In questa tesi mi sono proposta di elaborare un catalogo delle sculture provenienti dall’antica Antium, raccogliendo in un corpus gli esemplari menzionati nelle fonti antiquarie e archivistiche, conservati in raccolte pubbliche o private, o dispersi sul mercato antiquario, i pochissimi ancora attestati in loco e quelli colà trafugati in anni recenti. Si è verificata infatti la dispersione capillare delle sculture in collezioni pubbliche e private italiane e straniere, talvolta secondo percorsi non autorizzati e trasparenti e perciò difficili da ricostruire. Ho cercato di distinguere gli esemplari rinvenuti nei pressi della Villa Imperiale da quelli trovati ad Anzio, ma in altri siti, espungendo quelli attribuiti senza argomentazioni fondate. Mi sono inoltre proposta di individuare i contesti originari delle sculture, provando a ricostruire, per quanto possibile, i programmi figurativi nella loro evoluzione storica e a ricavarne delle considerazioni stilistiche. Le difficoltà nella contestualizzazione sono notevoli, poiché ci si scontra di continuo con lacune nella documentazione, soprattutto per gli esemplari recuperati nel XVII e XVIII secolo, e con la difficoltà di interpretare toponimi ormai in disuso. Mi propongo con questa ricerca di contribuire alla realizzazione di un museo virtuale delle sculture di Antium, recuperate al loro contesto in una banca-dati consultabile on-line.

L’arredo scultoreo delle ville di Antium: materiali e proposte per un museo virtuale

CELLINI, GIUSEPPINA ALESSANDRA
2014

Abstract

In questa tesi mi sono proposta di elaborare un catalogo delle sculture provenienti dall’antica Antium, raccogliendo in un corpus gli esemplari menzionati nelle fonti antiquarie e archivistiche, conservati in raccolte pubbliche o private, o dispersi sul mercato antiquario, i pochissimi ancora attestati in loco e quelli colà trafugati in anni recenti. Si è verificata infatti la dispersione capillare delle sculture in collezioni pubbliche e private italiane e straniere, talvolta secondo percorsi non autorizzati e trasparenti e perciò difficili da ricostruire. Ho cercato di distinguere gli esemplari rinvenuti nei pressi della Villa Imperiale da quelli trovati ad Anzio, ma in altri siti, espungendo quelli attribuiti senza argomentazioni fondate. Mi sono inoltre proposta di individuare i contesti originari delle sculture, provando a ricostruire, per quanto possibile, i programmi figurativi nella loro evoluzione storica e a ricavarne delle considerazioni stilistiche. Le difficoltà nella contestualizzazione sono notevoli, poiché ci si scontra di continuo con lacune nella documentazione, soprattutto per gli esemplari recuperati nel XVII e XVIII secolo, e con la difficoltà di interpretare toponimi ormai in disuso. Mi propongo con questa ricerca di contribuire alla realizzazione di un museo virtuale delle sculture di Antium, recuperate al loro contesto in una banca-dati consultabile on-line.
2014
Italiano
BONANNO, MARGHERITA
PASQUALINI, ANNA
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/195211
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-195211