un singolo immaginario, vanno dunque interpretate come scelte mirate a fornire una visione panoramica dell’esperienza diasporica che ne metta a fuoco eventuali discontinuità e faccia luce sulle inevitabili zone d’ombra. Attraverso una strategia basata sulla raccolta di immagini apparentemente disparate, questa tesi convalida l’idea che l’eterogeneità dell’esperienza della diaspora caraibica si sottragga ad un’interpretazione univoca e dimostra come, all’interno della produzione letteraria legata a questo fenomeno, il caos, la perdita, il passaggio e il desiderio possano facilmente considerarsi sia dei validi strumenti interpretativi che delle fonti di energia creativa.

Chaos, loss, passage and desire. The experience of diaspora in the works of Edwidge Danticat, Jamaica Kincaid, Andrea Levy and Dionne Brand

CARRARO, ELENA MARIA
2013

Abstract

Questa tesi elabora una strategia di interpretazione che, basandosi sui principi fondamentali della teoria della diaspora e degli studi postcoloniali, ambisce a leggere le opere di Edwidge Danticat, Jamaica Kincaid, Andrea Levy e Dionne Brand a partire da un’immagine che, per ciascuna, è cifra di uno stile esclusivo e metafora di una precisa visione del mondo. Così facendo, viene messo in luce il carattere eclettico, composito e sfaccettato dell’esperienza diasporica caraibica. Lo studio, che si fonda sul presupposto che un fenomeno così complesso vada interpretato simultaneamente come avvenimento storico, evento personale e trasformazione socio-culturale, parte dalla consapevolezza che non basti un’unica voce per rappresentare adeguatamente l’eterogeneità che caratterizza la diaspora caraibica. La decisone di applicare alla tesi il principio della multivocalità e l’idea di mettere insieme le immagini prodotte da più menti, piuttosto che concentrarsi su un singolo immaginario, vanno dunque interpretate come scelte mirate a fornire una visione panoramica dell’esperienza diasporica che ne metta a fuoco eventuali discontinuità e faccia luce sulle inevitabili zone d’ombra. Attraverso una strategia basata sulla raccolta di immagini apparentemente disparate, questa tesi convalida l’idea che l’eterogeneità dell’esperienza della diaspora caraibica si sottragga ad un’interpretazione univoca e dimostra come, all’interno della produzione letteraria legata a questo fenomeno, il caos, la perdita, il passaggio e il desiderio possano facilmente considerarsi sia dei validi strumenti interpretativi che delle fonti di energia creativa.
28-feb-2013
Inglese
diaspora caraibica, Edwidge Danticat, Jamaica Kincaid, Andrea Levy, Dionne Brand
OBOE, ANNALISA
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/175747
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-175747