Nella seconda metà dell’ottocento l’Italia subì profondi cambiamenti non solo politici, sociali e culturali ma anche linguistici. Rinnovare la lingua letteraria tradizionale, rafforzare la standardizzazione dell’uso scritto e parlato sono al centro del dibattito linguistico. La stampa ha contribuito a stabilire un rapporto più stretto degli italiani con la loro lingua, ha contribuito in modo determinante a codificare e diffondere l’italiano come lingua comune di tutto la nazione. Nel giornale, quale mezzo importante della comunicazione di massa si manifesta certamente, par excellence, la lingua dell’uso medio scritta. Questo panorama storico-linguistico dei giornali postunitari si rispecchia con chiarezza in questa ricerca. Alla base della ricerca è l’esame linguistico di 32 numeri del periodico mensile «La bandiera dell’Albania» dal 1883 al 1887 pubblicata prima a Corigliano Calabro e dopo a Cosenza da Girolomo De Rada. L’attenzione è focalizzata sulle principali tendenze della lingua italiana dell’epoca analizzando il sistema fono-morfologico e sintattico nella sua interezza. La accurata indagine linguistica mette in chiara luce che il registro base di De Rada è l’italiano letterario della tradizione nella quale spicca l’accoglimento di tratti linguistici di tono culto e aulico sia toscanismi vivi sia preziosismi latineggianti tipici della tradizione più illustre, sia forme poetiche sia forme archaiche o forme di largo uso nella tradizione, ma in disuso nell’Ottocento. Nel fondo compatto della lingua letteraria della tradizione usato dal De Rada nella sua rivista sono penetrati alcuni tratti della lingua parlata e del fiorentino vivo che, in ogni modo, sono sporadici e non costituiscono un fatto anomalo nell’italiano scritto ottocentesco. L’apertura ad altri registri specie quello burocratico è in misura del tutto irrilevante.

Il tessuto linguistico e non di Fiàmuri Arbërit: la bandiera dell’Albania nel quadro dell’Ottocento

LAMI, ARDIAN
2015

Abstract

Nella seconda metà dell’ottocento l’Italia subì profondi cambiamenti non solo politici, sociali e culturali ma anche linguistici. Rinnovare la lingua letteraria tradizionale, rafforzare la standardizzazione dell’uso scritto e parlato sono al centro del dibattito linguistico. La stampa ha contribuito a stabilire un rapporto più stretto degli italiani con la loro lingua, ha contribuito in modo determinante a codificare e diffondere l’italiano come lingua comune di tutto la nazione. Nel giornale, quale mezzo importante della comunicazione di massa si manifesta certamente, par excellence, la lingua dell’uso medio scritta. Questo panorama storico-linguistico dei giornali postunitari si rispecchia con chiarezza in questa ricerca. Alla base della ricerca è l’esame linguistico di 32 numeri del periodico mensile «La bandiera dell’Albania» dal 1883 al 1887 pubblicata prima a Corigliano Calabro e dopo a Cosenza da Girolomo De Rada. L’attenzione è focalizzata sulle principali tendenze della lingua italiana dell’epoca analizzando il sistema fono-morfologico e sintattico nella sua interezza. La accurata indagine linguistica mette in chiara luce che il registro base di De Rada è l’italiano letterario della tradizione nella quale spicca l’accoglimento di tratti linguistici di tono culto e aulico sia toscanismi vivi sia preziosismi latineggianti tipici della tradizione più illustre, sia forme poetiche sia forme archaiche o forme di largo uso nella tradizione, ma in disuso nell’Ottocento. Nel fondo compatto della lingua letteraria della tradizione usato dal De Rada nella sua rivista sono penetrati alcuni tratti della lingua parlata e del fiorentino vivo che, in ogni modo, sono sporadici e non costituiscono un fatto anomalo nell’italiano scritto ottocentesco. L’apertura ad altri registri specie quello burocratico è in misura del tutto irrilevante.
2015
Italiano
MARRONI, SERGIO
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/195624
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA2-195624