La presente trattazione sarà dedicata ad esaminare alcuni aspetti del problema della responsabilità delle persone giuridiche derivante da reato. Dopo una breve introduzione sul significato del principio societas delinquere non potest e sui concetti di ente e persona giuridica, nella parte iniziale verranno ripercorse, sotto un profilo storico-comparato, le tappe fondamentali della questione della responsabilità penale delle persone giuridiche; dall'affermazione del principio societas delinquere non potest fino al suo declino, ed al suo definitivo superamento nella legislazione di numerosi ed importanti Paesi, già a partire dalla prima metà del Novecento. Non tralasciando di indagare in tale sede anche le ragioni di politica criminale che premono per un sistema "punitivo" rivolto alle persone giuridiche. Successivamente, una volta analizzata la prospettiva comparata, verrà esaminata la situazione italiana, ripercorrendo in particolare il dibattito dottrinale del secondo dopoguerra ed analizzando i principali argomenti pro e contra l'introduzione di una responsabilità "penale" delle persone giuridiche nel sistema italiano, senza trascurare i risvolti costituzionali del problema, soprattutto alla luce dell'art. 27 della Costituzione. La seconda parte sarà dedicata al diritto positivo e, in particolare, al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 - che, com'è noto, ha di recente introdotto una disciplina della responsabilità delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (anche prive di personalità giuridica) per gli illeciti "amministrativi" dipendenti da reato - con riferimento al quale verranno messi in evidenza i lineamenti sostanziali del nuovo illecito punitivo ed il connesso apparato sanzionatorio, nonché i limiti, le prospettive e gli aspetti problematici che esso presenta, prima fra tutti quello concernente la "reale" natura giuridica di tale responsabilità. In particolare si dimostrerà la sua natura sostanzialmente pensale e, sulla scorta di ciò, saranno messi in risalto alcuni aspetti controvertibili della nuova disciplina, soprattutto in tema di criteri di imputazione del reato all'ente. Nella trattazione sarà, inoltre, evidenziata l'esigenza di un doppio livello di controllo della criminalità d'impresa che, anche in riferimento ai principi di proporzione e sussidiarietà, si possa fondare sia sul diritto penale che su quello amministrativo.
La responsabilità delle persone giuridiche derivante da reato
D'ACRI, VENETO
2009
Abstract
La presente trattazione sarà dedicata ad esaminare alcuni aspetti del problema della responsabilità delle persone giuridiche derivante da reato. Dopo una breve introduzione sul significato del principio societas delinquere non potest e sui concetti di ente e persona giuridica, nella parte iniziale verranno ripercorse, sotto un profilo storico-comparato, le tappe fondamentali della questione della responsabilità penale delle persone giuridiche; dall'affermazione del principio societas delinquere non potest fino al suo declino, ed al suo definitivo superamento nella legislazione di numerosi ed importanti Paesi, già a partire dalla prima metà del Novecento. Non tralasciando di indagare in tale sede anche le ragioni di politica criminale che premono per un sistema "punitivo" rivolto alle persone giuridiche. Successivamente, una volta analizzata la prospettiva comparata, verrà esaminata la situazione italiana, ripercorrendo in particolare il dibattito dottrinale del secondo dopoguerra ed analizzando i principali argomenti pro e contra l'introduzione di una responsabilità "penale" delle persone giuridiche nel sistema italiano, senza trascurare i risvolti costituzionali del problema, soprattutto alla luce dell'art. 27 della Costituzione. La seconda parte sarà dedicata al diritto positivo e, in particolare, al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 - che, com'è noto, ha di recente introdotto una disciplina della responsabilità delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (anche prive di personalità giuridica) per gli illeciti "amministrativi" dipendenti da reato - con riferimento al quale verranno messi in evidenza i lineamenti sostanziali del nuovo illecito punitivo ed il connesso apparato sanzionatorio, nonché i limiti, le prospettive e gli aspetti problematici che esso presenta, prima fra tutti quello concernente la "reale" natura giuridica di tale responsabilità. In particolare si dimostrerà la sua natura sostanzialmente pensale e, sulla scorta di ciò, saranno messi in risalto alcuni aspetti controvertibili della nuova disciplina, soprattutto in tema di criteri di imputazione del reato all'ente. Nella trattazione sarà, inoltre, evidenziata l'esigenza di un doppio livello di controllo della criminalità d'impresa che, anche in riferimento ai principi di proporzione e sussidiarietà, si possa fondare sia sul diritto penale che su quello amministrativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/195272
URN:NBN:IT:UNIROMA2-195272