La regolazione del comportamento individuale è determinata da due forze: l’approccio e l’evitamento, due strumenti di cui è dotato l’individuo funzionali alla sua sopravvivenza che lo guidano in condizioni di ricompense e punizioni, sicurezza e pericolo. L’individuo ha il compito di attivare ciascun sistema in base alla condizione, adattandosi flessibilmente alle richieste dell’ambiente. L’approccio e l’evitamento sono stati associati a patologie psicologiche, alla messa in atto di comportamenti di rischio per la salute e, più raramente, a patologie fisiche, tuttavia i meccanismi attraverso i quali questa associazione si verifica non sono ancora stati chiariti. Si ipotizza che l’individuo potrebbe sviluppare una patologia nel momento in cui i propri meccanismi cognitivi non rispondano flessibilmente alle condizioni esterne di ricompensa o di punizione. Pertanto, in tali condizioni, le tendenze di approccio o evitamento risulterebbero fisse e andrebbero ad influenzare l’elaborazione cognitiva in modo permanente. Alla luce di ciò, questa tesi ha lo scopo di studiare la relazione tra approccio ed evitamento e patologia, analizzando il ruolo della flessibilità cognitiva e della capacità di adattamento alla ricompensa e punizione attraverso modelli di equazioni strutturali. Sono stati sviluppati quattro studi, il primo studio, preliminare ai successivi, ha analizzato la relazione tra i costrutti di approccio evitamento impiegati nella ricerca, BIS BAS, foci regolatori e temperamenti di approccio ed evitamento. I risultati evidenziano che BIS BAS, foci regolatori e temperamenti pur condividendo degli aspetti in comune identificano dei costrutti diversi e non interscambiabili. Gli altri tre studi hanno analizzato gli effetti predittivi dei costrutti di approccio-evitamento e flessibilità adattamento sui sintomi psicopatologici (secondo studio), depressione e vulnerabilità alla depressione (terzo studio) e sui comportamenti di rischio e biomarker di rischio fisico (quarto studio). A conferma della nostra ipotesi la flessibilità cognitiva ricopre un ruolo protettivo per i sintomi psicopatologici e i sintomi depressivi. Tra tutti i modelli si distinguono in particolar modo due fattori raramente utilizzati in letteratura come predittori di salute: il temperamento di evitamento e il focus di promozione che hanno mostrato rispettivamente il loro ruolo di rischio e ruolo protettivo non solo per la salute psicologica, avendo un’influenza sulle psicopatologie, la depressione e la vulnerabilità alla depressione, ma anche per la salute fisica, avendo un’influenza sui biomarker di rischio fisico. Questi risultati aiutano a rispondere a vecchie domande della letteratura, chiarendo la relazione reciproca tra costrutti di approccio-evitamento e il loro effetto sulle manifestazioni patologiche, ed esplorando, con la flessibilità, l’adattamento e la salute fisica, nuovi ambiti di ricerca.
Approccio ed evitamento e stato di salute: il ruolo della flessibilità cognitiva e della capacità di adattamento a ricompense e punizioni
Monni, Alessandra
2019
Abstract
La regolazione del comportamento individuale è determinata da due forze: l’approccio e l’evitamento, due strumenti di cui è dotato l’individuo funzionali alla sua sopravvivenza che lo guidano in condizioni di ricompense e punizioni, sicurezza e pericolo. L’individuo ha il compito di attivare ciascun sistema in base alla condizione, adattandosi flessibilmente alle richieste dell’ambiente. L’approccio e l’evitamento sono stati associati a patologie psicologiche, alla messa in atto di comportamenti di rischio per la salute e, più raramente, a patologie fisiche, tuttavia i meccanismi attraverso i quali questa associazione si verifica non sono ancora stati chiariti. Si ipotizza che l’individuo potrebbe sviluppare una patologia nel momento in cui i propri meccanismi cognitivi non rispondano flessibilmente alle condizioni esterne di ricompensa o di punizione. Pertanto, in tali condizioni, le tendenze di approccio o evitamento risulterebbero fisse e andrebbero ad influenzare l’elaborazione cognitiva in modo permanente. Alla luce di ciò, questa tesi ha lo scopo di studiare la relazione tra approccio ed evitamento e patologia, analizzando il ruolo della flessibilità cognitiva e della capacità di adattamento alla ricompensa e punizione attraverso modelli di equazioni strutturali. Sono stati sviluppati quattro studi, il primo studio, preliminare ai successivi, ha analizzato la relazione tra i costrutti di approccio evitamento impiegati nella ricerca, BIS BAS, foci regolatori e temperamenti di approccio ed evitamento. I risultati evidenziano che BIS BAS, foci regolatori e temperamenti pur condividendo degli aspetti in comune identificano dei costrutti diversi e non interscambiabili. Gli altri tre studi hanno analizzato gli effetti predittivi dei costrutti di approccio-evitamento e flessibilità adattamento sui sintomi psicopatologici (secondo studio), depressione e vulnerabilità alla depressione (terzo studio) e sui comportamenti di rischio e biomarker di rischio fisico (quarto studio). A conferma della nostra ipotesi la flessibilità cognitiva ricopre un ruolo protettivo per i sintomi psicopatologici e i sintomi depressivi. Tra tutti i modelli si distinguono in particolar modo due fattori raramente utilizzati in letteratura come predittori di salute: il temperamento di evitamento e il focus di promozione che hanno mostrato rispettivamente il loro ruolo di rischio e ruolo protettivo non solo per la salute psicologica, avendo un’influenza sulle psicopatologie, la depressione e la vulnerabilità alla depressione, ma anche per la salute fisica, avendo un’influenza sui biomarker di rischio fisico. Questi risultati aiutano a rispondere a vecchie domande della letteratura, chiarendo la relazione reciproca tra costrutti di approccio-evitamento e il loro effetto sulle manifestazioni patologiche, ed esplorando, con la flessibilità, l’adattamento e la salute fisica, nuovi ambiti di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/180472
URN:NBN:IT:UNIROMA1-180472