Il danno del tessuto miocardio, indipendentemente dalla causa, spesso si associa ad un’insufficienza cardiaca. Se tale condizione non viene adeguatamente trattata, l’unico rimedio è il trapianto d’organo. La scarsità dei donatori ed i problemi legati al rigetto, da una parte, ed i progressi della biologia, dall’altra, hanno orientato la ricerca a sviluppare strategie alternative. Tra queste, l’utilizzo di cellule staminali appare la più promettente. Purtroppo i tentativi finora condotti hanno dimostrato che il reimpianto di cellule staminali non trattate nel miocardio genera risultati non omogenei e/o non funzionalmente adeguati. Una soluzione a tali difficoltà potrebbe essere l’impiego di cellule staminali fatte crescere preliminarmente su polimeri biodegradabili e non immunogenici. Naturalmente la ricostruzione di tessuti complessi, quali il cuore ed altri organi parenchimatosi, comporta un grado di difficoltà molto elevato non solo per quanto riguarda l’architettura del tessuto, ma anche per la necessità di provvedere una efficiente irrorazione vascolare. Lo scopo di questo studio è quello di effettuare una valutazione comparativa del comportamento delle cellule staminali mesenchimali (MSC) e di quelle staminali residenti nel cuore (CSC), allorquando vengano coltivate su strutture polimeriche bidimensionali e tridimensionali. In particolare lo studio è rivolto ad analizzare le interazioni tra le cellule staminali e l’organizzazione e composizione delle matrici, esaminando le eventuali modificazioni indotte sulla morfologia, sulla proliferazione e sul differenziamento di tali precursori.
Interazione tra cellule staminali e polimeri per la riparazione del tessuto cardiaco
Paolo, Cossa
2009
Abstract
Il danno del tessuto miocardio, indipendentemente dalla causa, spesso si associa ad un’insufficienza cardiaca. Se tale condizione non viene adeguatamente trattata, l’unico rimedio è il trapianto d’organo. La scarsità dei donatori ed i problemi legati al rigetto, da una parte, ed i progressi della biologia, dall’altra, hanno orientato la ricerca a sviluppare strategie alternative. Tra queste, l’utilizzo di cellule staminali appare la più promettente. Purtroppo i tentativi finora condotti hanno dimostrato che il reimpianto di cellule staminali non trattate nel miocardio genera risultati non omogenei e/o non funzionalmente adeguati. Una soluzione a tali difficoltà potrebbe essere l’impiego di cellule staminali fatte crescere preliminarmente su polimeri biodegradabili e non immunogenici. Naturalmente la ricostruzione di tessuti complessi, quali il cuore ed altri organi parenchimatosi, comporta un grado di difficoltà molto elevato non solo per quanto riguarda l’architettura del tessuto, ma anche per la necessità di provvedere una efficiente irrorazione vascolare. Lo scopo di questo studio è quello di effettuare una valutazione comparativa del comportamento delle cellule staminali mesenchimali (MSC) e di quelle staminali residenti nel cuore (CSC), allorquando vengano coltivate su strutture polimeriche bidimensionali e tridimensionali. In particolare lo studio è rivolto ad analizzare le interazioni tra le cellule staminali e l’organizzazione e composizione delle matrici, esaminando le eventuali modificazioni indotte sulla morfologia, sulla proliferazione e sul differenziamento di tali precursori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/195219
URN:NBN:IT:UNIROMA2-195219