Lo studio condotto per il Dottorato di Ricerca in Psicologia Sociale, dello Sviluppo e della Ricerca Educativa affronta il tema dell’ambiente di apprendimento come motore d’innovazione scolastica, portando un contributo ad una tematica che da qualche tempo è diventata oggetto di costante attenzione da parte di organizzazioni nazionali e internazionali. Le nuove sfide che la scuola deve affrontare, dove l’approccio educativo tradizionale non riesce più a fare fronte alle esigenze del ventunesimo secolo, spingono gli istituti al centro di un processo in costante trasformazione. Quello che si sta diffondendo nelle scuole italiane è il cambiamento dal basso (bottom-up), dove sono i docenti o gli altri protagonisti della scuola, i veri promotori dell’innovazione e del cambiamento. E’ proprio in questo contesto che nasce il modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento), per intuizione di due dirigenti scolastici di Roma che nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 hanno scelto di sperimentare una nuova modalità didattico-organizzativa che in breve tempo è diventata un modello diffuso in diverse altre realtà scolastiche italiane. Il lavoro di ricerca nasce all’interno di un percorso di monitoraggio delle scuole DADA iniziato negli anni della laurea magistrale. Il contributo è stato quello di prendere come focus i docenti delle scuole e utilizzare le loro opinioni, come materiale per comprendere al meglio gli aspetti del modello DADA. L’obiettivo principale della ricerca ha riguardato la costruzione di uno strumento, il questionario, che potesse essere somministrato ad un campione ampio di insegnanti di scuole DADA, appartenenti a diverse realtà sul territorio nazionale. Proprio la numerosità del campione ha permesso quindi di avere risultati rilevanti sulla percezione di innovazione degli ambienti di apprendimento e sull’impatto del modello DADA nelle prassi didattiche e nella soddisfazione lavorativa. La tesi è strutturata in due parti. La prima parte rappresenta un approfondimento del quadro teorico cui è riferibile il modello DADA, pro-cedendo dal generale al particolare, ovvero dal concetto di ambiente di apprendimento, fino al caso studio. La difficoltà è stata quella di individuare una sorta di letteratura che ancora mancava come fondamento del modello delle Didattiche per Ambienti Di Apprendimento. Il primo capitolo ripercorre l’origine del concetto di ambiente di apprendimento, nell’ambito del paradigma socio-costruttivista e della scuola attiva. Viene presentata una panoramica relativa ad alcuni autori che possono essere considerati i principali teorici dell’apprendimento e che negli anni hanno rappresentato dei modelli alla base dell’innovazione scolastica. Il secondo capitolo prende in esame il ruolo dei docenti nella costruzione dell’ambiente di apprendimento. Nei diversi paragrafi che costituiscono questo capitolo viene fornito un quadro della letteratura di riferimento e delle ricerche attuali, in particolare l’indagine TALIS 2018 (OECD, 2019b), rispetto ad alcuni costrutti che sono stati presi in esame per la costruzione dello strumento di ricerca, ovvero il benessere lavorativo, la percezione di autoefficacia, le strategie di insegnamento utilizzate, la predisposizione al cambiamento ed infine la formazione degli insegnanti. Il terzo capitolo tratteggia una sintesi del concetto di ambiente di apprendimento flessibile, come chiave di successo per il futuro. Viene condotta una breve analisi della letteratura sugli ambienti di apprendimento flessibili, con particolare riferimento al ruolo delle tecnologie in classe, e inoltre vengono presentati alcuni casi studio internazionali e nazionali dalla letteratura come esempi di best practice nell’aver valorizzato il contesto scolastico. Il quarto e ultimo capitolo della prima parte della tesi presenta nel dettaglio il modello DADA, con particolare riferimento ai pilastri che sono alla base di questa innovazione didattico-organizzativa. Viene inizialmente presentato il modello oggetto della ricerca empirica, con riferimento all’esperienza di monitoraggio delle scuole DADA iniziata anni fa. In forma riassuntiva