I concentrati piastrinici autologhi (Autologous Platelet Concentrate, APC) vengono utilizzati in diverse branche della medicina da oltre 20 anni e si sono dimostrati particolarmente utili nella guarigione delle ferite. Il loro obiettivo principale è quello di stimolare i processi riparativi delle ferite accelerando il fenomeno dell’angiogenesi. Gli APC possono essere utilizzati da soli o in combinazione con biomateriali o farmaci. Recentemente, alcuni studi presenti in letteratura hanno valutato la possibilità di utilizzare gli APC come sistema di somministrazione locale di farmaci (Drug Delivery System, DDS). Mirare direttamente ai tessuti con strategie di somministrazione locale dei farmaci è un approccio praticabile per ridurre la quantità di farmaci non necessari, come ad esempio nel caso degli antibiotici con il rischio di resistenza antimicrobica. Nel corso degli anni sono stati testati diversi vettori per il rilascio topico di antibiotici, come idrogel, nanoparticelle e polimeri. Prodotti autologhi, come piastrine e fibrina, sono stati utilizzati come sistemi di somministrazione di farmaci. Antibiotici, analgesici, cortisonici, antitumorali e altri farmaci, tipicamente somministrati per via endovenosa o per via orale, possono essere combinati con gli APC. Dato che gli APC potrebbero ridurre il rischio di infezioni postoperatorie, le potenziali applicazioni come DDS potrebbero rappresentare una nuova ed innovativa area di ricerca attiva. È essenziale valutare come un farmaco specifico possa essere combinato con gli APC senza alterarne le proprietà intrinseche e le interazioni con il sangue. L’aggiunta di antibiotici al sangue prima della preparazione degli APC potrebbe favorire l’attività antimicrobica locale nella cavità orale dopo le procedure chirurgiche. Per questo motivo è fondamentale capire quali antibiotici e a quali concentrazioni possono essere abbinati agli APC, senza alterarne le caratteristiche. Lo scopo di questa tesi è quello di valutare il ruolo e il potenziale utilizzo degli APC come sistemi di somministrazione locale di farmaci antimicrobici attraverso l’analisi del profilo di rilascio di due antibiotici (amoxicillina e metronidazolo), aggiunti ad un APC, in un intervallo di tempo di 14 giorni e della loro attività antimicrobica.

L'utilizzo dei concentrati piastrinici in odontoiatria: evidenze scientifiche e prospettive future

SERAFINI, GIORGIO
2024

Abstract

I concentrati piastrinici autologhi (Autologous Platelet Concentrate, APC) vengono utilizzati in diverse branche della medicina da oltre 20 anni e si sono dimostrati particolarmente utili nella guarigione delle ferite. Il loro obiettivo principale è quello di stimolare i processi riparativi delle ferite accelerando il fenomeno dell’angiogenesi. Gli APC possono essere utilizzati da soli o in combinazione con biomateriali o farmaci. Recentemente, alcuni studi presenti in letteratura hanno valutato la possibilità di utilizzare gli APC come sistema di somministrazione locale di farmaci (Drug Delivery System, DDS). Mirare direttamente ai tessuti con strategie di somministrazione locale dei farmaci è un approccio praticabile per ridurre la quantità di farmaci non necessari, come ad esempio nel caso degli antibiotici con il rischio di resistenza antimicrobica. Nel corso degli anni sono stati testati diversi vettori per il rilascio topico di antibiotici, come idrogel, nanoparticelle e polimeri. Prodotti autologhi, come piastrine e fibrina, sono stati utilizzati come sistemi di somministrazione di farmaci. Antibiotici, analgesici, cortisonici, antitumorali e altri farmaci, tipicamente somministrati per via endovenosa o per via orale, possono essere combinati con gli APC. Dato che gli APC potrebbero ridurre il rischio di infezioni postoperatorie, le potenziali applicazioni come DDS potrebbero rappresentare una nuova ed innovativa area di ricerca attiva. È essenziale valutare come un farmaco specifico possa essere combinato con gli APC senza alterarne le proprietà intrinseche e le interazioni con il sangue. L’aggiunta di antibiotici al sangue prima della preparazione degli APC potrebbe favorire l’attività antimicrobica locale nella cavità orale dopo le procedure chirurgiche. Per questo motivo è fondamentale capire quali antibiotici e a quali concentrazioni possono essere abbinati agli APC, senza alterarne le caratteristiche. Lo scopo di questa tesi è quello di valutare il ruolo e il potenziale utilizzo degli APC come sistemi di somministrazione locale di farmaci antimicrobici attraverso l’analisi del profilo di rilascio di due antibiotici (amoxicillina e metronidazolo), aggiunti ad un APC, in un intervallo di tempo di 14 giorni e della loro attività antimicrobica.
9-mag-2024
Italiano
DE BIASE, Alberto
RIBUFFO, Diego
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
63
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/182645
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-182645