Nonostante l'avvento dei farmaci antiretovirali, l'infezione da HIV rimane a tutt'oggi uno dei principali problemi di carattere sanitario a livello globale. La prognosi e lo spettro delle complicanze nei soggetti con infezione da HIV appaiono al giorno d'oggi profondamente differenti rispetto a quanto osservato nell'era pre HAART, ad ogni modo oggi i pazienti HIV positivi presentano un più elevato rischio di presentare comorbidità non correlate alla condizione di AIDS, rappresentate per lo più da patologie legate all'invecchiamento, e tra queste la malattia cardiovascolare risulta essere una delle più frequenti. L'incidenza di infarto acuto del miocardio in questa popolazione risulta essere raddoppiata rispetto a quanto si osserva nella popolazione generale, con un'età media di insorgenza precoce rispetto ai soggetti HIV negativi. La patogenesi di tale condizione risulta essere in parte conseguente allo stato di aumentata infiammazione e immunoattivazione sistemica che è propria dei soggetti con infezione da HIV, mentre almeno in parte è ascrivibile agli effetti metabolici di alcuni dei farmaci utilizzati nel trattamento dell'infezione. Ad ogni modo, il rischio cardiovascolare in questa popolazione risulta essere più elevato rispetto a quanto osservato nella popolazione generale, anche per quanto riguarda gli individui che non presentano i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare. In questa prospettiva, il presente studio si propone di valutare lo stato di malattia coronarica subclinica in una popolazione di soggetti con infezione da HIV a basso rischio cardiovascolare e di investigare l'applicabilità di metodi per la valutazione di tale rischio.
Strumenti per la valutazione del rischio cardiovascolare in relazione allo stato di ateromasia coronarica in soggetti con infezione da HIV
CAVALLARI, EUGENIO NELSON
2020
Abstract
Nonostante l'avvento dei farmaci antiretovirali, l'infezione da HIV rimane a tutt'oggi uno dei principali problemi di carattere sanitario a livello globale. La prognosi e lo spettro delle complicanze nei soggetti con infezione da HIV appaiono al giorno d'oggi profondamente differenti rispetto a quanto osservato nell'era pre HAART, ad ogni modo oggi i pazienti HIV positivi presentano un più elevato rischio di presentare comorbidità non correlate alla condizione di AIDS, rappresentate per lo più da patologie legate all'invecchiamento, e tra queste la malattia cardiovascolare risulta essere una delle più frequenti. L'incidenza di infarto acuto del miocardio in questa popolazione risulta essere raddoppiata rispetto a quanto si osserva nella popolazione generale, con un'età media di insorgenza precoce rispetto ai soggetti HIV negativi. La patogenesi di tale condizione risulta essere in parte conseguente allo stato di aumentata infiammazione e immunoattivazione sistemica che è propria dei soggetti con infezione da HIV, mentre almeno in parte è ascrivibile agli effetti metabolici di alcuni dei farmaci utilizzati nel trattamento dell'infezione. Ad ogni modo, il rischio cardiovascolare in questa popolazione risulta essere più elevato rispetto a quanto osservato nella popolazione generale, anche per quanto riguarda gli individui che non presentano i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare. In questa prospettiva, il presente studio si propone di valutare lo stato di malattia coronarica subclinica in una popolazione di soggetti con infezione da HIV a basso rischio cardiovascolare e di investigare l'applicabilità di metodi per la valutazione di tale rischio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/180439
URN:NBN:IT:UNIROMA1-180439