vengono esposti i principali strumenti utilizzati e i risultati emersi nel tempo, per finire con il riferimento e la descrizione di alcune scuole DADA, in cui è stato possibile svolgere non solo le somministrazioni del questionario, ma anche le osservazioni in classe. La parte seconda è dedicata all’esposizione del progetto di ricerca empirica che è stata svolta. Nel primo capitolo inizialmente vengono formulate le domande e le ipotesi di ricerca che hanno mosso l’organizzazione del lavoro e successivamente viene esposta la costruzione dello strumento utilizzato, il questionario, con riferimento ai test presi in considerazione e alla scelta finale. Dopo la descrizione della struttura del questionario, vengono raccontati i cambiamenti che ha subito durante il percorso, in particolare dopo la somministrazione pilota, fino al raggiungimento del questiona-rio definitivo, utilizzato nell’indagine principale. Il secondo capitolo affronta i risultati emersi dal questionario. La parte iniziale è dedicata alla lettura descrittiva del campione utilizzato e del campione di confronto, composto da alcuni docenti di scuole non appartenenti alla rete DADA. Viene poi discussa l’analisi fattoriale del questionario, con particolare riferimento alle diverse dimensioni relative alla scala del modello DADA che compone la parte finale dello strumento. Viene infine proposta una lettura delle correlazioni emerse tra le diverse dimensioni che compongono la scala e inoltre riportata l’analisi delle domande aperte relative al modello DADA, con la suddivisione in categorie. Il terzo capitolo e ultimo capitolo si dedica alle analisi statistiche per la verifica delle ipotesi, con un approfondimento relativo ad altre proposte di lettura dei dati emersi. Nel paragrafo conclusivo vengono discussi i risultati generali emersi dallo studio, aggiungendo alcune riflessioni che mostrano i possibili scenari futuri di ricerca nell’ambito del modello DADA.
DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento): la percezione degli insegnanti a seguito dell’introduzione del modello DADA
CECALUPO, MARTA
2021
Abstract
Lo studio condotto per il Dottorato di Ricerca in Psicologia Sociale, dello Sviluppo e della Ricerca Educativa affronta il tema dell’ambiente di apprendimento come motore d’innovazione scolastica, portando un contributo ad una tematica che da qualche tempo è diventata oggetto di costante attenzione da parte di organizzazioni nazionali e internazionali. Le nuove sfide che la scuola deve affrontare, dove l’approccio educativo tradizionale non riesce più a fare fronte alle esigenze del ventunesimo secolo, spingono gli istituti al centro di un processo in costante trasformazione. Quello che si sta diffondendo nelle scuole italiane è il cambiamento dal basso (bottom-up), dove sono i docenti o gli altri protagonisti della scuola, i veri promotori dell’innovazione e del cambiamento. E’ proprio in questo contesto che nasce il modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento), per intuizione di due dirigenti scolastici di Roma che nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 hanno scelto di sperimentare una nuova modalità didattico-organizzativa che in breve tempo è diventata un modello diffuso in diverse altre realtà scolastiche italiane. Il lavoro di ricerca nasce all’interno di un percorso di monitoraggio delle scuole DADA iniziato negli anni della laurea magistrale. Il contributo è stato quello di prendere come focus i docenti delle scuole e utilizzare le loro opinioni, come materiale per comprendere al meglio gli aspetti del modello DADA. L’obiettivo principale della ricerca ha riguardato la costruzione di uno strumento, il questionario, che potesse essere somministrato ad un campione ampio di insegnanti di scuole DADA, appartenenti a diverse realtà sul territorio nazionale. Proprio la numerosità del campione ha permesso quindi di avere risultati rilevanti sulla percezione di innovazione degli ambienti di apprendimento e sull’impatto del modello DADA nelle prassi didattiche e nella soddisfazione lavorativa. La tesi è strutturata in due parti. La prima parte rappresenta un approfondimento