Un ruolo molto importante è svolto dagli ossidi metallici in molti settori della chimica, fisica e scienza dei materiali. I metalli di transizione e le terre rare sono in grado di formare una grande diversità di composti ossidici che possono adottare un'ampia gamma di strutture atomiche ed proprieta’ elettroniche che possono esibire caratteristiche metalliche, semiconduttrici o isolanti. In applicazioni tecnologiche, gli ossidi metallici sono impiegati nella fabbricazione di componenti microelettronici, sensori, celle a combustibile, rivestimenti per proteggere le superfici dalla corrosione, e come catalizzatori. In questa tesi abbiamo deciso di studiare due noti materiali catalitici: gli ossidi misti di Zirconia-Titania Ceria-Titania. Per entrambi i materiali la bibliografia riguarda principalmente le polveri quindi, al fine di studiare meglio le loro interfacce, di cui uno studio più approfondito e’ tuttora neccessario, abbiamo deciso di depositare film sottili di ossido di zirconio e ossido di cerio su rutilo TiO2(110). Abbiamo prima studiato il sistema zirconia-titania depositando un film ultra-sottile di ossido di zirconio mediante un precursore metallo-organico: Zirconio Tetra tert-butossido. La deposizione è stata effettuata a tre diverse temperature del substrato 677. K, 738 K, 773 K in cinque fasi di un minuto ciascuno. La caratterizzazione mediante XPS ha mostrato una chimica interessante sulla superficie del substrato e abbiamo osservato la formazione di specie carboniose all'interfaccia. Lo zirconio sembrava essere nel suo piu’ alto stato di ossidazione mentre il titanio è stato visto gradualmente ridursi con ogni successive strato di deposito. Il rapporto dei segnali Zr/Ti ha mostrato che la zirconia non ha completamente coperto la superficie. Inoltre,tramite LEED non si e’ osservato nessun ordine a lungo raggio. Misure XPD ha mostrato che la zirconia non forma un ossido di sostituzione con la titania. Tuttavia, con l'ausilio di simulazione al computer abbiamo dedotto che la zirconia forma, molto probabilmente nanocatene sulla superficie di TiO2(110). Questa superficie è stato esposta a 100 L di pyridinina per testarne la acidita’. Nel caso di ceria, abbiamo depositato l'ossido su un substrato riscaldato di TiO2 (110) tramite evaporazione del metallo da un crogiolo Mo poiché il processo è piuttosto facile e fornisce depositi puliti. Durante la deposizione il substrato è stata mantenuto a 677 K in un ambiente di 5,2 • 10 -6 mbar di O2, e, al fine di ottenere una superficie omogenea e ordinata il campione è stato ulteriormente sottoposto a trattamento termico nello stesso ambiente a 900 K. Tramite la tecnica LEED sono state osservate differenti fasi dipendenti dalla storia del campione e dallo spessore del film. Tramite simulazione al computer queste fasi sono stati poi riferite rispetto al biossido di cerio per meglio comprendere le differenze rispetto alla fase massiva. Tutti i film hanno mostrato cerio presenti come Ce(III). La Spettroscopia Fotoelettronica a Ultravioletti ha mostrato le proprietà elettroniche del film che mostra uno spostamento in energia di legame e un popolamento degli stati Ce4f. Questo e’ dovuto alla stabilizzazione di Ce (III) da parte di TiO2 (110). Si e’ volute osservare la reattività del sistema ceria-titania nei confronti di metanolo ed etanolo. I risultati hanno mostrato che l'aggiunta di ceria ha aperto il percorso della deidrogenazione degli alcoli ad aldeidi. Abbiamo osservato che la pre-ossidazione con ossigeno del sistema CeOx-TiO2(110) ha avuto un impatto sulla sua selettività aprendo anche un percorso di disidratazione di metanolo ed etanolo rispettivamente a metano ed etilene. Questa via alternativa era valida solo per basse coperture di ossido di cerio avendo osservato che l’interazione con il substrato è stato necessario perche’ avvenga la disidratazione. La formazione di aldeidi fu osservata avvenire a temperature piuttosto (330 K) ed essere indipendente dallo spessore del film. Successivamente sono state caratterizzate tramite XPS delle polveri di ossidi misti di ceria e titania. Abbiamo osservato che per quantità crescenti di cerio l'elemento diventa gradualmente sempre piu’ presente al suo stato di ossidazione più alto Ce (IV). Con XPS abbiamo anche determinato la formazione di un composito molto intimo tra i due ossidi osservando l'aumento della larghezza a metà altezza del picco Ti2p per quantità crescenti di cerio. Inoltre, la determinazione della composizione ha mostrato che il cerio ha la tendenza di disperdersi all'interno delle particelle di titania. Questi dati hanno contribuito a scoprire una possibile buona ricetta per la formazione di cerio titanato; un composito con buona capacità di stoccaggio di ossigeno.
