L’obiettivo di questa tesi è comprendere quale ambiente culturale abbia permesso la produzione della Pretiosa Margarita Novella di Pietro Bono da Ferrara, medico del XIV secolo. Si tratta di lunga e approfondita quaestio sulla liceità e scientificità dell’alchimia, scritta tra il 1323 e il 1330. Nel corso della tesi si prenderà in esame soprattutto l’università di Padova e si confronterà Pietro Bono con uni dei principali rappresentanti dello studium patavino nel corso dei primi decenni del XIV secolo, Pietro d'Abano, medico e autore di libri in difesa dell’utilizzo lecito dell’astrologia. Si inserirà Bono in questo contesto e lo si valuterà come espressione di un preciso momento storico e culturale, nel quale la riflessione scientifica sui saperi aveva raggiunto una raffinatezza tale, da poter interessare anche discipline come quella alchemica, solitamente esclusa dall’enciclopedia delle scienze. Si suddividerà dunque il lavoro in quattro capitoli: il primo analizzerà le conoscenze che possediamo su Bono, gli insegnamenti delle università di Padova e di Bologna, le biografie e le opere dei medici che operarono in queste città; il secondo si concentrerà sui testi al centro del confronto tra Pietro d'Abano e Pietro Bono e sulle fonti e le metodologie comuni; il terzo si soffermerà sul confronto tra le dottrine alchemiche e astrologiche comuni all’interno dei testi; il quarto esaminerà i concetti alla base della fondazione epistemologica delle discipline che i due autori difendono.

Pietro d'Abano e Pietro Bono: due medici in difesa di astrologia e alchimia

TOMATIS, JACOPO
2025

Abstract

L’obiettivo di questa tesi è comprendere quale ambiente culturale abbia permesso la produzione della Pretiosa Margarita Novella di Pietro Bono da Ferrara, medico del XIV secolo. Si tratta di lunga e approfondita quaestio sulla liceità e scientificità dell’alchimia, scritta tra il 1323 e il 1330. Nel corso della tesi si prenderà in esame soprattutto l’università di Padova e si confronterà Pietro Bono con uni dei principali rappresentanti dello studium patavino nel corso dei primi decenni del XIV secolo, Pietro d'Abano, medico e autore di libri in difesa dell’utilizzo lecito dell’astrologia. Si inserirà Bono in questo contesto e lo si valuterà come espressione di un preciso momento storico e culturale, nel quale la riflessione scientifica sui saperi aveva raggiunto una raffinatezza tale, da poter interessare anche discipline come quella alchemica, solitamente esclusa dall’enciclopedia delle scienze. Si suddividerà dunque il lavoro in quattro capitoli: il primo analizzerà le conoscenze che possediamo su Bono, gli insegnamenti delle università di Padova e di Bologna, le biografie e le opere dei medici che operarono in queste città; il secondo si concentrerà sui testi al centro del confronto tra Pietro d'Abano e Pietro Bono e sulle fonti e le metodologie comuni; il terzo si soffermerà sul confronto tra le dottrine alchemiche e astrologiche comuni all’interno dei testi; il quarto esaminerà i concetti alla base della fondazione epistemologica delle discipline che i due autori difendono.
30-gen-2025
Italiano
VALENTE, Luisa
FRONTEROTTA, FRANCESCO
LENZI, MASSIMILIANO
DE PALO, MARINA
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
422
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/189208
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-189208