The purpose of this doctoral dissertation is to create a critical edition with commentary on two fragmentary Euripides’ tragedies inspired by the myth of Heracles: the Alcmene and the Auge. A basic point for this study are the general editions of the Euripides Fragments edited by F. Jouan and H. Van Looy for Les Belles Lettres and by R. Kannicht for the fifth volume of the Tragicorum Graecorum Fragmenta. The small amount and the predominantly gnomic nature of the surviving fragments do not allow an assured reconstruction of the plot, while the testimonies of the mythographs (Hyginus, Apollodorus etc.) and the other tragedies inspired by the same saga collide with the reputation of Euripides as an innovator of the traditional myth. The Alcmene was most likely focused on the tumultuous relationship between Amphitryon and Alcmene, suspected of treason by her husband when he returned from the military campaign against Teleboans. The suggestive hypothesis of R. Engellmann of an inflammatory threat of Amphitryon against his wife has given rise to a wide debate among scholars, because it would be an evident Euripides’ innovation to the myth. If Engelmann supports his thesis using the testimony of two vase-paintings of the British Museum, R. Aélion emphasises the suspicious silence of literary sources; finally, the hypothesis of J. Schwartz, according to whom the drama was focused on the death of Heracles, is totally groundless. The disagreement between the mythical sources of Apollodorus and Strabo (which explicitly quotes Euripides), the multiplicity of dramas inspired by the Auge - Telephus saga and the lack of information derived from the hypothesis also make the reconstruction of the plot of the Auge risky. One of the main issues concerns the role of Heracles, whose presence on stage has been denied by several scholars (Welcker, Hartung ecc.), but accepted by Η. Van Looy, which places the hero's arrival after Auge's departure. Of the two tragedies, about twenty fragments survive for each: with the exception of PHamb. 119 and of PColon. 264, they are all of indirect tradition; among, the main sources are the Anthologium of Stobaeus, the Lexicon of Hesychius, the Onomasticon of Pollux, and the Scholia to tragic and comic texts.

La presente ricerca di dottorato ha come finalità la realizzazione di un'edizione critica con commento di due tragedie frammentarie euripidee ispirate al mito di Eracle: l’Alcmena e l’Auge. Riferimento fondamentale per questo studio sono le edizioni generali dei frammenti di Euripide curate rispettivamente da F. Jouan e H. Van Looy per Les Belles Lettres e da R. Kannicht per il quinto volume dei Tragicorum Graecorum Fragmenta. L’esiguità e la natura prevalentemente gnomica dei frammenti pervenutici non consentono una ricostruzione certa della trama, mentre le testimonianze dei mitografi (Igino, Apollodoro ecc.) e di altre tragedie ispirate alla medesima saga si scontrano con la nomea di Euripide quale innovatore del mito tradizionale. L'Alcmena era verosimilmente incentrata sul tumultuoso rapporto tra Anfitrione e Alcmena, sospettata di tradimento dal marito al rientro dalla campagna militare contro Tafi e Teleboi. La suggestiva ipotesi di R. Engellmann di una minaccia incendiaria di Anfitrione ai danni della moglie ha suscitato un ampio dibattito tra gli studiosi, in quanto si tratterebbe di un’evidente innovazione euripidea al mito: se Engelmann supporta la sua tesi valendosi della testimonianza di due pitture vascolari del British Museum, R. Aélion pone invece l’accento sul sospetto silenzio delle fonti letterarie; del tutto priva di fondamento è infine l’ipotesi di J. Schwartz, secondo cui il dramma sarebbe stato incentrato sulla morte di Eracle. La divergenza tra le varianti mitiche di Apollodoro e Strabone (che cita espressamente Euripide), la molteplicità di drammi ispirati alla saga Auge-Aleadi-Telefo e la scarsità di informazioni ricavate dall’hypothesis rendono aleatoria anche la ricostruzione della trama dell’Auge. Una delle questioni principali riguarda il ruolo di Eracle, la cui presenza in scena è stata negata da diversi studiosi (Welcker, Hartung) ma accettata da Van Looy, che colloca l’arrivo dell’eroe dopo la partenza di Auge. Delle due tragedie sopravvivono circa una ventina di frammenti per ciascuna (alcuni sono di dubbia attribuzione) che, fatta eccezione per il PHamb. 119 del prologo dell’Alcmena e il PColon. 264 dell’hypothesis dell’Auge, sono tutti di tradizione indiretta; tra le fonti principali si trovano l'Anthologium di Stobeo, il Lexicon di Esichio, l’Onomasticon di Polluce e gli Scoli a testi tragici e comici. Sul piano metodologico, dopo una ricognizione generale della bibliografia esistente, si procederà con l’analisi di ogni singolo frammento a livello linguistico, stilistico e metrico, con una particolare attenzione rivolta ad eventuali hapax, parole chiave o espressioni significative. Il commento sarà corredato anche da una riflessione sul contesto performativo, sulla persona loquens e la collocazione dei versi all’interno del dramma. Nel complesso, l’obiettivo della ricerca consiste in una focalizzazione più specifica su due drammi ispirati alla saga del principale eroe panellenico, nell’ottica di una più ampia riflessione sul trattamento euripideo di tale mito.

