Il presente lavoro di ricerca intende proporre una nuova e diversa chiave di lettura del sistema filosofico hobbesiano mediante l’analisi della teoria linguistica e retorica che rappresenta il grande Leitmotiv della speculazione del pensatore inglese. L’articolazione dei sei capitoli di tale contributo rispecchia i diversi angoli prospettici con cui si vuole mostrare la valenza della tematica discorsiva nel pensiero dell’autore britannico e le annesse problematiche: in primis attraverso una rigorosa analisi logica ed epistemologia, in secundis nell’ambito gnoseologico e antropologico, in quello politico, istituzionale e storico e infine mediante la questione teologica. Questo permetterà di ravvisare nello strumento linguistico il punto d’Archimede della speculazione hobbesiana e di evidenziarne un suo fondamentale ruolo performativo nel campo politico e storico. A tal fine, si vuole analizzare la questione del linguaggio nella sua duplice e ambivalente sembianza: da un lato lo strumento linguistico è concepito essenzialmente come la ratio essendi, la condizione imprescindibile per la realizzazione dell’universo scientifico e la creazione del mondo politico e giuridico; dall’altro lato, il suo utilizzo eminentemente retorico rappresenta la principale causa delle sedizioni civili e della dissoluzione del Commonwealth.
Sword and Words. Potere, linguaggio e retorica nella filosofia di Hobbes
SORGATO, ALESSIA
2015
Abstract
Il presente lavoro di ricerca intende proporre una nuova e diversa chiave di lettura del sistema filosofico hobbesiano mediante l’analisi della teoria linguistica e retorica che rappresenta il grande Leitmotiv della speculazione del pensatore inglese. L’articolazione dei sei capitoli di tale contributo rispecchia i diversi angoli prospettici con cui si vuole mostrare la valenza della tematica discorsiva nel pensiero dell’autore britannico e le annesse problematiche: in primis attraverso una rigorosa analisi logica ed epistemologia, in secundis nell’ambito gnoseologico e antropologico, in quello politico, istituzionale e storico e infine mediante la questione teologica. Questo permetterà di ravvisare nello strumento linguistico il punto d’Archimede della speculazione hobbesiana e di evidenziarne un suo fondamentale ruolo performativo nel campo politico e storico. A tal fine, si vuole analizzare la questione del linguaggio nella sua duplice e ambivalente sembianza: da un lato lo strumento linguistico è concepito essenzialmente come la ratio essendi, la condizione imprescindibile per la realizzazione dell’universo scientifico e la creazione del mondo politico e giuridico; dall’altro lato, il suo utilizzo eminentemente retorico rappresenta la principale causa delle sedizioni civili e della dissoluzione del Commonwealth.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/177323
URN:NBN:IT:UNIPD-177323