Background: i Deficit ormonali-metabolici (MHDS) multipli sono associati a peggior status clinico ed impattano in maniera significativa sulla sopravvivenza dei pazienti con patologie cardiovascolare. Tuttavia, l'impatto dei MHDS sullo status clinico e sulla sopravvivenza dei pazienti affetti da Ipertensione arteriosa polmonare (PAH). Obiettivo dello studio: Stimare la prevalenza dei DOM nella PAH e studiare la loro eventuale associazione con parametri clinici significativi. Materiali e Metodi: Pazienti affetti da PAH che avevano effettuato dosaggio serico dei 5 principali DOM (Testosterone, DHEA-S, HOMA index, IGF-1 ed ormoni tiroidei) sono stati arruolati in maniera retrospettiva. I pazienti sono stati categorizzati in MHDS+ se erano presenti ≥2 deficit ormonali. E' stata quindi valutata l'associazione di MHDS+ con lo stato funzionale, la capacità di esercizio fisico, l'emodinamica polmonare, la funzionalità ventricolare destra e un end-point composito di mortalità ed ospedalizzazione. Risultati.: I pazienti con MHDS+ costituiscono il 43% dell'intera popolazione affetta da PAH. MHDS+ si associa con un peggiore test del cammino dei sei minuti (380.12 ± 66.11 vs 456.91 ± 70.35, p:0.012), peggiore frazione d'eiezione del ventricolo destro (37.30 ± 10.07 vs 26.76 ± 16.05, p< 0.05) ed aumentate resistenze vascolari polmonari (12.62 ± 3.26 vs 7.07 ± 2.99, p: 0.001). Dividendo in base alla gravità dei deficit ormonali (1 deficit= MHDS lieve, 2= MDHS media, 3 o più deficit= MHDS grave) una differenza statisticamente significativa risultava per quanto riguarda la distanza percorsa al test del cammino (467.94 ± 70.62 vs 419.40± 61.33 vs 380.12±66.12 in lieve, moderata e lieve, rispettivamente, p:0.02). Nonostante una differenza nell’end-point combinato di circa il 20% fra i due gruppi ed una differenza del 23% nell’occorrenza dell’evento morte, il basso sample size non ha permesso il raggiungimento della significatività statistica (p: 0.278 per il composito di mortalità ed ospedalizzazione, p:0.237 per la mortalità). Conclusioni: I deficit ormonali multipli identificano un sottogruppo di pazienti caratterizzati da peggiore status clinico, capacità di esercizio fisico, emodinamica polmonare. Nonostante siano stati registrati un maggior numero di eventi (sia composito di mortalità ed ospedalizzazione, sia mortalità da tutte le casi) nel gruppo di pazienti con deficit ormonale multiplo, tale differenza non ha raggiunto una significatività statistica. Studi futuri sono necessari per rafforzare l'ipotesi dell'impatto dei deficit anabolici nell'ipertensione arteriosa polmonare.
Ruolo degli assi ormonali-metabolici nell’ipertensione arteriosa polmonare idiopatica: stratificazione del rischio ed impatto prognostico
MARRA, ALBERTO MARIA
2019
Abstract
Background: i Deficit ormonali-metabolici (MHDS) multipli sono associati a peggior status clinico ed impattano in maniera significativa sulla sopravvivenza dei pazienti con patologie cardiovascolare. Tuttavia, l'impatto dei MHDS sullo status clinico e sulla sopravvivenza dei pazienti affetti da Ipertensione arteriosa polmonare (PAH). Obiettivo dello studio: Stimare la prevalenza dei DOM nella PAH e studiare la loro eventuale associazione con parametri clinici significativi. Materiali e Metodi: Pazienti affetti da PAH che avevano effettuato dosaggio serico dei 5 principali DOM (Testosterone, DHEA-S, HOMA index, IGF-1 ed ormoni tiroidei) sono stati arruolati in maniera retrospettiva. I pazienti sono stati categorizzati in MHDS+ se erano presenti ≥2 deficit ormonali. E' stata quindi valutata l'associazione di MHDS+ con lo stato funzionale, la capacità di esercizio fisico, l'emodinamica polmonare, la funzionalità ventricolare destra e un end-point composito di mortalità ed ospedalizzazione. Risultati.: I pazienti con MHDS+ costituiscono il 43% dell'intera popolazione affetta da PAH. MHDS+ si associa con un peggiore test del cammino dei sei minuti (380.12 ± 66.11 vs 456.91 ± 70.35, p:0.012), peggiore frazione d'eiezione del ventricolo destro (37.30 ± 10.07 vs 26.76 ± 16.05, p< 0.05) ed aumentate resistenze vascolari polmonari (12.62 ± 3.26 vs 7.07 ± 2.99, p: 0.001). Dividendo in base alla gravità dei deficit ormonali (1 deficit= MHDS lieve, 2= MDHS media, 3 o più deficit= MHDS grave) una differenza statisticamente significativa risultava per quanto riguarda la distanza percorsa al test del cammino (467.94 ± 70.62 vs 419.40± 61.33 vs 380.12±66.12 in lieve, moderata e lieve, rispettivamente, p:0.02). Nonostante una differenza nell’end-point combinato di circa il 20% fra i due gruppi ed una differenza del 23% nell’occorrenza dell’evento morte, il basso sample size non ha permesso il raggiungimento della significatività statistica (p: 0.278 per il composito di mortalità ed ospedalizzazione, p:0.237 per la mortalità). Conclusioni: I deficit ormonali multipli identificano un sottogruppo di pazienti caratterizzati da peggiore status clinico, capacità di esercizio fisico, emodinamica polmonare. Nonostante siano stati registrati un maggior numero di eventi (sia composito di mortalità ed ospedalizzazione, sia mortalità da tutte le casi) nel gruppo di pazienti con deficit ormonale multiplo, tale differenza non ha raggiunto una significatività statistica. Studi futuri sono necessari per rafforzare l'ipotesi dell'impatto dei deficit anabolici nell'ipertensione arteriosa polmonare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/181497
URN:NBN:IT:UNIROMA1-181497