La gestazione per altri (GPA), resa possibile dalle tecnologie riproduttive (TR), rappresenta un tema complesso che interroga la filosofia politica e il diritto. Il presente lavoro studia il dibattito femminista sulle citate tematiche, di cui si discutono le declinazioni dell’uguaglianza e dell’autonomia, al fine di problematizzare l’idea che il consenso a svolgere una GPA sia sempre da reputarsi autentico solo poiché frutto di scelta (senza considerare il contesto in cui quest’ultima si inserisce), e a criticare la narrazione della GPA e delle TR che non tiene in considerazione l’asimmetria tra i sessi nella sfera riproduttiva. Il primo capitolo è propedeutico alla successiva trattazione della gestazione per altri e delle tecnologie riproduttive, occupandosi della storia delle filosofie femministe, del rapporto tra i femminismi e il diritto e della necessità di riconcettualizzare il principio di autonomia come relazionale e quello di uguaglianza come antisubordinante. Il secondo, invece, analizza in dettaglio il dibattito filosofico femminista circa i principi di uguaglianza ed autonomia nella GPA e nelle TR (approfondendo la discussione sul diritto al ripensamento della gestante, nonché sulle implicazioni mediche ed economiche sottese a GPA e TR). Il terzo capitolo, infine, approfondisce il modo in cui la giurisprudenza di alcuni stati sulla GPA e sulle TR declina i principi di uguaglianza e autonomia relativamente al diritto al ripensamento, alla filiazione derivante da GPA e agli aspetti medici ed economici delle pratiche in esame, facendo attenzione alla presenza o meno delle argomentazioni femministe.
Uguaglianza e autonomia nella gestazione per altri e nelle tecnologie riproduttive: prospettive filosofiche e giuridiche femministe
BAIOCCO, ELISA
2025
Abstract
La gestazione per altri (GPA), resa possibile dalle tecnologie riproduttive (TR), rappresenta un tema complesso che interroga la filosofia politica e il diritto. Il presente lavoro studia il dibattito femminista sulle citate tematiche, di cui si discutono le declinazioni dell’uguaglianza e dell’autonomia, al fine di problematizzare l’idea che il consenso a svolgere una GPA sia sempre da reputarsi autentico solo poiché frutto di scelta (senza considerare il contesto in cui quest’ultima si inserisce), e a criticare la narrazione della GPA e delle TR che non tiene in considerazione l’asimmetria tra i sessi nella sfera riproduttiva. Il primo capitolo è propedeutico alla successiva trattazione della gestazione per altri e delle tecnologie riproduttive, occupandosi della storia delle filosofie femministe, del rapporto tra i femminismi e il diritto e della necessità di riconcettualizzare il principio di autonomia come relazionale e quello di uguaglianza come antisubordinante. Il secondo, invece, analizza in dettaglio il dibattito filosofico femminista circa i principi di uguaglianza ed autonomia nella GPA e nelle TR (approfondendo la discussione sul diritto al ripensamento della gestante, nonché sulle implicazioni mediche ed economiche sottese a GPA e TR). Il terzo capitolo, infine, approfondisce il modo in cui la giurisprudenza di alcuni stati sulla GPA e sulle TR declina i principi di uguaglianza e autonomia relativamente al diritto al ripensamento, alla filiazione derivante da GPA e agli aspetti medici ed economici delle pratiche in esame, facendo attenzione alla presenza o meno delle argomentazioni femministe.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/190283
URN:NBN:IT:UNIROMA1-190283