del quadro teorico cui è riferibile il modello DADA, pro-cedendo dal generale al particolare, ovvero dal concetto di ambiente di apprendimento, fino al caso studio. La difficoltà è stata quella di individuare una sorta di letteratura che ancora mancava come fondamento del modello delle Didattiche per Ambienti Di Apprendimento. Il primo capitolo ripercorre l’origine del concetto di ambiente di apprendimento, nell’ambito del paradigma socio-costruttivista e della scuola attiva. Viene presentata una panoramica relativa ad alcuni autori che possono essere considerati i principali teorici dell’apprendimento e che negli anni hanno rappresentato dei modelli alla base dell’innovazione scolastica. Il secondo capitolo prende in esame il ruolo dei docenti nella costruzione dell’ambiente di apprendimento. Nei diversi paragrafi che costituiscono questo capitolo viene fornito un quadro della letteratura di riferimento e delle ricerche attuali, in particolare l’indagine TALIS 2018 (OECD, 2019b), rispetto ad alcuni costrutti che sono stati presi in esame per la costruzione dello strumento di ricerca, ovvero il benessere lavorativo, la percezione di autoefficacia, le strategie di insegnamento utilizzate, la predisposizione al cambiamento ed infine la formazione degli insegnanti. Il terzo capitolo tratteggia una sintesi del concetto di ambiente di apprendimento flessibile, come chiave di successo per il futuro. Viene condotta una breve analisi della letteratura sugli ambienti di apprendimento flessibili, con particolare riferimento al ruolo delle tecnologie in classe, e inoltre vengono presentati alcuni casi studio internazionali e nazionali dalla letteratura come esempi di best practice nell’aver valorizzato il contesto scolastico. Il quarto e ultimo capitolo della prima parte della tesi presenta nel dettaglio il modello DADA, con particolare riferimento ai pilastri che sono alla base di questa innovazione didattico-organizzativa. Viene inizialmente presentato il modello oggetto della ricerca empirica, con riferimento all’esperienza di monitoraggio delle scuole DADA iniziata anni fa. In forma riassuntiva vengono esposti i principali strumenti utilizzati e i risultati emersi nel tempo, per finire con il riferimento e la descrizione di alcune scuole DADA, in cui è stato possibile svolgere non solo le somministrazioni del questionario, ma anche le osservazioni in classe. La parte seconda è dedicata all’esposizione del progetto di ricerca empirica che è stata svolta. Nel primo capitolo inizialmente vengono formulate le domande e le ipotesi di ricerca che hanno mosso l’organizzazione del lavoro e successivamente viene esposta la costruzione dello strumento utilizzato, il questionario, con riferimento ai test presi in considerazione e alla scelta finale. Dopo la descrizione della struttura del questionario, vengono raccontati i cambiamenti che ha subito durante il percorso, in particolare dopo la somministrazione pilota, fino al raggiungimento del questiona-rio definitivo, utilizzato nell’indagine principale. Il secondo capitolo affronta i risultati emersi dal questionario. La parte iniziale è dedicata alla lettura descrittiva del campione utilizzato e del campione di confronto, composto da alcuni docenti di scuole non appartenenti alla rete DADA. Viene poi discussa l’analisi fattoriale del questionario, con particolare riferimento alle diverse dimensioni relative alla scala del modello DADA che compone la parte finale dello strumento. Viene infine proposta una lettura delle correlazioni emerse tra le diverse dimensioni che compongono la scala e inoltre riportata l’analisi delle domande aperte relative al modello DADA, con la suddivisione in categorie. Il terzo capitolo e ultimo capitolo si dedica alle analisi statistiche per la verifica delle ipotesi, con un approfondimento relativo ad altre proposte di lettura dei dati emersi. Nel paragrafo conclusivo vengono discussi i risultati generali emersi dallo studio, aggiungendo alcune riflessioni che mostrano i possibili scenari futuri di ricerca nell’ambito del modello DADA.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/176715
URN:NBN:IT:UNIROMA1-176715