In questa tesi si sono affrontate molte delle problematiche che si pongono nel momento in cui si progetta un sistema logistico per la movimentazione dei reflui da allevamento, avendo come obiettivo la sua effettiva futura implementazione in un'ottica di tracciabilità . L'approccio seguito è stato di tipo tradizionale (teorico e successivamente pratico) deduttivo (dal generale al particolare) ed ha quindi riguardato inizialmente la disanima di una serie di aspetti teorici caratterizzanti il sistema logistico in quanto tale, per poi giungere alla definizione di una serie di dettagli tecnici verificati sperimentalmente e riguardanti la strumentazione da installare sui vettori. Lo studio degli algoritmi esistenti per la localizzazione ottimale dei centri di conferimento ha portato alla proposizione di un criterio per la verifica dei tragitti di percorrenza dei trasporti (momento di trasporto) e alla concezione di nuovi algoritmi che tengano conto anche della rete stradale per i vettori su ruote (approccio iterativo GIS-based). I possibili mezzi di trasporto per gli effluenti zootecnici sono stati studiati dal punto di vista della tipologia, delle capacità di trasporto, della potenza assorbita ed infine anche della loro impedenza ambientale. Un'mpia panoramica sul mercato dei trattori e dei rimorchi ha permesso di parametrizzare le caratteristiche di questi veicoli (massa, potenza, costo, capacità di trasporto), astraendone delle caratteristiche medie e quindi svincolando l'analisi da una particolare marca o modello. Sempre nell'ottica di una scelta progettuale di massima dell'intero sistema logistico si è inoltre vagliata anche la possibilità di movimentazione dei reflui tramite una rete infrastrutturale costituita da tubazioni e stazioni di pompaggio, evidenziandone vantaggi e svantaggi nei confronti di una gestione facente uso esclusivo di vettori su gomma, comunque preferita alla rete di tubazioni. Infine, si sono definite ed analizzate criticamente le possibili architetture hardware e software che un sistema preposto alla tracciabilità dei reflui zootecnici dovrebbe possedere, mettendo a punto una configurazione minima di componenti da installare su di un carro botte di tipo trainato ed eventualmente anche sulle vasche di accumulo dei liquami posizionate presso gli allevamenti. La componentistica è stata testata in una serie di prove che hanno visto coinvolti più mezzi, diversi fornitori di sistemi di localizzazione satellitare e differenti tipologie di sonde (per la misurazione del contenuto di nutrienti nel liquame, della portata movimentata, del livello nelle vasche). La sperimentazione sui singoli componenti aveva l'obiettivo di misurarne le prestazioni tecniche ma anche di verificarne la loro utilità nell'impostazione di un sistema di tracciabilità , mettendo a punto nel contempo una logica interpretativa per il riconoscimento delle operazioni del mezzo. Per quanto riguarda le sonde per la misurazione del contenuto di nutrienti nei reflui da allevamento, è stata testata la resistenza alla corrosione chimica ed elettrochimica di diversi metalli e si è effettuata la taratura di una sonda prototipale. A seguito del lavoro di indagine svolto è stato possibile quindi pervenire ad una configurazione del sistema improntata alla massima economicità , affidabilità e semplicità nonchè rispettosa dei vincoli e delle indicazioni che sono stati espressi nella Decisione 2011/721/EU del 03.11.11 (concessione della "deroga richiesta dall'Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole"): - la raccolta delle informazioni dovrebbe avvenire tramite localizzatori satellitari da installare sui mezzi destinati alla movimentazione e allo spandimento in campo dei reflui e tramite sensori di livello "ad immersione" da posizionare presso le vasche di accumulo; si è deciso di non includere nella configurazione proposta alcun tipo di sensore per l'analisi rapida dei liquami; - il trattamento delle informazioni può essere effettuato tramite diverse soluzioni; la configurazione da adottare potrà essere scelta solamente a seguito della definizione da parte delle istituzioni di una serie di aspetti organizzativi e legali (catena di controllo, proprietà e diritti di accesso sui dati raccolti).
