L’elaborato propone uno studio sulle rappresentazioni delle funzioni della sociologia e di come viene percepito il ruolo del sociologo, in qualità di esperto, in contesti di crisi. La storia più recente si caratterizza per il rapido susseguirsi, in alcuni casi fino al sovrapporsi, di differenti stati di crisi, eventi che irrompono nella quotidianità degli individui, e in generale della società, scardinandone gli equilibri. Si pensi, ad esempio, alla pandemia da Covid-19, crisi sanitaria senza precedenti che ha mutato il modo di vivere delle persone in tutto il mondo. Oppure, ai conflitti armati come, ad esempio, quello Russo – Ucraino o quelli in Medio Oriente che, oltre alle tragiche conseguenze per le parti coinvolte sul campo, destabilizzano gli equilibri geopolitici tra i vari Paesi del mondo. Gli esempi di eventi di crisi riguardano anche quelli di carattere ambientale, soprattutto rispetto alle conseguenze dettate dal cambiamento climatico. Scenari di crisi come quelli citati costituiscono lo sfondo nel quale si inseriscono i percorsi conoscitivi, teorici ed empirici, intrapresi nel progetto di ricerca. Ed è in tali scenari che si rivela centrale l’intervento degli esperti, cioè individui equipaggiati con una profonda conoscenza in uno specifico campo del sapere, cioè l’expertise, che può rivelarsi determinante nell’elaborazione di adeguate strategie risolutive con cui affrontare la complessità di un evento crisi. L’obiettivo perseguito con il lavoro di ricerca presentato consiste nel comprendere quali sono le rappresentazioni delle funzioni che un sociologo può esercitare in un contesto di crisi in virtù della sua expertise. Per raggiungere tale obiettivo cognitivo, sono state analizzate due differenti prospettive del tema indagato. La prima è una prospettiva esterna al campo sociologico, cioè di coloro che non appartengono alla comunità sociologica. La seconda è invece interna, e riguarda il punto di vista di sociologi e sociologhe che applicano la propria expertise sociologica nelle proprie esperienze di ricerca e professionali. Tali prospettive hanno dato origine alle due fasi empiriche presenti nel disegno della ricerca, fasi distinte ma complementari, in un approccio mixed methods. La prima fase della ricerca è costituita dalla somministrazione di un questionario online in cui, oltre a quesiti sociodemografici, sono state inserite cinque storie narranti ciascuna un differente contesto di crisi immaginario, il quale trae però ispirazione da una crisi realmente accaduta. Ciascuna storia è seguita dalle medesime tre domande, proposte nello stesso ordine, con le quali si chiede ai rispondenti di scegliere, da una lista presentata in cui figura anche l’expertise sociologica, gli esperti, secondo loro, maggiormente indicati a risolvere ciascuna crisi e di motivare tali scelte. Le cinque storie differiscono per la natura della crisi raccontata ma condividono la medesima struttura narrativa, il cui scopo è far immedesimare il rispondente nello scenario narrato. Il questionario è stato rivolto a studenti universitari, provenienti da diverse Università italiane, di diversi corsi di studio e appartenenti ad eterogenei settori scientifico-disciplinari, studenti di dottorato, di scuole di specializzazione e master, scelti poiché interpareti in qualità di esperti in formazione. Dalle 332 risposte raggiunte, sono state rilevate le rappresentazioni delle funzioni della sociologia che, secondo i rispondenti, gli esperti sociologi possono esercitare nella risoluzione della crisi. I risultati del questionario costituiscono inoltre il punto di giunzione con la seconda fase della ricerca, nella quale sono state condotte dodici interviste in profondità a esperti sociologi e sociologhe scelti poiché hanno applicato la propria expertise sociologica nell’elaborazione di strategie risolutive in circostanze di crisi. Nel corso di ciascuna intervista, sono stati mostrati i risultati della precedente fase e, nello specifico, è stato chiesto agli intervistati e alle intervistate di esprimere le loro considerazioni in merito alle rappresentazioni delle funzioni della sociologia emerse dall’analisi delle risposte al questionario. Durante le interviste, sono stati esplorati ulteriori temi che interessano, più da vicino, l’expertise sociologica e di come questa viene oggi percepita, sia da una prospettiva interna alla comunità, e sia esternamente ad essa. I risultati delle analisi condotte mostrano alcuni punti di sovrapposizione tra le due prospettive. I sociologi e le sociologhe intervistati/e hanno riconosciuto alcune delle funzioni richiamate dai rispondenti al questionario come appartenenti all’expertise sociologica. Allo stesso modo però, dalle interviste emergono delle divergenze con le rappresentazioni degli studenti rispondenti poiché non sono emerse, dalle opinioni dei rispondenti, delle funzioni che invece appartengono all’expertise sociologica. In considerazione di quanto rilevato, emerge una non completa sovrapposizione tra le prospettive interpretative, esterna e interna alla sociologia, prese in esame. Al di fuori, la sociologia è percepita come una disciplina dai confini opachi diversamente da altre expertise che risultano più riconoscibili. Dalla prospettiva interna, la disciplina sociologica non si caratterizza per una coesa identità disciplinare. L’elaborato si propone dunque come occasione di riflessione sullo stato della sociologia e di come questa è percepita, da una prospettiva interna ed esterna alla disciplina.
