Circa il 5-10% delle neoplasie alla mammella e ovaio insorge perchè su base genetica si ereditano mutazioni patogenetiche predisponenti nei geni BRCA1 e BRCA2. Si tratta di geni oncosoppressori conosciuti principalmente per la loro funzione di sorveglianza dell’integrità genomica attraverso la riparazione delle rotture a doppio filamento del DNA. La trasmissione delle mutazioni su di essi avviene con modalità autosomica dominante ed i soggetti che ne sono portatori hanno un’elevata probabilità nel tempo di sviluppare la neoplasia. L’importanza clinica per lo studio di BRCA1 e BRCA2 ha un duplice risvolto, si può garantire ai soggetti in corso di patologia una terapia personalizzata e mettere a punto dei protocolli di prevenzione per tutti i soggetti portatori di mutazione deleteria ma ancora sani. Il progetto di ricerca, articolato in due momenti, ha previsto nella prima parte lo studio su 100 pazienti selezionati dal 1/9/2017 al 31/7/2022 in cui sono stati analizzati i geni BRCA1 e BRCA2 andando a ricercare tramite sequenziamento diretto tutte le mutazioni puntiformi presenti, è stato possibile includere nello studio anche l’analisi di grandi delezioni tramite tecnica QMPSF. Dall’analisi sono emerse numerose varianti di classe 1,2,3 oltre che di classe 5. Sono riportate, in particolare, tutte le varianti trovate nei pazienti analizzati tra il 2020 ed il 2021, per BRCA1: 24 mutazioni di classe 1 di cui 2 mai riportate su database, per BRCA2 42 mutazioni di classe 1, una in particolare trovata in 5 pazienti in condizione di omozigosi e 2 mutazioni di classe 5. La prima sull’esone 11 in due pazienti correlati tra loro e la seconda situata sull’esone 14 emersa in 4 pazienti correlati. La seconda parte del progetto è stata dedicata alla comparazione dei risultati ottenuti dal sequenziamento diretto con quelli ricavati, analizzando una parte degli stessi pazienti (nello specifico 5), ma con tecnologia NGS Illumina. Durante gli anni di ricerca è stato possibile caratterizzare sul nostro territorio una mutazione founder non senso situata sull’esone 12 di BRCA1, c.4117G>T (p.Glu1373*) ed emersa in ben 17 famiglie originarie principalmente del comune di Tagliacozzo e lungo il decorso del fiume Liri.
Implementazione della diagnostica molecolare multigenica nei percorsi di identificazione della predisposizione del carcinoma dell'ovaio e della mammella
FERELLA, SILVIA
2023
Abstract
Circa il 5-10% delle neoplasie alla mammella e ovaio insorge perchè su base genetica si ereditano mutazioni patogenetiche predisponenti nei geni BRCA1 e BRCA2. Si tratta di geni oncosoppressori conosciuti principalmente per la loro funzione di sorveglianza dell’integrità genomica attraverso la riparazione delle rotture a doppio filamento del DNA. La trasmissione delle mutazioni su di essi avviene con modalità autosomica dominante ed i soggetti che ne sono portatori hanno un’elevata probabilità nel tempo di sviluppare la neoplasia. L’importanza clinica per lo studio di BRCA1 e BRCA2 ha un duplice risvolto, si può garantire ai soggetti in corso di patologia una terapia personalizzata e mettere a punto dei protocolli di prevenzione per tutti i soggetti portatori di mutazione deleteria ma ancora sani. Il progetto di ricerca, articolato in due momenti, ha previsto nella prima parte lo studio su 100 pazienti selezionati dal 1/9/2017 al 31/7/2022 in cui sono stati analizzati i geni BRCA1 e BRCA2 andando a ricercare tramite sequenziamento diretto tutte le mutazioni puntiformi presenti, è stato possibile includere nello studio anche l’analisi di grandi delezioni tramite tecnica QMPSF. Dall’analisi sono emerse numerose varianti di classe 1,2,3 oltre che di classe 5. Sono riportate, in particolare, tutte le varianti trovate nei pazienti analizzati tra il 2020 ed il 2021, per BRCA1: 24 mutazioni di classe 1 di cui 2 mai riportate su database, per BRCA2 42 mutazioni di classe 1, una in particolare trovata in 5 pazienti in condizione di omozigosi e 2 mutazioni di classe 5. La prima sull’esone 11 in due pazienti correlati tra loro e la seconda situata sull’esone 14 emersa in 4 pazienti correlati. La seconda parte del progetto è stata dedicata alla comparazione dei risultati ottenuti dal sequenziamento diretto con quelli ricavati, analizzando una parte degli stessi pazienti (nello specifico 5), ma con tecnologia NGS Illumina. Durante gli anni di ricerca è stato possibile caratterizzare sul nostro territorio una mutazione founder non senso situata sull’esone 12 di BRCA1, c.4117G>T (p.Glu1373*) ed emersa in ben 17 famiglie originarie principalmente del comune di Tagliacozzo e lungo il decorso del fiume Liri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/183930
URN:NBN:IT:UNIVAQ-183930