L'Alcmena e l'Auge di Euripide

ZANOLLA, Marco
2019

Abstract

The purpose of this doctoral dissertation is to create a critical edition with commentary on two fragmentary Euripides’ tragedies inspired by the myth of Heracles: the Alcmene and the Auge. A basic point for this study are the general editions of the Euripides Fragments edited by F. Jouan and H. Van Looy for Les Belles Lettres and by R. Kannicht for the fifth volume of the Tragicorum Graecorum Fragmenta. The small amount and the predominantly gnomic nature of the surviving fragments do not allow an assured reconstruction of the plot, while the testimonies of the mythographs (Hyginus, Apollodorus etc.) and the other tragedies inspired by the same saga collide with the reputation of Euripides as an innovator of the traditional myth. The Alcmene was most likely focused on the tumultuous relationship between Amphitryon and Alcmene, suspected of treason by her husband when he returned from the military campaign against Teleboans. The suggestive hypothesis of R. Engellmann of an inflammatory threat of Amphitryon against his wife has given rise to a wide debate among scholars, because it would be an evident Euripides’ innovation to the myth. If Engelmann supports his thesis using the testimony of two vase-paintings of the British Museum, R. Aélion emphasises the suspicious silence of literary sources; finally, the hypothesis of J. Schwartz, according to whom the drama was focused on the death of Heracles, is totally groundless. The disagreement between the mythical sources of Apollodorus and Strabo (which explicitly quotes Euripides), the multiplicity of dramas inspired by the Auge - Telephus saga and the lack of information derived from the hypothesis also make the reconstruction of the plot of the Auge risky. One of the main issues concerns the role of Heracles, whose presence on stage has been denied by several scholars (Welcker, Hartung ecc.), but accepted by Η. Van Looy, which places the hero's arrival after Auge's departure. Of the two tragedies, about twenty fragments survive for each: with the exception of PHamb. 119 and of PColon. 264, they are all of indirect tradition; among, the main sources are the Anthologium of Stobaeus, the Lexicon of Hesychius, the Onomasticon of Pollux, and the Scholia to tragic and comic texts.
2019
Italiano
La presente ricerca di dottorato ha come finalità la realizzazione di un'edizione critica con commento di due tragedie frammentarie euripidee ispirate al mito di Eracle: l’Alcmena e l’Auge. Riferimento fondamentale per questo studio sono le edizioni generali dei frammenti di Euripide curate rispettivamente da F. Jouan e H. Van Looy per Les Belles Lettres e da R. Kannicht per il quinto volume dei Tragicorum Graecorum Fragmenta. L’esiguità e la natura prevalentemente gnomica dei frammenti pervenutici non consentono una ricostruzione certa della trama, mentre le testimonianze dei mitografi (Igino, Apollodoro ecc.) e di altre tragedie ispirate alla medesima saga si scontrano con la nomea di Euripide quale innovatore del mito tradizionale. L'Alcmena era verosimilmente incentrata sul tumultuoso rapporto tra Anfitrione e Alcmena, sospettata di tradimento dal marito al rientro dalla campagna militare contro Tafi e Teleboi. La suggestiva ipotesi di R. Engellmann di una minaccia incendiaria di Anfitrione ai danni della moglie ha suscitato un ampio dibattito tra gli studiosi, in quanto si tratterebbe di un’evidente innovazione euripidea al mito: se Engelmann supporta la sua tesi valendosi della testimonianza di due pitture vascolari del British Museum, R. Aélion pone invece l’accento sul sospetto silenzio delle fonti letterarie; del tutto priva di fondamento è infine l’ipotesi di J. Schwartz, secondo cui il dramma sarebbe stato incentrato sulla morte di Eracle. La divergenza tra le varianti mitiche di Apollodoro e Strabone (che cita espressamente Euripide), la molteplicità di drammi ispirati alla saga Auge-Aleadi-Telefo e la scarsità di informazioni ricavate dall’hypothesis rendono aleatoria anche la ricostruzione della trama dell’Auge. Una delle questioni principali riguarda il ruolo di Eracle, la cui presenza in scena è stata negata da diversi studiosi (Welcker, Hartung) ma accettata da Van Looy, che colloca l’arrivo dell’eroe dopo la partenza di Auge. Delle due tragedie sopravvivono circa una ventina di frammenti per ciascuna (alcuni sono di dubbia attribuzione) che, fatta eccezione per il PHamb. 119 del prologo dell’Alcmena e il PColon. 264 dell’hypothesis dell’Auge, sono tutti di tradizione indiretta; tra le fonti principali si trovano l'Anthologium di Stobeo, il Lexicon di Esichio, l’Onomasticon di Polluce e gli Scoli a testi tragici e comici. Sul piano metodologico, dopo una ricognizione generale della bibliografia esistente, si procederà con l’analisi di ogni singolo frammento a livello linguistico, stilistico e metrico, con una particolare attenzione rivolta ad eventuali hapax, parole chiave o espressioni significative. Il commento sarà corredato anche da una riflessione sul contesto performativo, sulla persona loquens e la collocazione dei versi all’interno del dramma. Nel complesso, l’obiettivo della ricerca consiste in una focalizzazione più specifica su due drammi ispirati alla saga del principale eroe panellenico, nell’ottica di una più ampia riflessione sul trattamento euripideo di tale mito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/182266
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIVR-182266