Questo lavoro si propone di approfondire, citando Bruner (1990, p.15), “il ruolo centrale del significato nell’azione umana” e di mettere in luce come lo studio del significato – del suo emergere e riprodursi – possa contribuire a spiegare fenomeni complessi che rappresentano le sfide della società contemporanea, con particolare riferimento alla crisi climatica. Questo lavoro di tesi rappresenta il risultato di tre anni di studi e di ricerche in cui mi sono impegnato nell’approfondimento di un modello teorico sul significato e sull’analisi empirica di alcuni fenomeni ambientali, con l’intento di comprendere come il meaning-making possa orientare le risposte umane di fronte alla crisi climatica. Nel corso del lavoro ho avuto modo di constatare che, nella tradizione psicologica, il significato è stato spesso inteso come un’entità statica, un insieme di contenuti mentali predefiniti che esistono in modo autonomo rispetto all’esperienza vissuta (Salvatore, 2016). Questa visione risale a un paradigma che concepisce il significato come separato e distinto dai processi che lo generano, trattandolo come un dato a priori che può essere “acquisito” o “compreso” attraverso l’elaborazione cognitiva. Tuttavia, questo approccio non riesce a cogliere la complessa dinamica del modo in cui il significato viene a costituirsi, aprendosi alla possibilità di essere sperimentato come realtà psicologica (Reho & Salvatore, 2024). La teoria del segno di Peirce introduce l’idea di una semiosi illimitata, in cui il significato si genera attraverso un continuo processo di interpretazione (Peirce, 1897/1932). Ogni interpretazione non è mai definitiva, ma costituisce un passo ulteriore nel meaning-making, che si sviluppa in una rete infinita di relazioni tra segni (Salvatore et al., 2024a). Alla luce di questa inversione di paradigma, risulta evidente l’importanza di indagare il ruolo del meaning-making nella comprensione e nella risposta alla crisi climatica. Le questioni ambientali rappresentano oggi una delle sfide più pressanti e complesse per la società contemporanea (Hochachka, 2019). La crisi climatica, infatti, solleva questioni di natura etica, sociale e psicologica, che riguardano il modo in cui gli esseri umani percepiscono i cambiamenti ambientali e reagiscono ad essi. La capacità di promuovere risposte adeguate e sostenibili dipende, quindi, non solo dalla disponibilità di informazioni scientifiche, ma anche dalla capacità di orientare il processo di meaning-making verso la costruzione di significati che supportino comportamenti pro-ambientali (Gennaro et al., 2024). Questa tesi si articola in diversi capitoli che affrontano il tema del meaning-making da varie angolazioni, integrando riflessioni teoriche e analisi empiriche. Nel primo capitolo, verrà presentato un modello teorico circa la genesi del significato, ispirato alla tradizione pragmatista e alla semiotica di Peirce. Il secondo capitolo si concentrerà sull’analisi del milieu culturale come cornice entro cui si sviluppa il meaning-making, con uno sguardo ai concetti di “Universi Simbolici” e “Linee di forza semiotica” sviluppati all’interno della proposta teorica della Semiotic Cultural Psychology Theory. Inoltre, verrà presentata un’analisi retrospettiva circa la stabilità degli universi simbolici e delle linee di forza semiotica. Tale analisi è volta a testare, da un lato, la visione degli universi simbolici come quadri interpretativi pre-riflessivi (Salvatore et al., 2019) che si riproducono nel tempo attraverso la riproduzione stessa delle pratiche sociali che inquadrano; dall’altro, la visione delle linee di forza semiotica come dimensioni primitive del significato, e per questo non scomponibili in elementi più elementari, che riflettono modelli universali di attivazione corporea (Barret, 2006; Russell, 2003; Salvatore et al., 2024b). Nel terzo capitolo viene introdotto il concetto di dimensionalità del significato come framework metodologico per analizzare il processo di meaning-making. La dimensionalità è intesa come la capacità di interpretare l’ambiente esterno attraverso diverse dimensioni di significato, fornendo una mappa più o meno ricca e sfumata della realtà. Questo approccio metodologico permette di indagare il livello di complessità con del significato e in questo capitolo verrà presentato uno studio volto a sviluppare e validare uno strumento per la misurazione della flessibilità della dimensionalità: il Meaning-Making Dimensionality Index. Questo strumento consente di comprendere un aspetto dinamico centrale che sottende l’interpretazione della realtà. Infine, il quarto capitolo sarà dedicato alla dimensione applicativa della teoria, in cui verranno presentati quattro studi empirici che hanno indagato la relazione tra meaning-making e comportamenti pro-ambientali. Questi studi esplorano come la costruzione di significato influenzi le azioni individuali e collettive, analizzando in particolare il ruolo delle visioni del mondo, degli affetti, degli atteggiamenti e delle rappresentazioni nel determinare il livello di impegno verso pratiche sostenibili. Il presente lavoro, quindi, si propone non solo di contribuire alla comprensione teorica del meaning-making, ma anche di favorire la riflessione su come orientare questo processo per favorire comportamenti e politiche sostenibili. La sfida della crisi climatica richiede un approccio integrato e multidisciplinare, capace di coniugare i contributi delle scienze naturali e delle scienze umane, includendo l’analisi non solo delle dimensioni psicologiche e sociali, ma anche di quella culturale, al fine di ottenere una comprensione più profonda e articolata del fenomeno.

