I campi della ricerca umanistica, il cui pensiero scientifico fonda le ragioni su una metodologia filologica, ormai da tempo sono interessati da strumenti e metodologie caratteristiche degli ambiti scientifici che, invece, basano i propri risultati su analisi quantitative e ripetibili. Il rilievo architettonico, storicamente a cavallo fra questi due settori, appartiene a pieno titolo a questo scenario. Nel rilievo architettonico, infatti, una consistente attività di analisi interpretativa dell’opera studiata, deve essere consolidata dai dati strumentali acquisiti che, ovviamente, hanno natura quantitativa. Appare ovvio che il dato acquisito, poiché serve a collaudare e consolidare le ipotesi interpretative, debba essere il più oggettivo possibile. Consci che da un punto di vista metrico, probabilmente il dato che ci perviene oggi dalle attrezzature di misura è, il più delle volte, già preciso oltre il necessario, questa tesi vuole invece approfondire alcuni fattori qualitativi connaturati all’acquisizione di immagine fotografiche. Sappiamo infatti che, al giorno d’oggi, l’immagine fotografica vive un momento particolarmente fortunato, centrale e di ampia convergenza, nell’ambito delle tecniche di rilevamento, radunando in sé diverse qualità: velocità di acquisizione, elevata capacità descrittiva, informazioni metrico-dimensionali. Purtroppo, al di là di quanto la comunicazione pubblicitaria possa far sembrare, l'acquisizione di queste immagini, se finalizzate al rilievo, non richiede un semplice “click”. Come si viene illustrato nella tesi, vi sono molteplici accortezze da tenerne, che interessano tutte le fasi della ripresa, dalla programmazione oraria alla collocazione e all’impostazioni dell’attrezzatura, fino alla post produzione. Accortezze e metodologie che possono sensibilmente perfezionare la qualità dell’immagine. Così da ottenere un dato più ricco di informazioni e più oggettivo. Si tenga presente, che molte di queste metodologie volte ad incrementare gli aspetti qualitativi e di dettaglio informativo, non necessariamente conducono ad un prodotto di qualità estetica in senso espressivo-percettivo, ma nel contempo non lo escludono. Finalizzando lo studio, ad aspetti quantitativi dell`immagine che si traducono in aspetti qualitativi, è stato necessario supportare i risultati raggiunti con numerose prove comparative, eseguite sia in laboratorio, sia sul campo. Per le prove in laboratorio è stato attrezzato un apposito spazio dedicato, nel quale ho eseguito tutti i test in questa tesi illustrati. Per confrontare il dato ricavato con prove sul campo, nel presente lavoro, sono state inserite diverse ricerche in essere svolte presso il Disegno e Restauro della ‘Sapienza’ Università di Roma e condotte dall'autore di questa ricerca durante lo svolgimento del dottorato di ricerca. L'insieme dei risultati raggiunti, applicando le metodologie selezionate, sperimentate e collaudate, vogliono dunque fornire un valido contributo al perfezionamento del rilevamento strumentale a mezzo fotografico.
Fattori qualitativi e criticità metodologiche delle riprese fotografiche in ambito di rilievo architettonico
TALIN, TALIN
2021
Abstract
I campi della ricerca umanistica, il cui pensiero scientifico fonda le ragioni su una metodologia filologica, ormai da tempo sono interessati da strumenti e metodologie caratteristiche degli ambiti scientifici che, invece, basano i propri risultati su analisi quantitative e ripetibili. Il rilievo architettonico, storicamente a cavallo fra questi due settori, appartiene a pieno titolo a questo scenario. Nel rilievo architettonico, infatti, una consistente attività di analisi interpretativa dell’opera studiata, deve essere consolidata dai dati strumentali acquisiti che, ovviamente, hanno natura quantitativa. Appare ovvio che il dato acquisito, poiché serve a collaudare e consolidare le ipotesi interpretative, debba essere il più oggettivo possibile. Consci che da un punto di vista metrico, probabilmente il dato che ci perviene oggi dalle attrezzature di misura è, il più delle volte, già preciso oltre il necessario, questa tesi vuole invece approfondire alcuni fattori qualitativi connaturati all’acquisizione di immagine fotografiche. Sappiamo infatti che, al giorno d’oggi, l’immagine fotografica vive un momento particolarmente fortunato, centrale e di ampia convergenza, nell’ambito delle tecniche di rilevamento, radunando in sé diverse qualità: velocità di acquisizione, elevata capacità descrittiva, informazioni metrico-dimensionali. Purtroppo, al di là di quanto la comunicazione pubblicitaria possa far sembrare, l'acquisizione di queste immagini, se finalizzate al rilievo, non richiede un semplice “click”. Come si viene illustrato nella tesi, vi sono molteplici accortezze da tenerne, che interessano tutte le fasi della ripresa, dalla programmazione oraria alla collocazione e all’impostazioni dell’attrezzatura, fino alla post produzione. Accortezze e metodologie che possono sensibilmente perfezionare la qualità dell’immagine. Così da ottenere un dato più ricco di informazioni e più oggettivo. Si tenga presente, che molte di queste metodologie volte ad incrementare gli aspetti qualitativi e di dettaglio informativo, non necessariamente conducono ad un prodotto di qualità estetica in senso espressivo-percettivo, ma nel contempo non lo escludono. Finalizzando lo studio, ad aspetti quantitativi dell`immagine che si traducono in aspetti qualitativi, è stato necessario supportare i risultati raggiunti con numerose prove comparative, eseguite sia in laboratorio, sia sul campo. Per le prove in laboratorio è stato attrezzato un apposito spazio dedicato, nel quale ho eseguito tutti i test in questa tesi illustrati. Per confrontare il dato ricavato con prove sul campo, nel presente lavoro, sono state inserite diverse ricerche in essere svolte presso il Disegno e Restauro della ‘Sapienza’ Università di Roma e condotte dall'autore di questa ricerca durante lo svolgimento del dottorato di ricerca. L'insieme dei risultati raggiunti, applicando le metodologie selezionate, sperimentate e collaudate, vogliono dunque fornire un valido contributo al perfezionamento del rilevamento strumentale a mezzo fotografico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/183106
URN:NBN:IT:UNIROMA1-183106