L’analisi citogenetica convenzionale è considerata il test di eccellenza della diagnosi genetica per l’identificazione di aberrazioni cromosomiche sia numeriche che strutturali. Tuttavia, la limitata risoluzione del bandeggio cromosomico rende difficile il riconoscimento e l’interpretazione di aberrazioni cromosomiche “mascherate” o criptiche, facendo, quindi, risultare l’analisi del cariotipo parzialmente inadeguata. Durante l’ultima decade, l’introduzione in ambito diagnostico di tecniche di citogenetica molecolare, quali la FISH (Fluorescence in situ Hybridization) e l’aCGH (array-based Comparative Genomic Hybridization), ha permesso di superare questo limite, fornendo uno strumento importante per migliorare l’accuratezza della diagnosi citogenetica e creando un legame tra l’analisi cromosomica convenzionale e lo studio molecolare del DNA. Lo sviluppo e la messa a punto delle tecniche di citogenetica e citogenetica molecolare nell’ambito della diagnosi prenatale di patologie cromosomiche, nello studio del ritardo mentale idiopatico e nella caratterizzazione molecolare di alcune malattie mendeliane (ad es. la distrofia miotonica), costituiscono la parte principale dei risultati ottenuti durante il dottorato. L’esperienza riportata in questa tesi è relativa all’applicazione delle tecnologie descritte in situazioni specifiche, ma che rappresentano un modello “pilota” di protocolli innovativi di tipo diagnostico e di ricerca.

Tecnologie avanzate di citogenetica e citogenetica molecolare nella diagnostica e nella comprensione dei meccanismi patogenetici delle malattie genetiche

GULLOTTA, FRANCESCA
2008

Abstract

L’analisi citogenetica convenzionale è considerata il test di eccellenza della diagnosi genetica per l’identificazione di aberrazioni cromosomiche sia numeriche che strutturali. Tuttavia, la limitata risoluzione del bandeggio cromosomico rende difficile il riconoscimento e l’interpretazione di aberrazioni cromosomiche “mascherate” o criptiche, facendo, quindi, risultare l’analisi del cariotipo parzialmente inadeguata. Durante l’ultima decade, l’introduzione in ambito diagnostico di tecniche di citogenetica molecolare, quali la FISH (Fluorescence in situ Hybridization) e l’aCGH (array-based Comparative Genomic Hybridization), ha permesso di superare questo limite, fornendo uno strumento importante per migliorare l’accuratezza della diagnosi citogenetica e creando un legame tra l’analisi cromosomica convenzionale e lo studio molecolare del DNA. Lo sviluppo e la messa a punto delle tecniche di citogenetica e citogenetica molecolare nell’ambito della diagnosi prenatale di patologie cromosomiche, nello studio del ritardo mentale idiopatico e nella caratterizzazione molecolare di alcune malattie mendeliane (ad es. la distrofia miotonica), costituiscono la parte principale dei risultati ottenuti durante il dottorato. L’esperienza riportata in questa tesi è relativa all’applicazione delle tecnologie descritte in situazioni specifiche, ma che rappresentano un modello “pilota” di protocolli innovativi di tipo diagnostico e di ricerca.
12-feb-2008
Italiano
NOVELLI, GIUSEPPE
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/195104
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-195104