Il presente lavoro di ricerca intende indagare il ballo pantomimo italiano considerato nel suo periodo di massima espansione e diffusione, gli ultimi quarant’anni del Settecento, prendendo come casi esemplificativi le carriere di quattro coreografi attivi in Italia nella seconda metà del XVIII secolo. Parallelamente a questo aspetto intende approfondire e sviluppare alcune delle problematiche metodologiche e teoriche che riguardano lo sviluppo e lo studio del ballo pantomimo in quanto fenomeno europeo. Per questi motivi la tesi si divide in due sezioni che corrispondono ai due principali filoni d’indagine: il ballo pantomimo e lo studio dei coreografi italiani considerati “minori”. La prima, intitolata Il ballo pantomimo fra teoria e pratica, si articola in quattro capitoli e affronta alcune questioni generali delineando le modalità operative dei coreografi italiani e individuando talune problematiche, a nostro parere fondamentali, di ordine metodologico e teorico. Tra le tematiche affrontate le questioni connesse all’uso del libretto di ballo come fonte; il rapporto fra danza e pantomima e il rapporto fra pre-regia e ballo pantomimo; la circuitazione dei ballerini all’interno della penisola italiana. La seconda sezione è interamente dedicata alla ricostruzione delle carriere di quattro coreografi che, più di altri, sono sembrati indicativi del nuovo genere: Onorato Viganò (1739-1811), Antonio Muzzarelli (1744-1810), Giuseppe Canziani (1767-1793) e Francesco Clerico (1773-1835). Ad ognuno di essi è stato dedicato un capitolo in cui viene ricostruita la biografia artistica (si tratta infatti di coreografi fino ad ora poco e per nulla studiati), si delinea la poetica attraverso gli avvisi presenti nei libretti di ballo e vengono esaminate alcune delle produzioni più interessanti attraverso l’analisi dei libretti. La tesi è corredata da un’appendice che contiene lo spoglio dei libretti di ballo relativi ai coreografi presi in considerazione e la trascrizione di documenti d’archivio e programmi di ballo.
«Dietro la traccia de' gran maestri». Prassi e poetica del ballo pantomimo italiano negli ultimi quarant'anni del Settecento.
ONESTI, STEFANIA
2014
Abstract
Il presente lavoro di ricerca intende indagare il ballo pantomimo italiano considerato nel suo periodo di massima espansione e diffusione, gli ultimi quarant’anni del Settecento, prendendo come casi esemplificativi le carriere di quattro coreografi attivi in Italia nella seconda metà del XVIII secolo. Parallelamente a questo aspetto intende approfondire e sviluppare alcune delle problematiche metodologiche e teoriche che riguardano lo sviluppo e lo studio del ballo pantomimo in quanto fenomeno europeo. Per questi motivi la tesi si divide in due sezioni che corrispondono ai due principali filoni d’indagine: il ballo pantomimo e lo studio dei coreografi italiani considerati “minori”. La prima, intitolata Il ballo pantomimo fra teoria e pratica, si articola in quattro capitoli e affronta alcune questioni generali delineando le modalità operative dei coreografi italiani e individuando talune problematiche, a nostro parere fondamentali, di ordine metodologico e teorico. Tra le tematiche affrontate le questioni connesse all’uso del libretto di ballo come fonte; il rapporto fra danza e pantomima e il rapporto fra pre-regia e ballo pantomimo; la circuitazione dei ballerini all’interno della penisola italiana. La seconda sezione è interamente dedicata alla ricostruzione delle carriere di quattro coreografi che, più di altri, sono sembrati indicativi del nuovo genere: Onorato Viganò (1739-1811), Antonio Muzzarelli (1744-1810), Giuseppe Canziani (1767-1793) e Francesco Clerico (1773-1835). Ad ognuno di essi è stato dedicato un capitolo in cui viene ricostruita la biografia artistica (si tratta infatti di coreografi fino ad ora poco e per nulla studiati), si delinea la poetica attraverso gli avvisi presenti nei libretti di ballo e vengono esaminate alcune delle produzioni più interessanti attraverso l’analisi dei libretti. La tesi è corredata da un’appendice che contiene lo spoglio dei libretti di ballo relativi ai coreografi presi in considerazione e la trascrizione di documenti d’archivio e programmi di ballo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/178215
URN:NBN:IT:UNIPD-178215