È noto che gli ormoni sessuali controllano in maniera diretta ed indiretta l'infiammazione. In alcuni modelli di danno tessutale, gli androgeni hanno dimostrato di avere capacità immusoppressive mentre gli estrogeni hanno contribuito alla immunoprotezione e alla risoluzione delle lesioni tessutali. Poiché la rigenerazione epatica è risultata più lenta e difficile negli animali maschi rispetto a quella osservata nelle femmine, in questo studio è stato allestito un modello di danno epatico acuto per induzione con CCl4 ed è stato esplorato il meccanismo di risoluzione della lesione epatica in animali maschi e femmine. In particolare, mediante un'analisi multiparametrica di citofluorimetria, sono state caratterizzate le popolazioni esogene ed endogene di linea monocitica/macrofagica e linfocitaria coinvolte nella risposta infiammatoria. I livelli di espressione dei marcatori d'interesse delle cellule epatiche estratte da animali sani sono stati assunti come riferimento per discriminare la reattività immunitaria nei gruppi sperimentali di danno epatico. Allo scopo di definire il ruolo degli androgeni nella modulazione della risposta al danno epatico acuto, alcuni animali trattati con CCl4 sono stati sottoposti al trattamento con un inibitore del recettore degli androgeni (AR), la flutamide. L'effetto specifico della flutamide è stato definito per confronto con i campioni trattati con CCl4 e solo veicolo. Lo studio di citofluorimetria ha rilevato un significativo dimorfismo tra maschi e femmine a livello del tempo di reclutamento delle cellule mieloidi immunosoppressive nel fegato. Inoltre, l'homing è risultato dipendente dagli androgeni come dimostrato dall'espressione di AR sulle cellule GR-1high e dal blocco indotto sul loro reclutamento nel fegato da parte della flutamide. La flutamide ha dimostrato di intensificare la risposta infiammatoria nel maschio mentre nella femmina ha contribuito alla sua modulazione.
Ruolo dell'immunità e degli ormoni sessuali in un modello di anno epatico acuto
AMODIO, VINCENZO
2014
Abstract
È noto che gli ormoni sessuali controllano in maniera diretta ed indiretta l'infiammazione. In alcuni modelli di danno tessutale, gli androgeni hanno dimostrato di avere capacità immusoppressive mentre gli estrogeni hanno contribuito alla immunoprotezione e alla risoluzione delle lesioni tessutali. Poiché la rigenerazione epatica è risultata più lenta e difficile negli animali maschi rispetto a quella osservata nelle femmine, in questo studio è stato allestito un modello di danno epatico acuto per induzione con CCl4 ed è stato esplorato il meccanismo di risoluzione della lesione epatica in animali maschi e femmine. In particolare, mediante un'analisi multiparametrica di citofluorimetria, sono state caratterizzate le popolazioni esogene ed endogene di linea monocitica/macrofagica e linfocitaria coinvolte nella risposta infiammatoria. I livelli di espressione dei marcatori d'interesse delle cellule epatiche estratte da animali sani sono stati assunti come riferimento per discriminare la reattività immunitaria nei gruppi sperimentali di danno epatico. Allo scopo di definire il ruolo degli androgeni nella modulazione della risposta al danno epatico acuto, alcuni animali trattati con CCl4 sono stati sottoposti al trattamento con un inibitore del recettore degli androgeni (AR), la flutamide. L'effetto specifico della flutamide è stato definito per confronto con i campioni trattati con CCl4 e solo veicolo. Lo studio di citofluorimetria ha rilevato un significativo dimorfismo tra maschi e femmine a livello del tempo di reclutamento delle cellule mieloidi immunosoppressive nel fegato. Inoltre, l'homing è risultato dipendente dagli androgeni come dimostrato dall'espressione di AR sulle cellule GR-1high e dal blocco indotto sul loro reclutamento nel fegato da parte della flutamide. La flutamide ha dimostrato di intensificare la risposta infiammatoria nel maschio mentre nella femmina ha contribuito alla sua modulazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/176088
URN:NBN:IT:UNIPD-176088