Come ci vediamo e come ci vedono gli altri. Un’analisi empirica sulla rappresentazione dell’expertise sociologica in contesti di crisi
APRILE, ROSARIO
2025
Abstract
L’elaborato propone uno studio sulle rappresentazioni delle funzioni della sociologia e di come viene percepito il ruolo del sociologo, in qualità di esperto, in contesti di crisi. La storia più recente si caratterizza per il rapido susseguirsi, in alcuni casi fino al sovrapporsi, di differenti stati di crisi, eventi che irrompono nella quotidianità degli individui, e in generale della società, scardinandone gli equilibri. Si pensi, ad esempio, alla pandemia da Covid-19, crisi sanitaria senza precedenti che ha mutato il modo di vivere delle persone in tutto il mondo. Oppure, ai conflitti armati come, ad esempio, quello Russo – Ucraino o quelli in Medio Oriente che, oltre alle tragiche conseguenze per le parti coinvolte sul campo, destabilizzano gli equilibri geopolitici tra i vari Paesi del mondo. Gli esempi di eventi di crisi riguardano anche quelli di carattere ambientale, soprattutto rispetto alle conseguenze dettate dal cambiamento climatico. Scenari di crisi come quelli citati costituiscono lo sfondo nel quale si inseriscono i percorsi conoscitivi, teorici ed empirici, intrapresi nel progetto di ricerca. Ed è in tali scenari che si rivela centrale l’intervento degli esperti, cioè individui equipaggiati con una profonda conoscenza in uno specifico campo del sapere, cioè l’expertise, che può rivelarsi determinante nell’elaborazione di adeguate strategie risolutive con cui affrontare la complessità di un evento crisi. L’obiettivo perseguito con il lavoro di ricerca presentato consiste nel comprendere quali sono le rappresentazioni delle funzioni che un sociologo può esercitare in un contesto di crisi in virtù della sua expertise. Per raggiungere tale obiettivo cognitivo, sono state analizzate due differenti prospettive del tema indagato. La prima è una prospettiva esterna al campo sociologico, cioè di coloro che non appartengono alla comunità sociologica. La seconda è invece interna, e riguarda il punto di vista di sociologi e sociologhe che applicano la propria expertise sociologica nelle proprie esperienze di ricerca e professionali. Tali prospettive hanno dato origine alle due fasi empiriche presenti nel disegno della ricerca, fasi distinte ma complementari, in un approccio mixed methods. La prima fase della ricerca è costituita dalla somministrazione di un questionario online in cui, oltre a quesiti sociodemografici, sono state inserite cinque storie narranti ciascuna un differente contesto di crisi immaginario, il quale trae però ispirazione da una crisi realmente accaduta. Ciascuna storia è seguita dalle medesime tre domande, proposte nello stesso ordine, con le quali si chiede ai rispondenti di scegliere, da una lista presentata in cui figura anche l’expertise sociologica, gli esperti, secondo loro, maggiormente indicati a risolvere ciascuna crisi e di motivare tali scelte. Le cinque storie differiscono per la natura della crisi raccontata ma condividono la medesima struttura narrativa, il cui scopo è far immedesimare il rispondente nello scenario narrato. Il questionario è stato rivolto a studenti universitari, provenienti da diverse Università italiane, di diversi corsi di studio e appartenenti ad eterogenei settori scientifico-disciplinari, studenti di dottorato, di scuole di specializzazione e master, scelti poiché interpareti in qualità di esperti in formazione. Dalle 332 risposte raggiunte, sono state rilevate le rappresentazioni delle funzioni della sociologia che, secondo i rispondenti, gli esperti sociologi possono esercitare nella risoluzione della crisi. I risultati del questionario costituiscono inoltre il punto di giunzione con la seconda fase della ricerca, nella quale sono state condotte dodici interviste in profondità a esperti sociologi e sociologhe scelti poiché hanno applicato la propria expertise sociologica nell’elaborazione di strategie risolutive in circostanze di crisi. Nel corso di ciascuna intervista, sono stati mostrati i risultati della precedente fase e, nello specifico, è stato chiesto agli intervistati e alle intervistate di esprimere le loro considerazioni in merito alle rappresentazioni delle funzioni della sociologia emerse dall’analisi delle risposte al questionario. Durante le interviste, sono stati esplorati ulteriori temi che interessano, più da vicino, l’expertise sociologica e di come questa viene oggi percepita, sia da una prospettiva interna alla comunità, e sia esternamente ad essa. I risultati delle analisi condotte mostrano alcuni punti di sovrapposizione tra le due prospettive. I sociologi e le sociologhe intervistati/e hanno riconosciuto alcune delle funzioni richiamate dai rispondenti al questionario come appartenenti all’expertise sociologica. Allo stesso modo però, dalle interviste emergono delle divergenze con le rappresentazioni degli studenti rispondenti poiché non sono emerse, dalle opinioni dei rispondenti, delle funzioni che invece appartengono all’expertise sociologica. In considerazione di quanto rilevato, emerge una non completa sovrapposizione tra le prospettive interpretative, esterna e interna alla sociologia, prese in esame. Al di fuori, la sociologia è percepita come una disciplina dai confini opachi diversamente da altre expertise che risultano più riconoscibili. Dalla prospettiva interna, la disciplina sociologica non si caratterizza per una coesa identità disciplinare. L’elaborato si propone dunque come occasione di riflessione sullo stato della sociologia e di come questa è percepita, da una prospettiva interna ed esterna alla disciplina.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/188047
URN:NBN:IT:UNIROMA1-188047