Stenosi tracheale e COVID-19: Correlazioni clinico-funzionali e chirurgiche, istopatologiche, molecolari, radiologiche. Obiettivo Data la previsione che il gran numero di pazienti con COVID-19 sottoposti a ventilazione meccanica invasiva prolungata possa determinare un aumento significativo dell’incidenza di stenosi tracheale nei prossimi anni, l'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare e confrontare gli esiti postoperatori dei pazienti sopravvissuti alla malattia critica da COVID-19, sottoposti a resezione tracheale per stenosi tracheale post-intubazione/post-tracheostomia, con i pazienti affetti da stenosi tracheale che non hanno contratto il COVID-19. Obiettivi secondari sono stati quelli di individuare le eventuali cause scatenanti la comparsa di complicanze postoperatorie nel gruppo post-COVID-19 rispetto al gruppo non-COVID-19, nel tentativo di evitare e prevenirne l’insorgenza. Metodi Lo studio presentato ha natura retrospettiva monocentrica. Sono stati arruolati consecutivamente pazienti affetti da stenosi tracheale post-intubazione/post-tracheostomia sottoposti a resezione tracheale da febbraio 2020 a marzo 2022. Sono state eseguite in totale 147 resezioni tracheali: 24 in pazienti che avevano contratto l’infezione COVID-19 per la quale erano stati intubati o tracheostomizzati e 123 in pazienti che non avevano contratto il COVID-19 ma intubati o tracheostomizzati per altre cause. È stato eseguito un propensity score matching con ratio 1:1, considerando età, sesso, indice di massa corporea e lunghezza della stenosi. Dopo l'abbinamento, sono stati identificati 2 gruppi di 24 pazienti ciascuno: un gruppo post-COVID-19 e un gruppo non-COVID-19. Analisi istopatologiche (Metaplasia squamosa, ulcerazione, fibrosi densa, flogosi acuta, flogosi gigantocellulare, necrosi, atrofia ghiandolare e neoangiogenesi) e immunoistochimiche volte ad evidenziare l’espressione recettoriale di ACE2, NRP1 e TMPRSS2, sono state eseguite sui campioni operatori, coadiuvate da esami radiologici a mezzo RM con mdc del collo-torace pre-operatori per la valutazione dei nervi laringei ricorrenti e dell’edema della glottide. Risultati La mortalità post operatoria è stata pari a zero. L'eziologia post-tracheostomica della stenosi è risultata più frequente nei pazienti post-COVID-19 (n = 20 nel gruppo post-COVID-19 vs n = 11 nel gruppo non-COVID-19; P = 0,03), così come i ricoveri in terapia intensiva durante il periodo post-operatorio (16 vs 9 pazienti; P = 0,04). La necessità di reintubazione post-operatoria per edema della glottide e insufficienza respiratoria è stata maggiore nel gruppo post-COVID-19 (7 vs 2 procedure di reintubazione post-operatoria; P = 0,04). La disfonia post-operatoria è stata osservata in 11 (46%) pazienti nel gruppo post-COVID-19 vs 4 (16%) pazienti nel gruppo non-COVID-19 (P = 0,03). All’analisi istopatologica ed immunoistochimica non si è osservata alcuna differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. Gli esami radiologici preoperatori a mezzo RM, utili nella valutazione del carattere neurofilico del virus SARS-COV-2, non hanno evidenziato differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Conclusioni La resezione tracheale continua a essere sicura ed efficace negli scenari di stenosi tracheale correlati al COVID-19. I tassi di ricovero in terapia intensiva e le complicanze postoperatorie sembrano essere più elevati nei pazienti post-COVID-19 sottoposti a resezione tracheale rispetto ai pazienti non-COVID-19, non sostenuti però per il momento da evidenze di alterazioni morfo strutturali e radiologiche. L’insorgenza di complicanze post operatorie non sembra essere correlato alla neurofilia tipica del virus SARS-COV-2.