STUDY OF THE STRUCTURE AND THE ELECTRONIC PROPERTIES OF THE OXIDE/OXIDE INTERFACES IN MIXED METAL OXIDES
REEDER, ASKIA ENRICO
2014
Abstract
Un ruolo molto importante è svolto dagli ossidi metallici in molti settori della chimica, fisica e scienza dei materiali. I metalli di transizione e le terre rare sono in grado di formare una grande diversità di composti ossidici che possono adottare un'ampia gamma di strutture atomiche ed proprieta’ elettroniche che possono esibire caratteristiche metalliche, semiconduttrici o isolanti. In applicazioni tecnologiche, gli ossidi metallici sono impiegati nella fabbricazione di componenti microelettronici, sensori, celle a combustibile, rivestimenti per proteggere le superfici dalla corrosione, e come catalizzatori. In questa tesi abbiamo deciso di studiare due noti materiali catalitici: gli ossidi misti di Zirconia-Titania Ceria-Titania. Per entrambi i materiali la bibliografia riguarda principalmente le polveri quindi, al fine di studiare meglio le loro interfacce, di cui uno studio più approfondito e’ tuttora neccessario, abbiamo deciso di depositare film sottili di ossido di zirconio e ossido di cerio su rutilo TiO2(110). Abbiamo prima studiato il sistema zirconia-titania depositando un film ultra-sottile di ossido di zirconio mediante un precursore metallo-organico: Zirconio Tetra tert-butossido. La deposizione è stata effettuata a tre diverse temperature del substrato 677. K, 738 K, 773 K in cinque fasi di un minuto ciascuno. La caratterizzazione mediante XPS ha mostrato una chimica interessante sulla superficie del substrato e abbiamo osservato la formazione di specie carboniose all'interfaccia. Lo zirconio sembrava essere nel suo piu’ alto stato di ossidazione mentre il titanio è stato visto gradualmente ridursi con ogni successive strato di deposito. Il rapporto dei segnali Zr/Ti ha mostrato che la zirconia non ha completamente coperto la superficie. Inoltre,tramite LEED non si e’ osservato nessun ordine a lungo raggio. Misure XPD ha mostrato che la zirconia non forma un ossido di sostituzione con la titania. Tuttavia, con l'ausilio di simulazione al computer abbiamo dedotto che la zirconia forma, molto probabilmente nanocatene sulla superficie di TiO2(110). Questa superficie è stato esposta a 100 L di pyridinina per testarne la acidita’. Nel caso di ceria, abbiamo depositato l'ossido su un substrato riscaldato di TiO2 (110) tramite evaporazione del metallo da un crogiolo Mo poiché il processo è piuttosto facile e fornisce depositi puliti. Durante la deposizione il substrato è stata mantenuto a 677 K in un ambiente di 5,2 • 10 -6 mbar di O2, e, al fine di ottenere una superficie omogenea e ordinata il campione è stato ulteriormente sottoposto a trattamento termico nello stesso ambiente a 900 K. Tramite la tecnica LEED sono state osservate differenti fasi dipendenti dalla storia del campione e dallo spessore del film. Tramite simulazione al computer queste fasi sono stati poi riferite rispetto al biossido di cerio per meglio comprendere le differenze rispetto alla fase massiva. Tutti i film hanno mostrato cerio presenti come Ce(III). La Spettroscopia Fotoelettronica a Ultravioletti ha mostrato le proprietà elettroniche del film che mostra uno spostamento in energia di legame e un popolamento degli stati Ce4f. Questo e’ dovuto alla stabilizzazione di Ce (III) da parte di TiO2 (110). Si e’ volute osservare la reattività del sistema ceria-titania nei confronti di metanolo ed etanolo. I risultati hanno mostrato che l'aggiunta di ceria ha aperto il percorso della deidrogenazione degli alcoli ad aldeidi. Abbiamo osservato che la pre-ossidazione con ossigeno del sistema CeOx-TiO2(110) ha avuto un impatto sulla sua selettività aprendo anche un percorso di disidratazione di metanolo ed etanolo rispettivamente a metano ed etilene. Questa via alternativa era valida solo per basse coperture di ossido di cerio avendo osservato che l’interazione con il substrato è stato necessario perche’ avvenga la disidratazione. La formazione di aldeidi fu osservata avvenire a temperature piuttosto (330 K) ed essere indipendente dallo spessore del film. Successivamente sono state caratterizzate tramite XPS delle polveri di ossidi misti di ceria e titania. Abbiamo osservato che per quantità crescenti di cerio l'elemento diventa gradualmente sempre piu’ presente al suo stato di ossidazione più alto Ce (IV). Con XPS abbiamo anche determinato la formazione di un composito molto intimo tra i due ossidi osservando l'aumento della larghezza a metà altezza del picco Ti2p per quantità crescenti di cerio. Inoltre, la determinazione della composizione ha mostrato che il cerio ha la tendenza di disperdersi all'interno delle particelle di titania. Questi dati hanno contribuito a scoprire una possibile buona ricetta per la formazione di cerio titanato; un composito con buona capacità di stoccaggio di ossigeno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/178222
URN:NBN:IT:UNIPD-178222