Progettazione e implementazione di un sistema logistico per la gestione degli effluenti zootecnici nell'area del bacino scolante della laguna di Venezia
BIETRESATO, MARCO
2013
Abstract
In questa tesi si sono affrontate molte delle problematiche che si pongono nel momento in cui si progetta un sistema logistico per la movimentazione dei reflui da allevamento, avendo come obiettivo la sua effettiva futura implementazione in un'ottica di tracciabilità . L'approccio seguito è stato di tipo tradizionale (teorico e successivamente pratico) deduttivo (dal generale al particolare) ed ha quindi riguardato inizialmente la disanima di una serie di aspetti teorici caratterizzanti il sistema logistico in quanto tale, per poi giungere alla definizione di una serie di dettagli tecnici verificati sperimentalmente e riguardanti la strumentazione da installare sui vettori. Lo studio degli algoritmi esistenti per la localizzazione ottimale dei centri di conferimento ha portato alla proposizione di un criterio per la verifica dei tragitti di percorrenza dei trasporti (momento di trasporto) e alla concezione di nuovi algoritmi che tengano conto anche della rete stradale per i vettori su ruote (approccio iterativo GIS-based). I possibili mezzi di trasporto per gli effluenti zootecnici sono stati studiati dal punto di vista della tipologia, delle capacità di trasporto, della potenza assorbita ed infine anche della loro impedenza ambientale. Un'mpia panoramica sul mercato dei trattori e dei rimorchi ha permesso di parametrizzare le caratteristiche di questi veicoli (massa, potenza, costo, capacità di trasporto), astraendone delle caratteristiche medie e quindi svincolando l'analisi da una particolare marca o modello. Sempre nell'ottica di una scelta progettuale di massima dell'intero sistema logistico si è inoltre vagliata anche la possibilità di movimentazione dei reflui tramite una rete infrastrutturale costituita da tubazioni e stazioni di pompaggio, evidenziandone vantaggi e svantaggi nei confronti di una gestione facente uso esclusivo di vettori su gomma, comunque preferita alla rete di tubazioni. Infine, si sono definite ed analizzate criticamente le possibili architetture hardware e software che un sistema preposto alla tracciabilità dei reflui zootecnici dovrebbe possedere, mettendo a punto una configurazione minima di componenti da installare su di un carro botte di tipo trainato ed eventualmente anche sulle vasche di accumulo dei liquami posizionate presso gli allevamenti. La componentistica è stata testata in una serie di prove che hanno visto coinvolti più mezzi, diversi fornitori di sistemi di localizzazione satellitare e differenti tipologie di sonde (per la misurazione del contenuto di nutrienti nel liquame, della portata movimentata, del livello nelle vasche). La sperimentazione sui singoli componenti aveva l'obiettivo di misurarne le prestazioni tecniche ma anche di verificarne la loro utilità nell'impostazione di un sistema di tracciabilità , mettendo a punto nel contempo una logica interpretativa per il riconoscimento delle operazioni del mezzo. Per quanto riguarda le sonde per la misurazione del contenuto di nutrienti nei reflui da allevamento, è stata testata la resistenza alla corrosione chimica ed elettrochimica di diversi metalli e si è effettuata la taratura di una sonda prototipale. A seguito del lavoro di indagine svolto è stato possibile quindi pervenire ad una configurazione del sistema improntata alla massima economicità , affidabilità e semplicità nonchè rispettosa dei vincoli e delle indicazioni che sono stati espressi nella Decisione 2011/721/EU del 03.11.11 (concessione della "deroga richiesta dall'Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole"): - la raccolta delle informazioni dovrebbe avvenire tramite localizzatori satellitari da installare sui mezzi destinati alla movimentazione e allo spandimento in campo dei reflui e tramite sensori di livello "ad immersione" da posizionare presso le vasche di accumulo; si è deciso di non includere nella configurazione proposta alcun tipo di sensore per l'analisi rapida dei liquami; - il trattamento delle informazioni può essere effettuato tramite diverse soluzioni; la configurazione da adottare potrà essere scelta solamente a seguito della definizione da parte delle istituzioni di una serie di aspetti organizzativi e legali (catena di controllo, proprietà e diritti di accesso sui dati raccolti).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/176051
URN:NBN:IT:UNIPD-176051