Il lavoro di ricerca ha avuto come primo obiettivo lo studio delle attuali condizioni urbane delle città del Mezzogiorno, attraverso l’analisi dei fenomeni politici, economici e sociali sia europei che nazionali, ed il confronto tra le diverse condizioni urbane centro-settentrionali e meridionali del nostro Paese. Questa prima analisi ha permesso di mettere in luce importanti differenze in termini di sviluppo e politiche territoriali, e di evidenziare alcune esperienze meridionali capaci di porsi come alternative a sviluppi territoriali rivelatisi ormai insostenibili. A seguito di queste conclusioni si è incentrato lo sguardo sul caso cosentino, in quanto qui è possibile trovare un centro storico complessivamente integro nella sua composizione edilizia, ma fortemente frammentato dal punto di vista sociale. Un luogo che, anche se marginalizzato, risulta privilegiato dall’agire autonomo di molti cittadini capaci di mettere in atto forme trasformative in grado di riversarsi sullo spazio urbano e, dunque, degne di attenzione. Si è infine provato a guardare questo territorio, confrontandosi anche con alcune riflessioni proprie del “pensiero meridiano” (Cassano, 1996), al fine di traguardare possibili sviluppi capaci di collocarsi al di fuori di logiche estrattive e più incentrate sui bisogni della cittadinanza. Capaci, in ultima ipotesi, di dare risposte alla sempre più pervasiva ≪crisi della modernità≫ ( Harvey, 2015).
La città storica di Cosenza: tra abbandono e progettualità. Studio di un centro storico meridionale diventato periferia
SPALLATO, ANDREA
2025
Abstract
Il lavoro di ricerca ha avuto come primo obiettivo lo studio delle attuali condizioni urbane delle città del Mezzogiorno, attraverso l’analisi dei fenomeni politici, economici e sociali sia europei che nazionali, ed il confronto tra le diverse condizioni urbane centro-settentrionali e meridionali del nostro Paese. Questa prima analisi ha permesso di mettere in luce importanti differenze in termini di sviluppo e politiche territoriali, e di evidenziare alcune esperienze meridionali capaci di porsi come alternative a sviluppi territoriali rivelatisi ormai insostenibili. A seguito di queste conclusioni si è incentrato lo sguardo sul caso cosentino, in quanto qui è possibile trovare un centro storico complessivamente integro nella sua composizione edilizia, ma fortemente frammentato dal punto di vista sociale. Un luogo che, anche se marginalizzato, risulta privilegiato dall’agire autonomo di molti cittadini capaci di mettere in atto forme trasformative in grado di riversarsi sullo spazio urbano e, dunque, degne di attenzione. Si è infine provato a guardare questo territorio, confrontandosi anche con alcune riflessioni proprie del “pensiero meridiano” (Cassano, 1996), al fine di traguardare possibili sviluppi capaci di collocarsi al di fuori di logiche estrattive e più incentrate sui bisogni della cittadinanza. Capaci, in ultima ipotesi, di dare risposte alla sempre più pervasiva ≪crisi della modernità≫ ( Harvey, 2015).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/188622
URN:NBN:IT:UNIROMA1-188622