Stenosi tracheale e COVID-19: Correlazioni clinico-funzionali e chirurgiche, istopatologiche, molecolari, radiologiche

TIRACORRENDO, MATTEO
2025

Abstract

Stenosi tracheale e COVID-19: Correlazioni clinico-funzionali e chirurgiche, istopatologiche, molecolari, radiologiche. Obiettivo Data la previsione che il gran numero di pazienti con COVID-19 sottoposti a ventilazione meccanica invasiva prolungata possa determinare un aumento significativo dell’incidenza di stenosi tracheale nei prossimi anni, l'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare e confrontare gli esiti postoperatori dei pazienti sopravvissuti alla malattia critica da COVID-19, sottoposti a resezione tracheale per stenosi tracheale post-intubazione/post-tracheostomia, con i pazienti affetti da stenosi tracheale che non hanno contratto il COVID-19. Obiettivi secondari sono stati quelli di individuare le eventuali cause scatenanti la comparsa di complicanze postoperatorie nel gruppo post-COVID-19 rispetto al gruppo non-COVID-19, nel tentativo di evitare e prevenirne l’insorgenza. Metodi Lo studio presentato ha natura retrospettiva monocentrica. Sono stati arruolati consecutivamente pazienti affetti da stenosi tracheale post-intubazione/post-tracheostomia sottoposti a resezione tracheale da febbraio 2020 a marzo 2022. Sono state eseguite in totale 147 resezioni tracheali: 24 in pazienti che avevano contratto l’infezione COVID-19 per la quale erano stati intubati o tracheostomizzati e 123 in pazienti che non avevano contratto il COVID-19 ma intubati o tracheostomizzati per altre cause. È stato eseguito un propensity score matching con ratio 1:1, considerando età, sesso, indice di massa corporea e lunghezza della stenosi. Dopo l'abbinamento, sono stati identificati 2 gruppi di 24 pazienti ciascuno: un gruppo post-COVID-19 e un gruppo non-COVID-19. Analisi istopatologiche (Metaplasia squamosa, ulcerazione, fibrosi densa, flogosi acuta, flogosi gigantocellulare, necrosi, atrofia ghiandolare e neoangiogenesi) e immunoistochimiche volte ad evidenziare l’espressione recettoriale di ACE2, NRP1 e TMPRSS2, sono state eseguite sui campioni operatori, coadiuvate da esami radiologici a mezzo RM con mdc del collo-torace pre-operatori per la valutazione dei nervi laringei ricorrenti e dell’edema della glottide. Risultati La mortalità post operatoria è stata pari a zero. L'eziologia post-tracheostomica della stenosi è risultata più frequente nei pazienti post-COVID-19 (n = 20 nel gruppo post-COVID-19 vs n = 11 nel gruppo non-COVID-19; P = 0,03), così come i ricoveri in terapia intensiva durante il periodo post-operatorio (16 vs 9 pazienti; P = 0,04). La necessità di reintubazione post-operatoria per edema della glottide e insufficienza respiratoria è stata maggiore nel gruppo post-COVID-19 (7 vs 2 procedure di reintubazione post-operatoria; P = 0,04). La disfonia post-operatoria è stata osservata in 11 (46%) pazienti nel gruppo post-COVID-19 vs 4 (16%) pazienti nel gruppo non-COVID-19 (P = 0,03). All’analisi istopatologica ed immunoistochimica non si è osservata alcuna differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. Gli esami radiologici preoperatori a mezzo RM, utili nella valutazione del carattere neurofilico del virus SARS-COV-2, non hanno evidenziato differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Conclusioni La resezione tracheale continua a essere sicura ed efficace negli scenari di stenosi tracheale correlati al COVID-19. I tassi di ricovero in terapia intensiva e le complicanze postoperatorie sembrano essere più elevati nei pazienti post-COVID-19 sottoposti a resezione tracheale rispetto ai pazienti non-COVID-19, non sostenuti però per il momento da evidenze di alterazioni morfo strutturali e radiologiche. L’insorgenza di complicanze post operatorie non sembra essere correlato alla neurofilia tipica del virus SARS-COV-2.
29-gen-2025
Italiano
IBRAHIM, MOHSEN
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/194852
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-194852