This Ph.D. thesis is both a translation and a critical essay. One part includes the first Italian translation of J.-B. Cousin de Grainville's "Le Dernier Homme" (published posthumously in 1805). Grainville's work is full of figures of speech, such as hypotyposis, ekphrasis and similes: which creates a very vivid text. The aim of this study is to analyse the visual aspects of this novel, in order to see if they are a problem while translating, and to what extent. For instance, the thesis explores the expression "vaisseaux aériens", referred to a sort of balloon or airship used by some characters. To this purpose, this research shows that it is necessary to identify the exact image behind such expression, in order to find the best way to translate it. Visual and translational problems are also connected while examining another peculiarity of a lot of scenes in Grainville's novel: the rapid alternation between verb tenses of past and present. This study wants to demonstrate that, far from being unintentional, it's rather a rhetorical figure: the enallage, which is typical of vivid texts.

Il presente lavoro ha una duplice natura: traduttiva e critica. Una parte include la traduzione integrale di "Le Dernier Homme" (1805, postumo) di J.-B. Cousin de Grainville - la prima in lingua italiana. L'altra parte offre un commento critico al testo e alla traduzione, incentrato sull'analisi degli aspetti visivi dell'opera. Il romanzo presenta numerose ipotiposi, ecfrasi, similitudini e altri espedienti che rendono particolarmente vivida la parola. Il commento si pone l'obiettivo di indagare se gli elementi visivi costituiscano una criticità traduttiva, e in quale misura. Largo spazio è dato al caso dei "vaisseaux aériens", il curioso mezzo di trasporto a bordo del quale viaggiano i protagonisti: si cerca di ricostruire l'immagine precisa a cui rimanda l'espressione, per scegliere la traduzione più adatta. Un altro tema emblematico è costituito dall'alternanza, spesso molto serrata, dei tempi verbali del passato e del presente. Lungi dal considerarla una "confusione" non voluta, nello studio viene ricondotta piuttosto a un tratto stilistico, l'enallage di tempo, figura retorica tipica proprio dei testi visivi.

"Le Dernier Homme" di Grainville: tradurre la visione

POLEGRI, ERICA
2025

Abstract

This Ph.D. thesis is both a translation and a critical essay. One part includes the first Italian translation of J.-B. Cousin de Grainville's "Le Dernier Homme" (published posthumously in 1805). Grainville's work is full of figures of speech, such as hypotyposis, ekphrasis and similes: which creates a very vivid text. The aim of this study is to analyse the visual aspects of this novel, in order to see if they are a problem while translating, and to what extent. For instance, the thesis explores the expression "vaisseaux aériens", referred to a sort of balloon or airship used by some characters. To this purpose, this research shows that it is necessary to identify the exact image behind such expression, in order to find the best way to translate it. Visual and translational problems are also connected while examining another peculiarity of a lot of scenes in Grainville's novel: the rapid alternation between verb tenses of past and present. This study wants to demonstrate that, far from being unintentional, it's rather a rhetorical figure: the enallage, which is typical of vivid texts.
23-gen-2025
Italiano
Il presente lavoro ha una duplice natura: traduttiva e critica. Una parte include la traduzione integrale di "Le Dernier Homme" (1805, postumo) di J.-B. Cousin de Grainville - la prima in lingua italiana. L'altra parte offre un commento critico al testo e alla traduzione, incentrato sull'analisi degli aspetti visivi dell'opera. Il romanzo presenta numerose ipotiposi, ecfrasi, similitudini e altri espedienti che rendono particolarmente vivida la parola. Il commento si pone l'obiettivo di indagare se gli elementi visivi costituiscano una criticità traduttiva, e in quale misura. Largo spazio è dato al caso dei "vaisseaux aériens", il curioso mezzo di trasporto a bordo del quale viaggiano i protagonisti: si cerca di ricostruire l'immagine precisa a cui rimanda l'espressione, per scegliere la traduzione più adatta. Un altro tema emblematico è costituito dall'alternanza, spesso molto serrata, dei tempi verbali del passato e del presente. Lungi dal considerarla una "confusione" non voluta, nello studio viene ricondotta piuttosto a un tratto stilistico, l'enallage di tempo, figura retorica tipica proprio dei testi visivi.
CORDINER, VALERIO
VAN GEERTRUIJDEN, Martine Lydie
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/188914
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-188914