L’azienda, da un punto di vista economico aziendale, rappresenta un centro di produzione organizzato e sistematico, destinato a perdurare nel tempo. L’azienda, non può che definirsi sistema aperto, in quanto riceve input dall'ambiente ed emette output verso l'ambiente stesso, entrando in relazione con tutto il contesto economico e sociale di riferimento. Ritenere, pertanto, che l'azienda consegua uno ed un solo obiettivo è affermazione incompleta e restrittiva, se si condivide il concetto di azienda quale coalizione di individui. Ciò comporta che l’azienda è sottoposta quotidianamente al giudizio continuo di tutti coloro che sono interessati al suo agire. Soggetti diversi, con interessi diversi, più o meno connessi tra loro. Soggetti che agendo isolatamente o congiuntamente, possono indirizzare ovvero influenzare i comportamenti e le scelte di ogni centro di produzione incidendo sulla sua capacità di creazione di valore; creazione di un valore non più solo economico ma anche sociale. Dunque: coscienza o profitto? Coscienza contro profitto? La risposta più idonea è: coscienza e profitto, in quanto il mantenimento attivo del rapporto tra coscienza e profitto è opportuno per creare valore idoneo al conseguimento del giusto equilibrio tra le condizioni economiche e la funzione sociale. Il tema della determinazione di un valore sociale è in continua evoluzione e obiettivo di questo lavoro è la ricerca di un nuovo modello di valutazione dell'agire aziendale valido per le aziende di qualsiasi dimensione; uno strumento in grado di esprimere un valore economico integrato dal valore sociale che mostri la quantificazione dell’azione sociale dell’impresa, cioè il suo “successo sostenibile”.

Il valore economico della socialità. Analisi e costruzione di un modello

RICCO, SABRINA
2025

Abstract

L’azienda, da un punto di vista economico aziendale, rappresenta un centro di produzione organizzato e sistematico, destinato a perdurare nel tempo. L’azienda, non può che definirsi sistema aperto, in quanto riceve input dall'ambiente ed emette output verso l'ambiente stesso, entrando in relazione con tutto il contesto economico e sociale di riferimento. Ritenere, pertanto, che l'azienda consegua uno ed un solo obiettivo è affermazione incompleta e restrittiva, se si condivide il concetto di azienda quale coalizione di individui. Ciò comporta che l’azienda è sottoposta quotidianamente al giudizio continuo di tutti coloro che sono interessati al suo agire. Soggetti diversi, con interessi diversi, più o meno connessi tra loro. Soggetti che agendo isolatamente o congiuntamente, possono indirizzare ovvero influenzare i comportamenti e le scelte di ogni centro di produzione incidendo sulla sua capacità di creazione di valore; creazione di un valore non più solo economico ma anche sociale. Dunque: coscienza o profitto? Coscienza contro profitto? La risposta più idonea è: coscienza e profitto, in quanto il mantenimento attivo del rapporto tra coscienza e profitto è opportuno per creare valore idoneo al conseguimento del giusto equilibrio tra le condizioni economiche e la funzione sociale. Il tema della determinazione di un valore sociale è in continua evoluzione e obiettivo di questo lavoro è la ricerca di un nuovo modello di valutazione dell'agire aziendale valido per le aziende di qualsiasi dimensione; uno strumento in grado di esprimere un valore economico integrato dal valore sociale che mostri la quantificazione dell’azione sociale dell’impresa, cioè il suo “successo sostenibile”.
27-gen-2025
Italiano
BIANCHI, Maria Teresa
PAOLONI, PAOLA
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
165
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/189710
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-189710