As in many other countries in the world, the neoliberal restructuring of the Italian agricultural sector has witnessed the expansion of export-oriented production and the rise of global value chains in the agrifood sector in line with the neoliberal doctrine emphasising integration into the world market as both a means and an end of development. A new way of producing and delivering food that, coupled with country-specific conditions, such as the structure of agrarian Italian capital, have created the room for 'new' forms of exploitation, such as those based on seasonal migrant labour through practices of labour contracting, sometimes amounting to forms of forced labour. These 'new' forms of exploitation are far from being exceptional. Although often associated with the territory control of Mafia organizations, this article argues that migrant labour exploitation through the labour contracting system is an integral feature of the contemporary agricultural production in Italy. This is shown through the case study of the fruit and vegetable production in the south area of Lazio region where firms can rely, through the role of labour contractors, on cheap and disposable migrant labour, especially Indian workers.

Come altrove nel mondo, la ristrutturazione del settore agricolo italiano, avviatasi agli inizi degli anni Ottanta, ha assistito all'espansione della produzione export-oriented e all'emergere dell'organizzazione produttiva in filiere, in linea con la dottrina neoliberista che enfatizza l'integrazione nel mercato mondiale come mezzo e fine dello sviluppo di un paese. Un nuovo modo di produrre e fornire cibo che, combinato con le specificità locali, quali la struttura del capitale agrario in Italia, ha creato lo spazio per 'nuove' forme di sfruttamento, quali quelle basate sul lavoro migrante stagionale attraverso la pratica dell'intermediazione illecita di manodopera. Queste forme di sfruttamento sono lungi dall'essere un'eccezione, un'anomalia. Sebbene spesso associate ad isolati comportamenti delinquenziali, se non direttamente ad infiltrazioni di tipo mafioso nel comparto agricolo, la presente ricerca ha riscontrato, al contrario, che lo sfruttamento lavorativo, attraverso la pratica dell'intermediazione illecita di manodopera, è una condizione generalizzata, parte integrante della contemporanea produzione agricola italiana. Questo è mostrato attraverso il caso studio della produzione ortofrutticola fresca del Basso Lazio basato su un'indagine di tipo qualitativo, con interviste semi-strutturate e conversazioni informali per un totale di 40 colloqui con attori chiave all'interno della filiera: lavoratori, per la maggior parte immigrati; intermediatori di manodopera; produttori inseriti nella filiera ortofrutticola attraverso accordi verticali; altri informatori chiave tra cui rappresentanti sindacali del lavoro e di categoria, esponenti di associazioni specializzate presenti sul territorio.

Nuove questioni agrarie nel capitalismo maturo: intermediazione illecita di manodopera e 'nuova schiavitù' nelle campagne italiane

SALVIA, LUCILLA
2017

Abstract

As in many other countries in the world, the neoliberal restructuring of the Italian agricultural sector has witnessed the expansion of export-oriented production and the rise of global value chains in the agrifood sector in line with the neoliberal doctrine emphasising integration into the world market as both a means and an end of development. A new way of producing and delivering food that, coupled with country-specific conditions, such as the structure of agrarian Italian capital, have created the room for 'new' forms of exploitation, such as those based on seasonal migrant labour through practices of labour contracting, sometimes amounting to forms of forced labour. These 'new' forms of exploitation are far from being exceptional. Although often associated with the territory control of Mafia organizations, this article argues that migrant labour exploitation through the labour contracting system is an integral feature of the contemporary agricultural production in Italy. This is shown through the case study of the fruit and vegetable production in the south area of Lazio region where firms can rely, through the role of labour contractors, on cheap and disposable migrant labour, especially Indian workers.
23-feb-2017
Italiano
Come altrove nel mondo, la ristrutturazione del settore agricolo italiano, avviatasi agli inizi degli anni Ottanta, ha assistito all'espansione della produzione export-oriented e all'emergere dell'organizzazione produttiva in filiere, in linea con la dottrina neoliberista che enfatizza l'integrazione nel mercato mondiale come mezzo e fine dello sviluppo di un paese. Un nuovo modo di produrre e fornire cibo che, combinato con le specificità locali, quali la struttura del capitale agrario in Italia, ha creato lo spazio per 'nuove' forme di sfruttamento, quali quelle basate sul lavoro migrante stagionale attraverso la pratica dell'intermediazione illecita di manodopera. Queste forme di sfruttamento sono lungi dall'essere un'eccezione, un'anomalia. Sebbene spesso associate ad isolati comportamenti delinquenziali, se non direttamente ad infiltrazioni di tipo mafioso nel comparto agricolo, la presente ricerca ha riscontrato, al contrario, che lo sfruttamento lavorativo, attraverso la pratica dell'intermediazione illecita di manodopera, è una condizione generalizzata, parte integrante della contemporanea produzione agricola italiana. Questo è mostrato attraverso il caso studio della produzione ortofrutticola fresca del Basso Lazio basato su un'indagine di tipo qualitativo, con interviste semi-strutturate e conversazioni informali per un totale di 40 colloqui con attori chiave all'interno della filiera: lavoratori, per la maggior parte immigrati; intermediatori di manodopera; produttori inseriti nella filiera ortofrutticola attraverso accordi verticali; altri informatori chiave tra cui rappresentanti sindacali del lavoro e di categoria, esponenti di associazioni specializzate presenti sul territorio.
intermediazione illecita di manodopera; sfruttamento lavorativo; agricoltura; filiera ortofrutticola; Basso Lazio; capitalismo
MOINI, Giulio
FARRO, Antimo Luigi
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-177451