Meaning-making e crisi climatica: prospettive teoriche ed evidenze empiriche

REHO, MATTEO
2025

Abstract

Questo lavoro si propone di approfondire, citando Bruner (1990, p.15), “il ruolo centrale del significato nell’azione umana” e di mettere in luce come lo studio del significato – del suo emergere e riprodursi – possa contribuire a spiegare fenomeni complessi che rappresentano le sfide della società contemporanea, con particolare riferimento alla crisi climatica. Questo lavoro di tesi rappresenta il risultato di tre anni di studi e di ricerche in cui mi sono impegnato nell’approfondimento di un modello teorico sul significato e sull’analisi empirica di alcuni fenomeni ambientali, con l’intento di comprendere come il meaning-making possa orientare le risposte umane di fronte alla crisi climatica. Nel corso del lavoro ho avuto modo di constatare che, nella tradizione psicologica, il significato è stato spesso inteso come un’entità statica, un insieme di contenuti mentali predefiniti che esistono in modo autonomo rispetto all’esperienza vissuta (Salvatore, 2016). Questa visione risale a un paradigma che concepisce il significato come separato e distinto dai processi che lo generano, trattandolo come un dato a priori che può essere “acquisito” o “compreso” attraverso l’elaborazione cognitiva. Tuttavia, questo approccio non riesce a cogliere la complessa dinamica del modo in cui il significato viene a costituirsi, aprendosi alla possibilità di essere sperimentato come realtà psicologica (Reho & Salvatore, 2024). La teoria del segno di Peirce introduce l’idea di una semiosi illimitata, in cui il significato si genera attraverso un continuo processo di interpretazione (Peirce, 1897/1932). Ogni interpretazione non è mai definitiva, ma costituisce un passo ulteriore nel meaning-making, che si sviluppa in una rete infinita di relazioni tra segni (Salvatore et al., 2024a). Alla luce di questa inversione di paradigma, risulta evidente l’importanza di indagare il ruolo del meaning-making nella comprensione e nella risposta alla crisi climatica. Le questioni ambientali rappresentano oggi una delle sfide più pressanti e complesse per la società contemporanea (Hochachka, 2019). La crisi climatica, infatti, solleva questioni di natura etica, sociale e psicologica, che riguardano il modo in cui gli esseri umani percepiscono i cambiamenti ambientali e reagiscono ad essi. La capacità di promuovere risposte adeguate e sostenibili dipende, quindi, non solo dalla disponibilità di informazioni scientifiche, ma anche dalla capacità di orientare il processo di meaning-making verso la costruzione di significati che supportino comportamenti pro-ambientali (Gennaro et al., 2024). Questa tesi si articola in diversi capitoli che affrontano il tema del meaning-making da varie angolazioni, integrando riflessioni teoriche e analisi empiriche. Nel primo capitolo, verrà presentato un modello teorico circa la genesi del significato, ispirato alla tradizione pragmatista e alla semiotica di Peirce. Il secondo capitolo si concentrerà sull’analisi del milieu culturale come cornice entro cui si sviluppa il meaning-making, con uno sguardo ai concetti di “Universi Simbolici” e “Linee di forza semiotica” sviluppati all’interno della proposta teorica della Semiotic Cultural Psychology Theory. Inoltre, verrà presentata un’analisi retrospettiva circa la stabilità degli universi simbolici e delle linee di forza semiotica. Tale analisi è volta a testare, da un lato, la visione degli universi simbolici come quadri interpretativi pre-riflessivi (Salvatore et al., 2019) che si riproducono nel tempo attraverso la riproduzione stessa delle pratiche sociali che inquadrano; dall’altro, la visione delle linee di forza semiotica come dimensioni primitive del significato, e per questo non scomponibili in elementi più elementari, che riflettono modelli universali di attivazione corporea (Barret, 2006; Russell, 2003; Salvatore et al., 2024b). Nel terzo capitolo viene introdotto il concetto di dimensionalità del significato come framework metodologico per analizzare il processo di meaning-making. La dimensionalità è intesa come la capacità di interpretare l’ambiente esterno attraverso diverse dimensioni di significato, fornendo una mappa più o meno ricca e sfumata della realtà. Questo approccio metodologico permette di indagare il livello di complessità con del significato e in questo capitolo verrà presentato uno studio volto a sviluppare e validare uno strumento per la misurazione della flessibilità della dimensionalità: il Meaning-Making Dimensionality Index. Questo strumento consente di comprendere un aspetto dinamico centrale che sottende l’interpretazione della realtà. Infine, il quarto capitolo sarà dedicato alla dimensione applicativa della teoria, in cui verranno presentati quattro studi empirici che hanno indagato la relazione tra meaning-making e comportamenti pro-ambientali. Questi studi esplorano come la costruzione di significato influenzi le azioni individuali e collettive, analizzando in particolare il ruolo delle visioni del mondo, degli affetti, degli atteggiamenti e delle rappresentazioni nel determinare il livello di impegno verso pratiche sostenibili. Il presente lavoro, quindi, si propone non solo di contribuire alla comprensione teorica del meaning-making, ma anche di favorire la riflessione su come orientare questo processo per favorire comportamenti e politiche sostenibili. La sfida della crisi climatica richiede un approccio integrato e multidisciplinare, capace di coniugare i contributi delle scienze naturali e delle scienze umane, includendo l’analisi non solo delle dimensioni psicologiche e sociali, ma anche di quella culturale, al fine di ottenere una comprensione più profonda e articolata del fenomeno.
29-gen-2025
Italiano
LAI, CARLO
GALLI, FEDERICA
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
164
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/190166
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-190166